revenge (2017)

Godurioso rape and Revenge,di certo non originale ma la caccia all' uomo mi ha tenuto incollato fino alla fine

Prima opera di questa regista, il talento si nota ma personalmente questo film, anche se non preso sul serio, risulta poco riuscito.

Primo lungometraggio di Coralie Fargeat, alle prese con un rape&revenge femminista.

Ottima regia, citazionismo e grandi piani sequenza.

Volutamente iperbolico.

Per i miei gusti ho preferito questo film a "the substance" alcune cose non tornano ma su questi film d'azione è normale.

Sono andato a vedere questo film dopo che "The Substance" della stessa autrice mi aveva impressionato. Ed anche qui ho visto tanta qualità, perlomeno per quelli che prediligono thriller del genere. Tensione per tutta la durata dell'opera con splatter di qualità
Adoro questa regista

Troppo inverosimile, e quando dico troppo dico troppo. Nel senso, vanno bene i film inverosimili se si presentano come volutamente inverosimili, ironici, fantastici o quant'altro. Ma una storia senza paranormale o senza supereroi fantastici cozza con quello che si vede sullo schermo. Detto ciò, si apprezzano tante cose. La fotografia è buona e la storia, per quanto molto lineare, è comunque piacevole da seguire e c'è una buona dose di splatter e violenza e la protagonista è chiaramente bellissima. Il tatuaggio birra è una chicca. Un rape & revenge in piena regola, con qualche pregio e dei grossi difetti.

Questo film non è assolutamente pensato per essere preso sul serio, e sarebbe un errore clamoroso farlo. Non ha senso cercare realismo in quest'opera: ci troviamo di fronte a un racconto volutamente iperbolico, senza compromessi, esagerato in ogni aspetto, dalla trama alle scelte stilistiche. È cinema d'intrattenimento e basta. Nel suo genere è realizzato con grande cura, e la protagonista è un concentrato di grinta.

Sono provato. Una delle robe più orride che mi sia capitato di guardare di recente e anche se mi succede di dirlo spesso ultimamente qui siamo probabilmente sulla vetta delle scempiaggini. Si, si piazza sul podio e può davvero ambire al primo premio, ad aggiudicarsi la medaglia d'oro della miglior ciofeca degli ultimi anni. Ci sarebbe da fare un elenco di tutte le minchi@te presenti in questo obbrobrio, ma credo che già qualcun altro si sia espresso in merito e si sia preso la briga di sconsigliare a chicchesia sta robaccia nella maniera più assoluta.
Io davvero non posso credere che a qualcuno venga in mente di scrivere scene di tale assurdità. Pure la sospensione dell'incredulità si ritira dalla competizione e va a farsi friggere.
Qui davvero vale il modo di dire:" metto 1 solo perché non c'è lo 0".

Questo film è talmente sopra le righe che non può assolutamente esser preso sul serio, ma immagino sia stato tutto voluto!
Dopo un inizio che stenta a decollare, la storia coinvolge alla grande e si fa sempre più intensa fino ad un climax finale rosso sangue.
La protagonista se la cava, da principessa sul pisello a terminator!

