prison break - stagione 3 (2007)

Colpi di scena e controcolpi di scena...sono tutti immortali

Riproviamo di nuovo con una evasione...di nuovo nulla a che fare con la prima

in confronto alle prime due stagioni, questa terza dura la metà e inoltre si cambia
pure location... l'ho trovata la più debole di tutta la serie ma nonostante tutto, si lascia ancora guardare!

Ottima stagione

Era impossibile non riportarli dietro le sbarre, il titolo formulato per una stagione, protrattosi a causa del successo, doveva chiudere il semicerchio.
La manna dal cielo è lo sciopero degli sceneggiatori che lo asciuga da ogni riempitivo, 13 ma comunque lunghe e tedianti puntate, interessante il cambio di location, stavolta preda di una prigione panamense autogestita dai detenuti, si trascinano dentro anche Mahone e Bellik, ribaltando lo scenario della 1° stagione ora Michael dentro e Lincoln fuori a mediare l'uscita.
Ancor più della deriva qualitativa della stagione ciò che la rende parodistica è il tourbillon mediatico che fa seguito al licenziamento della Callies, messa da parte a dire il vero in maniera repentina e raffazzonata, i produttori si vendicano con una morte poco onorevole (facendo imbufalire i fan mediante una serie di petizioni) salvo poi ritornare nei loro passi assumendola per la stagione successiva, tutto molto poco professionale, 2 stagioni che già non erano programmate, costruite male, dal ritmo sincopato, guests a non finire, tutto troppo forzato, abusando di trucchi ed espedienti già visti e rivisti sia nella serie stessa che in altri telefilm, salti logici non indifferenti.

Lo s*******mento di PB. Piange il cuore, ma anche con tutta la buonafede del mondo questa stagione è una porcata immonda, un telefilm mal riuscito di serie B.