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Una clamorosa trashata. Quando vado a vedere un film storico , non mi aspetto una conferenza di tre ore su fatti e misfatti del protagonista. Il tono didascalico di Tolemeo/Hopkins e di Aristotele/Plummer è innaturale e molto irritante. Per giunta, ci sono diversi errori (che non fanno onore all'illustre e dotto Collega Lane Fox). Ad esempio, perché coinvolgere nella rivolta dei paggi Filota (che era già morto) e non Callistene, il nipote di Aristotele la cui uccisione scatenò il risentimento del filosofo e forse lo indusse a tramare con Antipatro per avvelenare Alessandro? Ma pazienza, questo è il meno. Possiedo ottimi libri sulla storia di Alessandro e spesso sono molto più avvincenti del film. I veri problemi sono altri. L'ambientazione è pacchiana al limite del volgare. Ci sono ingenuità imperdonabili persino per un peplum degli anni '50 (le carte geografiche in latino, il mosaico con la battaglia di Isso trasferito da Pompei ad Alessandria e trasformato in dipinto, le lettere di Olimpiade scritte su papiro anziché su tavolette sigillate, e per giunta in inglese). Gli effetti speciali sono da cartone animato, i balletti da musical. Nella battaglia in India lo scenario si tinge di un colore da spot del Tavernello (tanto sono tutti sempre ubriachi) e per giunta c'è Bucefalo cavallo del West che non va più forte di un Jet, bensì al rallentatore perché è troppo vecchio, anzi già morto. La battaglia di Gaugamela (che potrebbe essere la cosa più interessante del film) è rappresentata in modo confuso, tanto che a un certo punto sembra che sia Dario a vincere. E lasciamo perdere la caratterizzazione dei personaggi: Olimpiade, Filippo e lo stesso Alessandro (insicuro e frignante) non sono che caricature. E alla fine, dopo tanta pseudo-psicanalisi, tanti serpenti e altre bestiacce (come la fascisteggiante aquila di Zeus), che cosa abbiamo imparato del percorso umano, politico e militare di Alessandro? Nulla. Perché nel film gli sproloqui prevalgono sulla storia, e della storia di Alessandro è stata narrata sì e no la decima parte.