Ma si facciamo qualcosa di originale e mai visto. Allora ci mettiamo tre imbecilli che scroccano una villa per andare a caccia, il putt@n0ne di turno che è l'amante di "Capitan America" di "The boys",un viscido b@stardo schifoso con un naso che a confronto Giorgio e Chiellini sembra un Francese, lei che lo provoca e si struscia sul suo c@zz0 mentre balla e lui che se la chiava a pecora nonostante il putt@n0ne abbia cambiato idea e si senta violata nell'intimo nonostante abbia preso più c@zzi che Valentina Nappi, è che minacci di andare alla polizia. Allora capitan America invece che prendersela col suo amico che si è sc0p@to la sua donna se la prenda con lei e le faccia fare un volo di una ventina di metri da un burrone buttandola su un ramo d'albergo appuntito che la sventura passando la da parte a parte e lei non la prenda bene e, ancora viva, perché ci mancherebbe che morisse dopo una cosa del genere, li ammazzi uno a uno. Fin qui ci siamo.si toglie il ramo spezzato che le ha attraversato la pancia facendosi un'operazione sotto l'effetto del peyote, che Rambo è Jaap Stam devono solo stare muti e si chiude la ferita riscaldando sul fuoco una lattina di birra che, applicando sulla ferita, non solo ferma l'emorragia ma le lascia anche tatuato il marchio della birra che è una magnifica aquila e non il vecchio coi baffi di una nota marca di birra, tutto regolare no? Poi ci mettiamo teste che saltano, malati di mente che si aprono la pianta del piede con un pezzo di vetro e poi ci ficcano la mano dentro per recuperarlo, voltellacci piantati negli occhi, fucilate che fanno volare schizzi di sangue che ritinteggiano le parti della villa, un bel po' di primi piani dei piedi della protagonista per i maiali pervertiti che non aspettano altro e un finale pulp che rende il tutto molto "Tarantiniano", ci siamo, ciak... Azione

Inverosimile oltre ogni misura, però che scarica di adrenalina!
Un incessante tour de force che intrattiene dall'inizio fino al sanguinolento finale.
Puro divertimento, lo amo. Già visto e rivisto più volte.

"Rape & Revenge" con svolgimento tipico che si differenzia da altre pellicole del genere per l'ambientazione senza personaggi e luoghi sporchi e tetri ma con lo splendido deserto marocchino da contorno assolato e pieno di luci e colori. I cacciatori sono milionari e la vittima è una "socialite" amante di uno di loro. Matilda Lutz oltre che bella è anche brava nell'interpretare l'ochetta viziata e smaliziata che si trasforma in una spietata guerrigliera in cerca di vendetta. Oltre al sangue che se ne vede tanto con effetti splatter la Fargeat ci regala anche alcune scene in dettaglio tecnicamente apprezzabili. Rimane senza dubbio impressa la scena sotto peyote ed il marchio a fuoco con la lattina di birra.

Che media ignobile. Primo lungometraggio da parte della regista francese Coralie Fargeat, e prima donna a quanto pare a dirigere un rape&revenge. La regia è a dir poco di una donna piena di talento, ci sono dei bellissimi piani sequenza, per non parlare di quello che anticipa lo scontro finale. Ottimi tutti gli interpreti. Matilda incredibilmente sexy ed incredibilmente brava. Un film piuttosto crudo, con tanto sangue, che non si basa assolutamente sulla realtà ma che viene portato agli eccessi e sopra le righe volutamente, e ci riesce molto bene. Ottime le musiche, ottima la location, ottima la fotografia, visivamente accattivante riuscendo anche ad esprimere un'atmosfera cupa nonostante perlopiù il film è girato con la luce del giorno. Sa regalare una certa tensione, e la voglia che la protagonista Jen (chiaro riferimento a "Non violentate Jennifer" del 1978) riesca ad avere successo nella sua vendetta. Film che mi sono riguardato più volte prima di esprimermi, perciò sono molto convinto del voto che gli concedo e di quello che dico. Non un capolavoro, ma poco ci è mancato per poterlo essere. Davvero un gran bel film che meritava più successo. Soldi ben spesi.

Questo è un pulp-movie eccessivo e sopra le righe (chi critica le secchiate di sangue, critiche anche Tarantino), con più di un punto in comune con The Woman, eppure accomunato da una visione tutta al femminile del mondo e dei rapporti con l'«altra metà dell'inferno»: l'universo maschile. Ho adorato infinitamente la scena della guarigione, che è presa pari passo da quella fatta in Rambo 3, ma anche la vastità del deserto solitario e pericoloso alla Mad Max e in particolare non aver fatto troppo peso alla scena di stupro (scelta della regista) in sé così da non snaturare l'escalation violenta. Immancabile poi un montaggio che regge tutto il film, senza mai perdersi nelle classiche divagazioni oniriche alla Refn, ma andando dritto al massacro. Come sempre la New Wave francese si è dimostrata all'altezza della rivisitazione nella quale era stata chiamata.

