the portable door (2023)

Questo fantasy non ha target per bambini ma senza dubbio è un prodotto confezionato per le famiglie che ha uno spunto curioso, cioè aldilà della magia che richiama in parte alla saga di Harry Potter, il nodo della questione è il possesso dell'azienda di quei contratti che il 99,9% delle persone firma senza leggere cosa c'è scritto: il trattamento dei dati personali. E ti fottono. Quindi c'è una strana commistione fra il genere fantasy a pellicole decisamente più cupe che a livello visivo richiamano al Brazil di Terry Gilliam. Il cast è di tutto rispetto e se la cava dignitosamente, tuttavia il fatto che questo film sia andato direttamente in video senza passare per il cinema, la dice lunga su quanto i distributori credano a questo prodotto. Non abbastanza da rimanere impresso nella mente anche se potrebbe avere dei sequel ma ci credo poco.

Prima parte un po' ripetitiva e lenta a quagliare, si anima nella seconda con più carne al fuoco da gustare, più effetti speciali e qualche momento in più da sviscerare con più pathos e coinvolgimento.
Buon cast, diretto bene, e storia che pur con i suoi limiti riesce a rendersi interessante e intrigante quanto basta per regalare una visione discreta.

L'ho visto per la presenza di Cristoph Waltz e perché, tutto sommato il fantasy non mi dispiace.
Resta un film che non decolla:troppi cliché, troppe idee riprese da altri lavori (Harry Potter su tutti... ne sembra quasi una sua versione più moderna, ma ambientata nell'azienda che ricorda vagamente Men in Black), un teen-movie di stampo fantasy come tanti altri, belle la cura delle ambientazioni e la fotografia, ma si dimentica dopo i titoli di coda.