victor victoria (1982)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Bellissima commedia di Edwards, forse l'ultima a livelli così alti, una commedia degli equivoci elegante e garbata, che diverte ma soprattutto ironizza sui paradossi della mascolinità, con un fare di scherno dai tratti dissacranti, curioso ed anche emblematico il fatto che sia stata realizzato all'alba di quello che è il decennio per eccellenza dell'esaltazione di questa mascolinità - Stallone, Schwarzenegger e compagnia bella docet. -, quest'opera parte da un soggetto geniale, quello di una donna, cantante dotata ma fino a quel momento incapace di ottenere successo, che per ottenere una parte si finge un uomo che si finge una donna, da qui una grande popolarità che la porterà a riproporre il personaggio più volte, ma il cuore del film è la storia d'amore col ricco imprenditore, King Machard, che diviene un elemento di forte riflessione.

Prima di tutto la sceneggiatura evidenzia la componente di curiosità che alimenta l'attrazione, King è affascinato da Victoria, sapendo tuttavia che è un uomo, ma la femminilità del soggetto lo fa costantemente dubitare, è questo dubbio instillato che porta l'imprenditore ad avvicinarsi sempre di più a Victoria, fino al momento in cui la bacia pur pensando che è un uomo, elemento che mostra quanto l'attrazione non dipenda da una banale schematizzazione dei generi, da lì in poi, la narrazione si diverte a scardinare tanti paradossi della società del tempo - ma estremamente attuali ancora oggi -, dalla stessa difficoltà di King nell'intrattenere una relazione con una donna che però gli altri credono sia un uomo, non volendo essere preso per omosessuale, al coming out della sua guardia del corpo che si sente libero di dichiarare i suoi gusti sessuali una volta che una persona di prestigio come King fa lo stesso, o ancora, la vicenda riguardante la mafia, che collabora con King in alcuni affari, che vuole tagliare i ponti con l'imprenditore perché pensano sia omosessuale, che genera la splendida frase di Toddy "Kill him, but mustn't kiss him."

E poi c'è tutta la componente comica che è splendida, giocando costantemente con questi equivoci, spesso sessuali, senza mai scadere nel volgare, basti vedere la scena in cui King sfida a boxe il campione francese dei pesi medi senza saperlo, o la bellissima scena al ristorante in cui Toddy e Victoria vogliono evitare di pagare il conto mettendo uno scarafaggio nell'insalata, i tanti intermezzi musicali con tanti pezzi del varietà, cantati sia da Victoria che da Toddy, la scena dell'investigatore privato che si intrufola nella camera da letto di Victoria, nascondendosi sotto il letto e nei posti più strani, che mi è sembrata palesemente un'autocitazione di Edwards alla sua Pantera Rosa, la scena in cui Victoria rivela la sua identità a Norma, ex amante di King, e norma mentre si sta spogliando le dice almeno di chiudere a chiave, una serie di gag di altissimo livello, che divertono e fanno riflettere, una commedia spigliata, ironica, dissacrante, acutissima, con degli interpreti straordinari, la Andrews si prende la scena ma Garner e Preston non sono da meno.

Film splendido.

Commedia musicale molto gradevole, non fastidiosa dal punto di vista delle canzoni proposte, diretta con feroce ironia, e qualche spunto critico sociale, da Edwards e interpretata al meglio da un cast abile e capace.
Non perfetto ma efficace.

Divertente ed originale commedia canterina con due ottimi protagonisti e delle musiche stupende, giustamente premiate con l'oscar.
Alcuni personaggi sono volutamente stereotipati per creare spunti comici ancora molto divertenti.
Piacevolmente sorpreso da questa commedia ancora fresca e vivace che sicuramente non e'invecchiata male anzirisulta ancora attuale.

Grande commedia di Edwards con bravi attori e colonna sonora mostruosa premiata con l'oscar. Lungo ma appassionante. Una nota in merito particolare meritano Andrews e Preston. Da vedere.

Nuova delusione Edwards. Bella la scenografia e bravi gli attori, ma la trama dopo una prima parte discreta, l'ho trovata noiosa e poco creativa. Insomma un calando continuo, non mi ha preso per niente.

