il marito (1957)

Non la solita commedia. Ogni tanto capitava che Albertone (qui coautore della sceneggiatura) tirasse fuori film particolari come in questo caso. E' arrivato il boom economico e molti italianetti fanno di tutto per raggiungere un posto al sole ma in questo caso ci si mette di mezzo il rapporto matrimoniale a mandare all'aria le ambizioni di un uomo. Ci sono situazioni divertenti e Sordi è sempre inarrivabile ma praticamente non si giunge mai alla risata concreta (e soprattutto gratuita); piuttosto si preferisce analizzare, magari anche in maniera leggermente grottesca, il rapporto tra marito e moglie...e le famiglie da una parte e dall'altra. Non certo uno dei migliori del genere ma comunque una buona pellicola che mostra uno spaccato dell'Italia dell'epoca.

Albertone è sempre Albertone, non tradisce mai.

Non particolarmente brillante questa pellicola di Nanny Loy, con un Albertone sempre magistrale però.

Forse non imperdibile, anzi tutt'altro, ma è comunque divertente vedere un Sordi vittima della famiglia di sua moglie, capace di rovinarlo. Solo per gli hard fan dell'Albertone.

Dove sono le gioie del matrimonio se la famiglia di lei invade la tua casa e manda in frantumi la tua privacy? E se la tua compagna di vita, colei che dovrebbe sostenerti e accompagnarti, contribuisce al tuo fallimento lavorativo e alla distruzione dei tuoi sogni?
Questo menage familiare diretto da Loy e Puccini, tratto da un soggetto di Sordi che contribuisce anche alla stesura della sceneggiatura, tratteggia un quadro matrimoniale agrodolce nel quale l'Albertone nazionale ci sguazza allegramente da par suo, tra sberleffi e battutine simpatiche, coinvolgendo e intrattenendo lo spettatore con carisma interpretativo e innata guasconeria.

Una commedia carina e divertente sul matrimonio e sui compromessi che esso comporta. Una critica all'istituzione coniugale abbastanza aperta.
La seconda parte risulta un po' ripetitiva; nel complesso una visione sicuramente gradevole.

film classico con il grande sordi!

Filmetto assolutamente gradevole anche se a tratti tende a stancare.
Sufficientemente ostile all'istituzione del matrimonio ed alle ingerenze familiari all'interno della coppia.
La misoginia è trattata con intelligenza e con una certa sconcertante veridicità ancora attualissima.
"Sempre chi si marita gode metà della vita!"

divertente nella prima parte,noioso nella seconda dove praticamente si smette di ridere...daccodo ,quindi,con i giudizi precedenti!

l'albertone nazionale soffocato dal matrimonio.bello spaccato di un'italia del primo dopoguerra che non si discosta molto dai nostri giorni,passano gli anni,passano le persone ma la sroria continua ad essere sempre la stessa.

Molto divertente nella prima parte, con un Sordi particolarmente ispirato (Il derby alla radio Roma-Lazio), ma che tende ad essere un po' ripetitivo nella seconda. Misogino quanto basta.