wolf hunter (2020)

Una famiglia che vive di caccia , isolata tra le foreste nordamericane , si sente minacciata da un grosso lupo ma .... Il titolo italiano trae in inganno , in quanto il lupo c' entra poco , mentre quello originale è senz' altro più azzeccato . Nella prima parte sembra un thriller survivalista della serie uomo contro animale pericoloso . Dopo un po' ci si rende conto che il pericolo maggiore è di altro genere e non si capisce perchè i protagonisti tengano nascosta la cosa persino tra di loro e neppure cerchino di avvisare le autorità . Se però il primo colpo di scena è molto telefonato , non si può dire altrettanto per il finale , in cui c' è un vero e proprio tripudio di imprevedibile ( ed improbabile ) splatter ! Il tutto virato al femminile perchè secondo le tendenze attuali i maschi ( soprattutto se alfa ! ) sono destinati ad una brutta fine mentre le donne mostrano spesso una caparbietà ed una capacità di resistenza fuori dal comune . Il regista è lo sconosciuto canadese Shawn Linden e pure il cast non è particolarmente famoso , anche se i nomi ed i volti dei protagonisti risultano familiari tra cinema e tivù . Ad ogni modo la pellicola , anche se lenta , è sufficientemente ansiogena sin dall' inizio e poi ci regala un finale ben difficile da dimenticare . Tirando le somme può quindi meritarsi un discreto 6,5 .

Un thriller abbastanza curioso che parte come un dramma rurale dal ritmo assai blando per poi virare verso lo splatter più feroce negli ultimi venti minuti.
Uno sviluppo alquanto inatteso che riesce a rendere maggiormente interessante una pellicola che fino a quel momento era stata piuttosto modesta.
Ben confezionato e con un ambientazione azzeccata è un prodotto che aveva delle indubbie potenzialità che restano sfortunatamente in gran parte inespresse,noiosetto ma il finale ( per quanto poco credibile) si lascia ricordare.

Poteva venirne giù qualcosa di decisamente migliore, anche senza l'elemento thriller. Magari un racconto famigliare su un cambio di vita, dalla foresta alla città, non senza attriti interni e con un elemento poi scatenante che avrebbe accellerato la scelta, per dire...
Cosi ne viene fuori un polpettone dove tra l'altro paradossalmente la più scaltra non sono padre e figlia sempre in giro per boschi, ma la madre che cucina e basta. Boh.

A me è piaciuto, soprattutto per l'ambientazione del bosco. Il ritmo potrebbe risultare un po' lento e non lo classificherei esattamente come horror, ma nel complesso ho trovato la storia piacevole e l'ho seguito tutto con piacere.

film che non scorre, splatter senza senso, noia totale

Ultimi 20 minuti valgono tutto il film. Peccato davvero perché la prima parte è veramente noiosa lenta...a metà ero quasi tentato di spegnere. Grazie ad un finale intenso merita comunque di essere visto.

La metafora hobbesiana s'esaurisce quasi subito, il regist'abbandona lo spunto antropologico nonché la plausibilità per dedicarsi con irrefrenabile abnegazione alla macelleria.

L'isolamento volontario nei boschi canadesi di una famiglia che vive esclusivamente con la caccia di animali, sia per il cibo che per vendere le pelli. Un pericoloso lupo si aggira nei dintorni e l'uomo decide di catturarlo ad ogni costo per difendere la moglie e la figlia ma scopre ben altro all'interno della foresta. Aldilà del comportamento del cacciatore quando scopre in parte la verità sul pericolo reale che incombe effettivamente sulla propria famiglia e della polizia locale, "Wolf Hunter" anche se a tratti diventa ripetitivo e un pò monotono crea quel minimo interesse per vedere come va a finire la storia. Intuibile in parte l'epilogo ma la parte finale effettivamente è di effetto...

Una sceneggiatura di questo tipo, cioè sciatta e illogica, per arrivare alla durata di un'ora e mezza deve necessariamente poggiarsi su dei personaggi caratterizzati da un'idiozia completa ed evidente, altrimenti non può reggere per più di 10 minuti.
Non si capiscono alcune cose di questo WOLF HUNTER: dai comportamenti dei personaggi alle dinamiche per cui si arriva a determinate situazioni. Le cose che lo salvano dall'oblìo totale sono l'ambientazione boschiva discreta e l'atmosfera di tensione in certe scene, unita al delirio del finale che riescono a garantire quel minimo d'interesse per arrivare fino alla fine.

Non pienamente riuscito come film, ma interessante e suggestivo. C'è una famiglia che vive nei boschi, in maniera veramente primitiva, d'altri tempi (tipo quelli di Captain Fantastic) e fuori c'è un lupo che sembra particolarmente spietato. Le forze dell'ordine se ne fregano altamente.
Non mancano i colpi di scena e in più ha quel finale che secondo me merita l'attesa.
C'è di meglio in giro comunque.

Il lupo è l'animale cattivo per eccellenza. Rovinato dalle favole per il semplice fatto che era il maggior competitore dell'uomo. Ma quest'ultimo può essere peggiore del lupo, mille volte peggiore. Il film si mantiene su un costante stato di attesa. L'isolamento, la mancanza di mezzi comunicazione, offre modo alla natura di dominare in maniera assoluta. Tale senso di attesa può essere anche snervante e aldilà di qualche passaggio di sceneggiatura non proprio chiaro, offre un finale sicuramente d'effetto. Sufficienza stiracchiata.