Edwards ci regala una delle sue commedie più spigliate e divertenti con gran bel cast basata sul travestimento e gli equivoci.

Quando sono trascorse più di 24 ore dal momento in cui hai terminato di vedere un film eppure hai la sensazione di averne ancora i diversi fotogrammi davanti agli occhi... beh, significa una sola cosa. Ti sei trovato davanti a un gran bel film!

Che poi definire così "Victor Victoria" sarebbe semplicemente riduttivo. Qui siamo di fronte a una commedia musicale assolutamente eccezionale, c'è poco da fare. Dopo "Hollywood Party" questo è il secondo film di Edwards che vado a vedermi (sì, lo so, mi manca ancora "Colazione da Tiffany) e credo proprio di essermi imbattuto nel suo migliore, o uno dei migliori; fatto sta che mi viene difficile pensare sia riuscito a fare meglio.
Qui dentro c'è praticamente tutto! C'è una regia praticamente impeccabile che ci regala alcune sequenze davvero indimenticabili, una sceneggiatura brillante, dialoghi fantastici e interpreti in stato di grazia; non proprio tutti, ok, ma quasi. E poi il garbo, la classe, l'eleganza e la leggerezza con cui Edwards tratta temi quali l'omosessualità, le difficoltà della donna di riuscire a emergere malgrado un talento notevole e il travestitismo, quest'ultimo inevitabilmente legato al primo punto. Ebbene, il tutto è trattato con una tale naturalezza che quasi non ci si rende che la vicenda affronti anche simili tematiche.
Per non parlare dell'ottima ambientazione (siamo negli anni '30) e dell'alto tasso di divertimento sapientemente dosato nelle due ore abbondanti di durata. Ciò riesce a sopperire a un ritmo non sempre elevato, impedendo così allo spettatore di farsi prendere dalla noia. Mai, nemmeno per un istante delle due ore e otto minuti mi sono annoiato!!
Ho lasciato per ultimi i personaggi e cast, ma non è un caso. Difficile trovare in molti altri film di genere una galleria di personaggi paragonabile a questa! Anzitutto c'è una Julie Andrews in un clamoroso stato di grazia; dimenticatevi l'interpretazione regalata in Mary Poppins (che, tra l'altro, le valse l'Oscar), qui siamo un gradino, se non due, sopra. E' fantastica quando recita, è fantastica quando canta! Sì, insomma, è fantastica, punto!!
La affianca un Robert Preston semplicemente adorabile, e soprattutto un James Garner che riesce a regalare una buona interpretazione; considerando i suoi standard direi che Edwards ha fatto un miracolo con lui :D
E la Warren? Il ruolo della bionda svampita le calza a pennello e malgrado il suo personaggio non sia tra i protagonisti lascia il segno... eccome se lo lascia.
Senza dimenticare, poi, tutti i personaggi di contorno, ovviamente meno approfonditi ma lo stesso irresistibili. Come trattenere le risate pensando alla sbadataggine dell'investigatore privato (la scena del fulmine, poi), oppure a quella del cameriere? Questi due, in particolare, risultano veramente azzeccati!!
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma dato che avrò già ripetuto quanto detto dai commenti precedenti mi fermo qui, sottolineando solo l'assoluta genialità della scena finale dove è Toddy a interpretare Victoria. Favolosa!!!

Da un'idea di partenza geniale ("Una donna che finge di essere un uomo che finge di essere una donna") viene fuori una commedia meravigliosa; nelle tematiche è una sorta di inno, ironico e raffinato, al travestitismo, all'ambiguità, all'androginia, al glamour e al decadentismo che tanto avevano dato negli anni '70 (si pensi in ambito musicale ai vari Bolan, Bowie, Eno, Roxy Music, Elton John, Tim Curry...), con un divertito occhiolino al mondo omosessuale. E questo nonostante il film sia ambientato nella Parigi degli anni '30, ambientazione geniale ed estremamente azzeccata. Nello stile è invece un grande omaggio alla commedia sofisticata e raffinata degli anni '50 e '60, un'epoca cinematografica di cui ovviamente lo stesso Edwards ha fatto parte. Se infatti dalle tematiche trattate vediamo un film spigliato e moderno e possiamo riconoscerlo come un lavoro del 1982, stilisticamente potrebbe benissimo essere uscito vent'anni prima senza alcun problema; e qui tutto è affidato alla splendida regia di Blake Edwards che dirige il tutto con il suo stile unico, ironico, leggero ed estremamente raffinato, assolutamente un regista "d'alti tempi". Edwards regala sequenze memorabili, inquadrature eccezionali e gestisce splendidamente le varie sequenze comiche con una classe ed un equilibrio perfetti. La sintesi di tutto ciò sta nelle splendide sequenze in cui King e Squash si introducono nella camera di Victoria e Toddy: soluzioni registiche strepitose e tempi comici perfettamente centrati.