Praticamente è un film muto. Da il meglio di sè quando appunto i protagonisti di questa sanguinosa vicenda non parlano. Appena aprono bocca ci si accorge di guardare un film di serie b. Per essere tale non è male malgrado le sue forzature.

Eccomi a recensire questo interessante film thriller, d'azione, molto divertente e splatter, il sangue come la violenza gratuita poi non manca.. Alcune scene pulp ricordano Tarantino.. Una gran qualità e gran omaggio al maestro..
Una prima parte dove la violenza là si subisce, la seconda è quando il cerchio si chiude! not bad.. Fatto davvero bene nel suo complesso.
Una nota negativa è la pochezza di trama di base che tutto "collega"
.
Una semplice location, chiaro, ma buone scenografia e giochi di luce (fotografia)


Matilda Anna Ingrid Lutz; "diva" il talento aggiunto, bella e dannata !!

(trio maschile, molto secondario e molto alla buona. C'è di meglio e con poco)

La regia, pure, questa femminile, al suo esordio, presentando sto film al Toronto Festival, ha dimostrato che con "poco" di saperci fare, saper divertire e intrattenere.. Un film adulto, violento, dove la Vendetta và servita con la dovuta calma.. Promossa.

Interessante nel suo complesso. Intrattiene e diverte... Only REVENGE !!

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Terminato lo spot iniziale, questa sottospecie di film propone l'atletica Matilda Lutz divincolarsi negli scenari del deserto del Marocco per compiere, con una certa disinvoltura, la sua personale vendetta.
In epoca di cinema muto tutto l'insieme ne avrebbe guadagnato. Purtroppo l'invenzione del sonoro sottopone lo spettatore a dialoghi che torturano le sue cavità auricolari (è raccomandato per questo l'utilizzo del tasto "mute").
Nel finale si possono apprezzare diverse cose buone: le sequenze di girotondi in ambiente domestico (ottimo montaggio), un uso interessante e alternativo della pellicola domopak e un inatteso upgrade della quantità di sangue che scorre nel corpo umano e che si attesta attorno ai dieci litri.

Nel suo genere non annoia!
La protagonista è tostissima.
Qualche rimando a Tarantino, ma solo qualche rimando.

MENU DEL GIORNO

Pollastra allo spiedo con errato marchio di qualità a fuoco.
Servita con abbondante salsa rossa.

Quando si tratta di estrarre pezzi di ramo dal proprio corpo, il peyote è una mano santa.
Voto 5 all'idea di base: il tema della vendetta (o legittima difesa) è stra-usato nel cinema, prima ancora di NON VIOLENTATE JENNIFER.
Voto 4 alla realizzazione della suddetta idea: quando un film ha degli intenti cazzari li mostra fin da subito e non aspetta la parte finale per farli venire allo scoperto. Perciò le cacchiate che Fargeat ci propina lasciano il tempo che trovano, oltre a essere campate in aria.
Voto 4,5 agli attori: nulla di impegnativo .

Il film è assolutamente inverosimile, presa coscienza di ciò siamo di fronte ad una Wonder Woman in salsa thriller-splatter dove il sangue non manca! A me ha intrattenuto e coinvolto benché ci siano stati alcuni cali di ritmo.

Revenge movie al femminile che nasconde le sue enormi lacune di sceneggiature dietro ad una buona dose di splatter ed esagerazioni varie.....
Un po tutte le pellicole di questo genere risultano poco credibili,ma qui a mio avviso si esagera,la trasformazione della protagonista in una sorta di terminator indistruttibile ha dell'assurdo,così come siamo dalle parti della fantascienza pura in più tratti (il sistema che la tizia si inventa per liberarsi dal ramo piantato nella pancia per esempio).
A salvare la pellicola troviamo per fortuna una regia abbastanza ispirata che mantiene alto il ritmo e riesce a costruire delle buone sequenze sfruttando anche la splendida ambientazione desertica.
Recitazione passabile.
Un film che nulla aggiunge al genere,una pellicola d'exploitation che intrattiene senza esaltare,nulla di più.

