Marlo, madre di tre figli di cui uno appena nato, su consiglio del fratello assume una tata per la notte. Titubante all'inizio per via della stravaganza della ragazza, col tempo Marlo stringe un legame unico con la giovane, premurosa, sorprendente e a volte provocatoria bambinaia di nome Tully.
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La maternità è gioa e dolori e nel film di Reitman viene evidenziato il suo aspetto più gravoso e sfiancante che il fisico molto appesantito della Theron mostra in tutta la fatica e spossatezza quotidiana nel crescere i figli e con un marito devoto e buono di carattere, ma alquanto assente tra le mura domestiche. La figura di Tully, giovane e vivace, bella e sveglia, è la Marlo del passato. Ciò che era e che non tornerà più, perchè ha scelto di accomodarsi nella panchina e mettere su famiglia con le conseguenze e le responsabilità che comportano. E' un film che ha una parte iniziale folgorante, molto buona nel descrivere il quotidiano di questa donna, ma tende gradualmente ad essere accomodante per un regista che non lo è mai stato. Poteva essere più graffiante, pur mantenendo i dialoghi su un buon livello complessivo, ma forse il timore di spingere troppo, specialmente sulla tematica della maternità ne ha in qualche modo messo un freno. Non male comunque.