Se la regia di Edwards è ad altissimi livelli, la sceneggiatura non è da meno: brillante, piena di dialoghi divertenti e riusciti, perfetta nel trattare i temi del film con un garbo e una classe tipica delle commedie dei decenni passati senza però tralasciare doppi sensi, giochi di parole, ammiccamenti ed equivoci di ogni genere, tutti risultanti sempre molto gradevoli quando non estremamente divertenti. Non ha un ritmo particolarmente sostenuto ma non annoia mai, si prende qualche pausa quando c'è da cantare e poi torna a dispensare buona scrittura, dialoghi e gag di ottimo livello, mettendoci pure qualche bella s*****ttata, anche quelle poi sono gestite benissimo e la mega-rissa verso la parte finale del film è esilarante, con la Andrews che rifila destri nemmeno fosse Bud Spencer.

Sceneggiatura perfettamente riuscita che regala un film eccellente dall'inizio alla fine e tanti momenti divertenti.

Strizzata d'occhio anche al musical con alcuni momenti cantati diretti divinamente da Edwards e talmente ben scritti e incastrati nel film che non appesantiscono mai il ritmo. Anzi, il debutto in scena di "Victor" è una delle sequenze più belle del film con una Julie Andrews mostruosa con un carisma e un'energia pazzesca e diamine se canta bene, e con pezzi validi e azzeccati. Bello bello.
Molto divertenti le gag in cui rompe bicchieri con gli acuti (i "Mi naturali"), da morir dal ridere quando su un acuto alla fine di un'esibizione, oltre a spaccar bicchieri stappa anche una bottiglia di champagne.
La scena finale invece, che vede protagonista Robert Preston, è forse la più divertente in assoluto del film e a me sa tanto di improvvisazione pura con divertimento generale sia per noi che per il cast e lo staff. Il panico comico.

I personaggi di Victoria (e del conte Victor) e di Toddy sono tra i più memorabili nella storia della commedia, sfaccettati, ironici, sfacciati, estremamente divertenti e molto ben caratterizzati, resi estremamente credibili anche dalle superbe prove degli attori. Ma tutti i personaggi sono memorabili: come dimenticare il mitico Squash e il suo sofferto "coming out", uno dei personaggi più divertenti: o ancora il mitico e sfigatissimo cameriere o la Norma Cassady della Warren, superba ochetta esilarante. E' un bel personaggio anche King.

Gli attori, splendidamente diretti da Edwards, sono in gran forma. Ovvia l'alchimia e l'intesa perfetta tra Edwards e la protagonista e sua compagna di vita Julie Andrews che qui offre l'interpretazione della vita, per me in "Victor Victoria" la Andrews è al meglio come attrice. Carisma immenso, gran talento, divertente, spigliata, credibile, è praticamente perfetta nei panni della donna che si finge un uomo che si finge una donna. Un'interpretazione superba quella di Julie Andrews, come attrice oltre che come cantante, per altro ancora meravigliosamente affascinante nonostante non fosse più "di primo pelo" (andava già per i 50), ma cavolo, non lo dimostra per nulla, grinta e voce da vendere. Da applausi.

Bravissimo anche Robert Preston che dipinge un personaggi auto-ironico ed estremamente divertente, senza mai andar sopra le righe, mantiene la sua interpretazione impeccabile fino alla fine, e poi nel finale ci regala il momento "TOP" del film. Indimenticabile anche Lesley Ann Warren e buona anche la prova di James Garner, bravissimo Alex Karras. In un ruolo secondario (Lasser) c'è anche John Rhys-Davies si lui, il "Gimli" del Signore degli Anelli...