Bah, non ci siamo. Considerati i litri di sangue versati e le trovate esagerate, se ci fosse stato del buon comedy si poteva spacciare per film "lontanamente tipo più o meno alla Tarantino", volendo essere molto generosi... ma questa è solo na buffonata che vuole esser presa seriamente. Mezzo voto in più per la regia femminile ma più di tanto no.

film di fantascienza che si atteggia a revenge movie pseudo-credibile. inaccettabili certe scene , come inaccettabile la resistenza fisica di una ragazzina scalza e nuda nel deserto sassoso

Film curioso per il modo in cui è girato dove si cercano di nascondere le grandi lacune di sceneggiatura. Prima di tutto navigando nel sangue fino all'inverosimile, incredibile quanto sangue perda l'ex fidanzato.
Poi le irrealta' su come possa sopravvivere la protagonista dopo quella caduta o su come ci si dimentichi della ferita sulla schiena dove forse sarebbe servito un intero albero allucinogeno.
Se poi fai un film con tanto splatter devi avere un truccatore di livello, cosa che qui evidentemente non c'è, tutto palesemente finto.
Resta una bella protagonista sensuale e cazzuta al tempo stesso, una regia molto vivace che evita la noia e tanto sangue che non guasta in un film che non si puo' prendere sul serio.
Come ingenuo intrattenimento va bene.

Un film pazzo dall'inizio alla fine molto esagerato con scene molto spinte...avvolte ironiche..!!da vedere per stomaci forti altrimenti lasciate perde

Filmetto banale e storia assurda e a tratti ritmo anche lento,le inquadrature della Lutz partono quasi sempre dal fondoschiena..giusto ...per far tornare l'interesse allo spettatore

Non capisco come si fa ad assegnare voti alti per questa autentica schifezza. In più il paragone a Tarantino una bestemmia. 1h48 perse, buttate... Forse la regista è una femminista convinta... L'unico pregio e che ha girato un film con 4 attori e qualche plusvalenza avrà ottenuta

Media secondo me assurda per uno dei film più stupidi e irreali che abbia mai visto. Qua siamo oltre la fantascienza in quanto a sospensione dell'incredulità e non lo posso accettare, avessi 18 anni forse, ma non alla mia veneranda età. Se poi ci aggiungiamo pure che la storia è quanto di più banale ci possa essere, il disastro è servito. Pessimo.

Magnifico!! Un film alla Tarantino come da tempo non vedevo. Musiche bellissime. Matilda Anna Ingrid Lutz DA URLO!!

Scenari deserti alla Mad Max , ambientazione alla Grindhouse per questo rape e revenge dal gusto di film di serie b che ha il grande pregio di non prendersi sul serio e adotta scene assurde come quella della presunta morte della ragazza per ripartire versao una folle corsa di sangue e vendetta.
Bene la Lutz ,non l'avrei detto, così così gli altri , forse un pò troppo tontoloni come personaggi ..
Comunque divertente sino alla fine .

Non annoia, e questo è un buon risultato. Una buona regia, interpreti al limite. Qualche fotogramma di troppo per allungare il brodo e una brutta colonna sonora. Sufficiente e nulla di più!

Un film creativo, gasante, adrenalinico. Forse un pò troppo Metoo# ma alla fine poco importa. Più che consigliato.

