50 km all'ora (2023)

Due fratelli che si ritrovano affrontano un viaggio insieme.Una specia di road movie.Un altra regia per l'emiliano De Luigi e interpretato perfettamente da lui e da un altro emiliano che è Accorsi.Del resto due emiliani insieme funzionano bene

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Non mi è piaciuto granché questo film di De Luigi, l'ho trovato molto poco originale, diciamo che è il classico road movie in cui due personalità agli antipodi, ma legate da qualcosa, in questo caso l'essere fratelli, tra contrasti, vecchie vicende e momenti di complicità, arriveranno a comprendersi l'un l'altro, classico archetipo super rodato per creare un dramma che trasmette empatia e che spesso e volentieri mi piace, solo che questo non c'è minimamente riuscito, l'ho trovato fin troppo puerile, con due protagonisti cinquantenni che si comportano da dodicenni, e boh, non mi fanno minimamente ridere, ne il gioco del cerchio fatto col dito, che effettivamente si faceva a 12 anni, ne tutto il resto, sarà perché i due personaggi mi hanno anche infastidito, tipo quello di Accorsi è un idiota, poco da fare, e l'unica scena soddisfacente è quando fa la grande figura di m3rd4 al ristorante, mettendo uno scarabeo nel piatto, provando a rompere le scatole al ristoratore e venendo sgamato fin da subito, ma anche De Luigi interpreta il suo classico bambinone.

E niente con la morte del padre, che uno dei fratelli non veniva da trent'anni, i due dovranno realizzare l'ultimo desiderio di spargere le ceneri sulla tomba della madre, questo viaggio pseudonostalgico con il ciao costruito dal padre quarant'anni prima, li porterà in mezzo a diverse avventure tra il comico e il drammatico, con situazioni estremamente al limite e fin troppo poco realistiche per empatizzare - tutta la parte del figlio di Accorsi, daje, che pall3 - assieme ad altri momenti che risultano patetici , su tutti, la scena di quella festa dove i due si esibiscono nel balletto sulla base di "Girls just wanna have fun", purtroppo a me i balli ridicoli non mi hanno mai fatto ridere neanche per sbaglio, magari sono io perché li trovo in un sacco di film comici, ma ce ne fosse uno divertente, o ancora, la scena in cui i due scommettono il motorino con quei coatti a ping pong, in cui si fanno provocare come dei ragazzini e finisce anche tutto in rissa, ma dai.

Pochissima roba, non mi ha fatto ridere, non è originale, ha personaggi che non mi hanno creato un minimo di empatia, registicamente molto nullo, bocciato.

Due fratelli si rivedono dopo trent' anni al funerale del padre e riallacciano faticosamente i rapporti ... Fabio De Luigi scrive , dirige ed interpreta questo suo terzo film allentando un po' i toni comici a diluendoli con certe venature amarognole . L' originalità è quella che è : le cineteche sono piene di pellicole in cui il viaggio avventuroso rinsalda amicizie lesionate dalle incomprensioni o dal tempo . Qui ci si salva grazie al simpatico escamotage del viaggio fatto su vecchi motorini dell' epoca adolescenziale , due classici dei miei tempi come il Ciao ed il Califfone . Le discussioni e le ( dis ) avventure coloriscono naturalmente le varie soste che punteggiano il fin troppo lungo spostamento sulle belle strade secondarie romagnole . Ma tutto servirà a riavviare un dialogo , ad appianare divergenze sottaciute e a far maturare nuove convinzioni ai due protagonisti . E alla fine i più sentimentali apprezzeranno il piccolo twist che chiarirà che tutto è stato meno casuale di quello che poteva sembrare . Nel film si percepisce bene l' ottimo feeling tra i due interpreti principali , che reggono tutta la trama sulle loro spalle . De Luigi riesce a trattenere la naturale esuberanza comica e ad essere piuttosto misurato . Stefano Accorsi si conferma pure qui un attore maturo , adatto a tutti i registri ancorchè poco utilizzato da certo nostro cinema , che forse non gli perdona gli esordi mucciniani . Alcuni brevissimi camei di volti noti costellano la pellicola : troviamo Paolo Cevoli , Marina Massironi , Vito e soprattutto uno spregevole Alessandro Haber . In sottofondo , colonna sonora accattivante di canzoni famose ( ma non famosissime ) degli Anni '80 . In conclusione , niente di straordinario ma una vicenda che è facilmente apprezzabile da quelli che hanno la mia età e che riesce ad alternare sorrisi ed emozioni in maniera piacevole . Lo premio con un 6,5 .

Banale, scontato. Accorsi (col parrucchino) sopra le righe.

Un road movie piuttosto convenzionale con tutti gli del genere costruito su misura sui due protagonisti e sul loro riavvicinamento dopo la morte del padre, figura ingombrante e cinica che da un certo punto di vista ha condizionato fortemente le loro esistenze. Tutto il film procede alla giusta velocità di crociera scandita dalla velocità raggiungibile dai due motorini, con un De Luigi alla regia che non eccede mai in facili sentimentalismi e non facendo mai deragliare il film. Capolavoro non lo è di certo, ma è un film che assicura un buon intrattenimento, grazie alla buona alchimia fra lo stesso De Luigi ed Accorsi.

Qualche panorama romagnolo intervallato dall'elenco esaustivo dei canonici luoghi comuni nazionalpopolari. La scena di calcio italiota rubat'a "Mediterraneo" dovrebb'essere fra quelle imposte a Monteleone dai produttori. L'unico colpo di scena: niente "50 Special" dei Lùnapop.

Piacevole commedia drammatica di un ormai maturo Fabio De Luigi...
Ho fatto parecchie risate e sorrisi lungo questa storia on the road...forse tirata un pò per le lunghe con qualche calo di ritmo e di ripetitività ma tuttavia riuscita grazie anche all'alchimia di questa coppia di ottimi attori, tra l'altro con Stefano Accorsi (mea culpa) credo fosse il primo film che vedevo e l'ho trovato piuttosto bravo.
Molto bella la colonna sonora ed i posti che compongono questo viaggio in motorino di 2 fratelli che si son persi e poi ritrovati.
Finale perfetto.

L'inizio mi è sembrato un po' stentato ma poi diventa un road movie gradevole e simpatico, grazie soprattutto all'affiatamento tra i due protagonisti che offrono una prova discreta.
La regia di De Luigi pare abbastanza asciutta, il racconto procede in maniera lineare e le emozioni che man mano vengono fuori riescono a coinvolgere e intrattenere degnamente.
Un bel passo in avanti per il regista-attore dal precedente 3 DI TROPPO.

non male per un film italiano, sicuramente diverso dal solito e con due ottimi attori, si poteva fare qualcosa di più ma tutto sommato un prodotto onesto

Una vera delusione, film noioso e trama inesistente, regia sciatta .

Parte divinamente poi si perde un po'.
Colonna sonora clamorosa

Da tempo non vedevo una commedia italiana così bella. Divertente e allo stesso tempo profonda.
Sfrutta il tema "del viaggio", utilizzato mille volte in altrettanti film in una maniera originale.
Bravi gli attori.

SPOILER

Un film ben fatto, DeLuigi e Accorsi non deludono insieme anche se il primo non ci prova nemmeno con l'accento emiliano, commedia di classe come mi aspettavo, anche con parti commoventi

Commedia "on the road" semplice e agrodolce, interpretata benissimo dai due protagonisti. Piacevolissima.