winnie the pooh - tutto sangue e niente miele (2024)

Il secondo film del "Twisted Childhood Universe" è ancora dedicato al mite orsetto antropomorfo che grazie agli incassi del primo capitolo, dispone di un budget molto più sostanzioso. Il regista è sempre l'ideatore del franchise Rhys Frake-Waterfield, sequel sulla carta ma in realtà si tratta di una sorta di reboot che tutto sommato risulta migliore sul lato della sceneggiatura ma ancora mediocre qualitativamente. Insieme a "Pooh" ed il simpatico maialetto "Pimpi", entrano in scena "Tigro" ed il saggio gufo "Uffa", i più feroci del quartetto, che si divertono a seminare il terrore nel "Bosco dei Cento Acri" e nella cittadina di "Ashdown". Effetti splatter pregevoli ed anche il make-up delle creature è notevolmente migliorato. Interessante la sottostoria che ricostruisce la genesi evolutiva dei mostri serial killer. L'attore che interpreta "Christopher Robin" non è lo stesso del primo film, altra dimostrazione di come il regista abbia voluto raccontare un'altra storia. I prossimi capitoli del franchise sono "Peter Pan" e "Bambi" e si sta lavorando per il terzo film di "Winnie The Pooh".

Sensibilmente migliore del primo film (era difficile fare peggio), si mantiene in maniera accettabile per più di un'ora, poi fanno capolino qualche classica cacchiata che tentano di minarne il voto. Tutto sommato si lascia guardare, merito soprattutto di una vasta gamma di omicidi splatter che, anche se non totalmente creativi, hanno un effetto visivo abbastanza valido. Chiaramente un b-movie a uso e consumo dei fans che però, per quanto mi riguarda, non può ambire alla piena sufficienza.
Finale aperto per un ulteriore seguito.