Non è un capolavoro ma direi che si difende bene.
Decisamente inverosimile e un po' lento in certi punti ma intrattiene bene e incuriosisce anche solo perché vuoi vedere che fine fanno i "cattivi". Promosso.

per il suo genere molto bello, ricorda il Maestro Tarantino (di gran lunga meglio questo che alcuni dei suoi)

Tanto, tanto sangue, spietato, spesso irreale ma avvincente dall'inizio alla fine

Con alcune scene cult come

SPOILER

insomma un film tutto da vedere
consigliatissimo per gli amanti del genere

No dai non è possibile. Non posso credere che nel 2018 vengano ancora scritti, prodotti e diretti film del genere. Mai vista tante stupidità racchiuse in un ora e mezza, non si può davvero accettare. Se mi dici che è un film comico allora ti do sette altrimenti ti stronco. Imbarazzante

SPOILER

Molto divertente come genere di film. Sceneggiatura e regia si sposano con la colonna sonora. Ricco di tante piccole trovate, tiene sospesi sul filo in attesa della prossima...vendetta! :)

Pessimo, tralasciando che è la fiera del già visto, in questo film non c'è nulla che vale la pena di ricordare. C'è la violenza, ma neanche così eccessiva, la scena dello stupro è tra le più soft mai viste, erotismo praticamente assente e alcune scene estremamente irrealistiche.
Il trailer è decisamente ingannevole.
Film come: I spit on your grave 1 e 2 sono decisamente meglio realizzati e più "disturbanti".

Non credo che sia un caso che la protagonista si chiami Jen, diminutivo di Jennifer. Il rape and revenge ha una struttura narrativa molto basica e questo Revenge non fa certo eccezione. La donna viene osservata sotto un duplice punto di vista, frivolo e sessualmente ammiccante nella prima parte, quanto brutale e spietato nella seconda. Aderendo alle convenzione di questo genere, riesce comunque ad essere un buon film, sostenuto da una buona regia che offre delle ottime soluzioni visive.
Tutto questo ovviamente partendo dal presupposto di vedere una pellicola che della verosimiglianza non sa proprio cosa farsene. Dopo un'introduzione per presentare contesto e personaggi, il film diventa progressvamente brutale al pari del suo lato grandguignolesco con litri di sangue a tutto schermo, ma contrariamente al film di Zarchi così diretto, lascia completamente fuori campo l'elemento scatenante della storia, cioé lo stupro. Bravi gli attori, dalla Lutz con buona presenza scenica e la tipizzazione dei personaggi maschili: laida, viscida e sadica del terzetto. Originalità non l'ho vista, sicuramente bello da vedere.

Exploitation al femminile (fatto da una tipa francese) volutamente eccessivo e fumettoso che invece di impostare un bel succoso trashgore come si deve propina semplicemente una sceneggiatura da e per microcefali condita con un'estetica tra il bello e il cazzotto (inspiegabile poi il feticismo della regista per gli zoom in 4k al rallentatore). Colori sparati, gnocca e violenza ma piu che altro un'occasione sprecata, il rape&revenge quello decente sta su un altro pianeta, e qui anche il 'messaggio' femminista resta solo in superficie senza convogliare alcunche'. Sopravvalutato.

Diciamo che la descrizione della trama non è propriamente esatta e abbastanza incompleta. Comunque "Revenge" di Coralie Fargeat, esce al momento giusto, dopo il caso Weinstein (tra l'altro quando è scoppiato, ovvero a ottobre 2017, "Revenge" era appena uscito al Toronto Film Festival). Anche perchè il regista è una donna e vedere come affronta la vendetta, ovvero in un modo così brutale e sanguinoso, non lascia di certo indifferenti. Come non lascia indifferenti il passaggio della protagonista da ragazza ingenua, dai vestiti succinti e con il chupa chups in bocca, in donna tosta e vendicatrice, obbligata a lottare per la sopravvivenza. Da notare il simbolo dell'araba fenice risorta dalle ceneri. Non manca qualche scena non credibile

SPOILER
Ottima la regia, talvolta videoclippara e psichedelica, ma assolutamente coerente con il tipo di film che vuole essere e mai gratuito. E la tensione non manca. La ragazza ci sa fare.
Molto brava l'italiana (!) Matilda Anna Ingrid Lutz, bellissima e misconosciuta. Ben caratterizzati anche gli uomini, tra cui il bastardo leader interpretato da Kevin Janssens, una sorta di incrocio tra Aaron Eckart e Scott Speedman.