In conclusione ci troviamo di fronte ad un'idea geniale da cui è nata una commedia eccezionale , che sfiora il capolavoro. Uno dei migliori film di Blake Edwards, il suo ultimo grandissimo film e con la migliore interpretazione di una Julie Andrews divina anzi no, divino, anzi no, divina...

Edwards si prodiga nell'elegia del diverso, del travestitismo e dell'arte di arrangiarsi in quello che è un grandioso omaggio alla sophisticated comedy anni '50/'60 ed ai suoi gloriosi padri ( Wilder su tutti ).
E' uno degli ultimi capolavori del regista, che mescola l'eleganza della già citata commedia tradizionale con l'esuberante comicità slapstick a lui tanto cara, ed il risultato è talmente vincente che non viene scalfito nemmeno da qualche inserto musicale di troppo. Il cast poi gira che è una meraviglia, e se tutti si fregano le mani per le eccellenti performance della Andrews e di Robert Preston ( che però parla come i Baci Perugina ) la mia personale palma di migliore in campo va a Lesley Ann Warren, oca suprema e travolgente, per l'occasione bionda platino.

Molto carino, leggero e divertente nonostante la durata, ben girato e ben recitato.
Non penso sia perfetto, anzi, alla fine è una semplicissima commedia che non ha molto da insegnare, però che dire ... è veramente un bel lavoro. Ce ne fossero, di commedie simili.

I 4-5 personaggi principali hanno tutti un loro perché e sono caratterizzati veramente bene; la regia di Blake Edwards è piuttosto hollywoodiana e narrativa, ma nel genere è veramente ben fatta (v. la scena dello svenimento davanti alla vetrina). Io generalmente sopporto poco i musical e similari, ma Victor Victoria è una delle eccezioni, l'elemento musicale è integrato così bene ed è così leggero da ricordare certi lavori Disney, come Mary Poppins.

Nulla di trascendentale, ma sicuramente una piacevole visione.

Buonissima commedia con sprazzi musicali ma neanche troppo e per me che non amo i film musicali è importante...
La mano di Blake Edwards si vede moltissimo, sin dai titoli di testa, come ad esempio i soliti giochi alla "gatto con il topo" nell'albergo, travestimenti, un paio di rimandi a "Colazione da Tiffany" ecc...
Una storia bellissima e mai banale ricca di gag e momenti di sano divertimento senza scadere mai nel volgare, in pieno stile gentiluomo!
Bravissimi tutti gli attori ma Robert Preston nei panni dell'amico gay è superbo....poi c'è la colonna sonora del grande Mancini e una fotografia che fa apparire il film un classico.
Non è un capolavoro per me però va visto assolutamente, il bello è che fino all'altro giorno non sapevo che esistesse!

Sconosciuto a molti Victor/Victoria è probabilmente il film più riuscito di Blake Edwards (si anche più di Colazione Da Tiffany)...che da buon saggio si è trascinato dietro la moglie, tale Julie Andrews in una interpretazione da Oscar (molto più meritevole qui che su Mary Poppins)...una delle commedie musicali più divertenti e ben riuscite...in cui la parte cantata non annoia o infastidisce lo spettatore, al contrario lo coinvolge ed entusiasma...Magistrale la checca Robert Preston...
Julie Andrews è stata affiancata da partner migliori (vedi il genio di Christopher Plummer o Dick Van Dyke) rispetto all'imbolsito James Garner (ignoravo l'esistenza di quest'uomo prima di vedere Victor/Victoria).
Non vedo perché vietare questa perla di puro cinema e comicità ad un pubblico minore di 14 anni... (saranno meglio le cavolate varie quali American Pie e Scary Movie?)
Purtroppo film così non ne fanno più.
Lo consiglio a tutti!

Inizialmente doveva essere girato a Parigi o da qualche altra parte in Francia, ma nei primi tre giorni di ripresa non smetteva di piovere e allora la troupe si è spostata negli studios inglesi il che ha trasformato la pellicola in qualcosa di irreale, incatalogabile e misteriosamente affascinante nelle scelte scenografiche. Beh, oltre a questo Victor Victoria è una meravigliosa commedia ben diretta e interpretata in perfetto stile americano con piccoli assaggi di musical che non creano sconforto. Anzi, vedesi il finale, una bomba sulla folle idiozia umana a scapito di una bella risata.

