Sopravvissuto ad un incidente aereo per la sesta volta in tutta la sua vita, il magnate internazionale Zsa-zsa Korda tenta di ricucire i rapporti con sua figlia Liesl, nel frattempo diventata suora, che non vede da troppo tempo.
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Dal punto di vista estetico siamo di fronte al consueto capolavoro visivo e di stile di Wes Anderson su cui veramente non vale la pena spendere parole tanto sono sempre le solite cose che si dicono. Mi ritrovo però a ripetermi anche su altro detto per le ultime opere del regista del regista texano, cioè che gli schemi e le situazioni gira e rigira sono sempre quelle dei precedenti film e la sensazione di déjà vu è dietro ad ogni fotogramma. Qualcosa di nuovo a livello narrativo Anderson prova pure a crearlo ma il tentativo è piuttosto goffo e riuscito solo in parte. Non c'è più la magia di "Moonrise Kingdom" e "I Tenenbaum" (i due film che più ho adorato di Anderson) e la visione risulta fredda e povera di emozioni, nonostante il tema di un rapporto padre-figlia da ricucire, e la parata di attori famosi è lontana dall'essere una vera prova corale. "La Trama fenicia" è un film consigliato solo agli amanti del cinema di Anderson, quelli che trovano nella sua estetica maniacale un'avvolgente comfort-zone e che adorano le situazioni e i personaggi bizzarri.