questo e quello (1983)

Sono passati meno di 15 anni , ma si fa francamente molta fatica a riconoscere nel regista di questa mediocre commedia , lo stesso autore di alcuni dei migliori Spaghetti Western dei tardi Anni '60 ! Eppure è proprio lui , Sergio Corbucci , il medesimo regista di gioielli come " Il grande silenzio " , " Il mercenario " , " Vamos a matar companeros " e " Django " ... Evidentemente i tempi cambiano in fretta , e con loro gli sceneggiatori , e quindi " Sic transit gloria mundi " . Qui ci troviamo davanti ad un film diviso in due episodi scollegati tra loro , affidati a due commedianti di rango, seppure di qualità assoluta ben diversa . La prima parte vede protagonista Renato Pozzetto , stralunato fumettista hippie in crisi creativa , che si innamora di una ragazza all' antica , si trasforma e riesce a ritrovare la vena artistica perduta . Ma , a parte che qualche situazione può ricordare vagamente " Il ragazzo di campagna " , la storia ( pur con qualche gradevole spunto surreale ) non è davvero un granchè ! Il secondo episodio vede mattatore Nino Manfredi , maturo scrittore che si innamora della disinibita figlioccia di una sua vecchia fiamma . La vicenda anche qui è piuttosto fiacca , con solo pochi spunti davvero divertenti , e lo stesso protagonista appare un po' appannato . Sono invece più che passabili i duetti tra Manfredi e Pozzetto , ospiti a vicenda nell' episodio altrui . Insomma , nonostante un ricco cast di validi comprimari come Paolo Panelli , Gianni Agus e Sylva Koscina , e nonostante la bellezza di Janet Agren , Desireè Nosbusch e Michela Miti , questa pellicola non riesce a decollare e rimane una mezza delusione . Quindi , per me , non vale più di un 5 , forse già generoso .

la parte di Pozzetto è un classico per quanto con un finale migliorabile, mentre quella di Manfredi onestamente è stata pesantuccia in passato e non è velocissima manco oggi, però si apprezza decisamente di più grazie all'attore e a certe battute che oggi ce le sognamo.

Carino...non è certo il massimo di questi grandi attori..i film ad episodi poi sono quel che sono però ho fatto qualche risata e le storie possono andare quindi sufficiente se non si chiede molto!

Avete mai adorato un film, pur riconoscendo la sua assoluta mediocrità? Voglio bruciarmi una posizione (seppur l'ultima) per un film che, non sarà un capolavoro (lontanissimo per qualità dai film che andrò a citare), ma che mi ha sempre soggettivamente colpito. Non so, sarà per il fatto che adoro Manfredi e Pozzetto, saranno i riferimenti tematici puramente casuali a cose che ho vissuto, saranno le ambientazioni pop art del primo episodio o l'atmosfera onirica del secondo episodio, sarà Desirée Becker che viene con un arpa, non saprei, so solo che lo adoro. In breve la storia di due artisti (un fumettista e uno scrittore) alla ricerca dell'ispirazione, un film sulla condizione dell'artista, sulla sregolatezza e la comune decenza e traumi sessuali infantili improbabili. Un film che tratta tematiche personalmente interessanti con leggerezza ma intelligenza, nonchè l'ennesima grande prestazione di due mostri sacri che da soli riescono ad innalzare una scenaggiatura carente sotto molti aspetti. Stile tipico della Commedia all'Italiana, deducibile anche dalla suddivisione in due episodi.

Dò 8 per alzare una media comunque molto immeritata.

Commedia in due episodi che non offre niente di particolare se non la simpatia di Manfredi...
Quasi insopportabile il primo episodio con Pozzetto...

Pozzetto e Manfredi hanno una comicità diversa ma altrettanto efficace. Gli episodi, pur non presentando una grande verve ironica, risultano essere simpatici e godibili.

Mah che dire? Una classica simpatica commediola di quel periodo lì,l'episodio di Pozzetto fa molto più ridere,quello con Manfredi appena mediocre.

Film ad episodi a malapena discreto, tutto sorretto dai due mostri sacri Pozzetto e Manfredi.

E' godibile soprattuttto il primo episodio, quello con Pozzetto versione hippy, soprattutto per il brio dei discorsi e per qualche situazione divertente; il tutto però pare un semiremake de Il ragazzo di campagna di Castellano e Pipolo (si inizia con la snob e si finisce con tutt'altro difatti), per nulla originale.

Il pezzo filmico con Manfredi invece risulta noioso e tirato già dai primi momenti, e solo le parti oniriche legate ai ricordi sono ok.

Tanti nudi (pure di Manfredi!!! O____o), tanta volgarità, per un film discretamente divertente e vedibile.

La stessa coppia attoriale sarà ancora presente in testa o croce.

Episodio con Pozzetto: 6
Episodio con Manfredi: 5
Media: 5,5

da quel che ricordo fu un buon film,sia pozzetto che manfredi si immedisano molto bene nei ruoili che interpretano.
ho tuttavia trovato migliore l'episodio con manfredi poichè è tirato un pò meno per le lunghe e meno romantico(sottogenere che non amo particolamente)
consigliato!

Corbucci dirige un doppio film che vede protagonisti da un lato il bravo ma disturboso Manfredi, e dall'altro il solito Pozzetto tonto e innamorato.
Godibile ma nulla di che.

Tipico prodotto degli anni '80, due attori per due episodi, ma mentre la parte con Manfredi è abbastanza divertente proprio per questo rapporto tra la giovane e l'uomo più attempato, quello di Pozzetto è piuttosto insignificante e sciatto.