Uno di quei film che si vedevano alla domenica e poi subito a dormire. Consigliato.

Estremamente innovativo ed emancipato. Musiche stupende ed una Julie Andrews al top. Geniale!

Eccezionale commedia di Blake Edwards ad oggi moderna più che mai, ed è probabilmente il motivo per cui è stata passata in tv proprio in questi giorni.
Lo si riesce ad apprezzare persino in alcune evidenti cadute di stile, a dimostrare che la commedia Americana, nonostante tutto, si è dovuta adattare ai tempi.
Esplosiva la checca Robert Preston.

Bellissima commedia musicale, davvero divertente e "fresca".
Il film - che è una sorta di Tootsie al contrario - parte come denuncia di una situazione diffusa in passato: l'impossibilità da parte delle donne di ottenere successo essendo se stesse.
E così la protagonista, consigliata dal suo amico gay, prende la strada del successo spacciandosi a sua volta per un uomo... gay tra l'altro!
Al di là delle gag molto divertenti - se ne potrebbero citare moltissime - a restare impressa nella memoria è la simpatia dei personaggi, quello interpretato da Preston su tutti, ma anche la Andrews e il boss non sono certo da meno. E la guardia del corpo del boss?
Davvero forte!
Alzo il punteggio di mezzo punto per non abbassare ingiustamente la media.

Veramente divertente. Una commedia splendida, fine e scenograficamente meravigliosa. L'idea di base attrae e non stufa mai e le continue gag dinamiche e sempre ad ad alti livelli rendono questo lavoro di Edwards un capolavoro, un pò sulla scia del grande Billy Wilder. Cast esuberante in bravura e simpatia come Robert preston che con le sue espressioni buffe coinvolge sempre il pubblico. La sequenza finale è deliziosa. Assolutamente da vedere.

Negli evidenti rimandi a Billy Wilder, Bob Fosse e (aggiungo io) Neil Simon, un capolavoro incontenibile di comicità ad altissimi livelli, anzi probabilmente l'ultimo, vero capolavoro di Edwards.
Straordinario sfoggio di umorismo e situazioni "gaye", il regista riesce a cavare un'interpretazione decente persino dal bolso James Garner.
Da vedere e rivedere senza stancarsi mai

Uno fra i tanti capolavori cinematografici di Edwards.

Qui la protagonista è sua moglie Julie Andrews, interpretante un ruolo che pare proprio fatto apposta per lei, e attorno ci son tanti altri bravi attori, come il superbo Garner.

Forse un pò troppo arzigogolata la base della sceneggiatura (ossia una donna che si finge un uomo che per vivere si traveste da donna!!!), ma la comicità e le varie trovate registiche son sempre di prim'ordine.

Da non perdere.

Una commedia musicale perfetta sotto molti punti di vista.Visto stasera su Studio Universal,non sono un amante di Edwards,ma solo perchè non lo conosco bene.

Secondo me è in assoluto il miglior film di Edwards e una delle commedie musicali migliori di sempre (con qualche rimando a “Cabaret” di Fosse), perfetta quasi in tutto: nell’affascinante stile retrò, nelle musiche, nell’ironia dei dialoghi, nelle interpretazioni degli attori (Preston su tutti). Una commedia di costume che gioca brillantemente sull’ambiguo confine tra l’apparire e l’essere, rappresentando l’omosessualità senza volgarità e banalità. Unico appunto alla credibilità come uomo della Andrews.

e si..per me questo è un vero capolavoro, ha raccolto troppi pochi oscar se paragonato all'attuale chicago. Edwards tratta un tema inusuale per l'epoca ma con molto tatto senza mai cadere nel grottesco e con rispetto. Preston è magnifico, una parte indimenticabile soprattutto sul finale.... la Andrews splendida e con classe da vendere, Gardner e il suo tirapiedi perfetti nella parte e la Ann Warren esilarante!
da vedere un cult senza dubbio

Edwards amministra magistralmente due generi piuttosto differenti(la commedia musicale e la farsa slapstick a lui cara),con brillantissimi risultati,aiutato da una convincentissima ricostruzione d'epoca e da una compagnia di attori davvero eccellente.Il tema dell'ambiguità sessuale è approfondito garbatamente,senza alcun cedimento di gusto alla risata più facile,ed Edwards riesce anche a inserire un discorso non banale su quanto sia dura cercare di non avere dei pregiudizi(anche di fronte all'amore)per non sporcare la propria immagine dinanzi a chi ci ha sempre conosciuto in una determinata maniera.Oltre che alla meravigliosa Andrews(moglie del regista),una lode particolare al bravissimo Preston in un ruolo epocale,purtroppo dimenticato dagli Oscar(dato alla miglior colonna sonora,zeppa di canzoni orecchiabilissime).Il regista ritornerà a trattare un tema simile qualche anno dopo nel film"Nei panni di una bionda"del 1991.

stupendo, prevedibile al punto giusto, una commedia fresca e grottesca.

eccellente

Uno stupendo omaggio alla grande commedia classica sofisticata hollywoodiana e in particolare al Billy Wilder di A qualcuno piace caldo. Probabilmente l'ultimo grandissimo film di Blake Edwards con un cast favoloso dove spicca un Robert Preston da antologia.

INSIEME A WILDER, BLAKE SI PRESENTA COME IL MAESTRO DELLA COMMEDIA AMERICANA, E QUESTO FILM NE E' UN LAMPANTE ESEMPIO. CON LE SUE OPERE RICCHE DI IRONIA, SAGACIA E RAFFINATEZZA, IL REGISTA CI DIMOSTRA COME SI PUO' FAR RIDERE SENZA SCADERE NEL BANALE E NEL TRIVIALE, MA SOPRATTUTTO FACENDO RIFLETTERE. IN QUEST'OPERA LA FA DA PADRONA L'ECCELLENTE JULIE ANDREWS, LA QUALE MANTIENE LA SCENA SENZA MAI STANCARE. BELLA L'AMBIENTAZIONE E OTTIME LE GAG. CHI E' AMANTE DEL GENERE NON PUO' ASSOLUTAMENTE PERDERSELO.

non è il genere di film che solitamente amo, ma questa commedia è girata e recitata benissimo. Film bellissimo

Di Edwards, amo in maniera viscerale questo piccolo e geniale capolavoro: un mix perfetto tra musical e comedy, con Julie Andrews all'apice del suo splendore.
Robert Preston incredibile.

Bellissima commedia,tra le migliori di Blake Edwards.
Un pò spiazzante per chi lega il viso di Julie Andrews a Mary Poppins,comunque perfetta.

Edwards amministra magistralmente due generi piuttosto differenti(la commedia musicale e la farsa slapstick a lui cara),con brillantissimi risultati,aiutato da una convincentissima ricostruzione d'epoca e da una compagnia di attori davvero eccellente.Il tema dell'ambiguità sessuale è approfondito garbatamente,senza alcun cedimento di gusto alla risata più facile,ed Edwards riesce anche a inserire un discorso non banale su quanto sia dura cercare di non avere dei pregiudizi(anche di fronte all'amore)per non sporcare la propria immagine dinanzi a chi ci ha sempre conosciuto in una determinata maniera.Oltre che alla meravigliosa Andrews(moglie del regista),una lode particolare al bravissimo Preston in un ruolo epocale,purtroppo dimenticato dagli Oscar(dato alla miglior colonna sonora,zeppa di canzoni orecchiabilissime).Il regista ritornerà a trattare un tema simile qualche anno dopo nel film"Nei panni di una bionda"del 1991.

carino come film ma non sono d'accordo con i miei voti sottostanti...sono un po troppo gonfiati...
sicuramente nel contesto storico il film fa scalpore pero un po forse si esagera...poi secondo me ci sono troppi stacchetti musicali e la produzione italiana non ha neanche tradotto i testi...
insomma alla lunga un po noioso ma cmq coraggioso

"Victor Victoria" è l'ultima vera commedia classica del cinema americano.

Diretto da un maestro, dopo "Hollywood party", è una delle commedie più esilaranti di Edwards, con trovate geniali e attori pefetti.
E' un film da vedere.

Bellissima commedia diretta da un maestro del genere.
Da vedere.