the antithesis (2017)

Il soggeto sulla carta non è male, se non altro attua un approccio diverso e non si perde in inutili jumpscare più del dovuto. C'è il contesto della villa, c'è un mistero molto inusuale da risolvere all'interno di essa. E'un film in cui secondo me, aldilà dei molti richiami argentiani come la fotografia con presenza di forti cromatismi, la musica stessa di Simonetti e qualche piccola citazione della sua filmografia, non riesce appieno a creare la giusta tensione, anche se gli elementi c'erano tutti. Non ha la capacità di essere inquietante o minaccioso, anche se bisogna dire che il cast fa il suo. Poi sono rimasto un po' perplesso sul finale, d'effetto però inserendo l'elemnto lovecraftiano in maniera artificiosa. Lovecraft è materia pericolosa a livello cinematografico ed il suo inserimento deve essere graduale. Messo così, in maniera forzata, rappresenta un boomerang. A mio parere doveva essere presente fin dall'inizio. Non sufficente nel complesso, ma con qualche accorgimento in fase scrittura in più, si può migliorare.

Dispiace sempre bocciare un horror italiano,sia perche, riusciti o meno,rappresentano pur sempre tentativi di riportare in auge un genere in cui in passato ci siamo fatti valere,sia perché si tratta di lavori a basso budget che solitamente hanno qualcosa da dire.
Ecco mi dispiace,ma questo è uno di quei casi dove purtroppo la stroncatura è inevitabile,si può salvare la fotografia ( che ricorda quella dei classici di Argento) l'ambientazione abbastanza affascinante e le musiche ma per il resto siamo notevolmente al di sotto della sufficienza.
La sceneggiatura risulta alquanto sgangherata che annega qualche discreta intuizione con un ritmo assolutamente soporifero che uccide ogni parvenza di tensione.
Il cast da vita ad una performance ignobile,tra attori inadatti al ruolo e attrici che recitano come se fossero su il set di un film porno,in tutto questo non aiutano dei dialoghi scritti probabilmente col cu'lo...
Mezzo voto in più d'incoraggiamento.

Tentativo di riportare in auge il gotico italiano.
Un tentativo che non mi è sembrato riuscito, risultando poco entusiasmante, privo della giusta atmosfera e davvero troppo dilatato nel ritmo, al limite del noioso. Recitazione mediocre, regia che pesca dal classico stile Evil Dead, con relativo montaggio sonoro molto simile, musica interessante ma non sempre adeguata alle immagini e, come detto, un ritmo decisamente lento che affatica una visione scialba, povera di idee e carente dal punto di vista thrilling, tanto che catalogarlo nel genere horror pare decisamente azzardato.
Insomma, un prodotto abbatanza inutile che però non sembra infastidire in maniera eccessiva.

Un film veramente lodevole da scaviati punti di vista. La regia, molto interessante, ricorda molto quella di Michele soavi grazie ai cambi di fuoco molto precisi, musiche di simonetti stratosferiche e incalzanti (profondo rosso, suspiria), ma soprattutto si avvale di una storia originalissima, come non si vedevano da diverso tempo. Rispetto ad altri film scontatissimi, questo è farcito di bei colpi di scena e di un finale veramente inaspettato. Promosso appieno

Presentato come il film che doveva riportare in auge l'horror in Italia, questo pretenzioso film è in realtà un colossale pastrocchio.
Quello che mi lascia senza parole non è solo la totale mancanza di ritmo, di tensione, di atmosfera (la casa dove si svolge il film sembra un agriturismo o una casa vacanze di lusso), ma è la mancanza di uno svolgimento coerente a lasciarmi basito.
Si procede per visioni oniriche pasticciate con intermezzi di una lentezza assurda in cui non accade quasi niente oltre a stacchi singhiozzanti della telecamera su particolari inutili, o su scene buie e confuse.
C'è spazio pure per un siparietto di sesso lesbo. La recitazione è da mani nei capelli e il doppiaggio si renderebbe più che necessario dato il tono monocorde degli interpreti. Fanno a gara a chi è il più cane. Totalmente inespressivi e le poche volte che accennano un barlume di espressione sembrano sotto effetto di stupefacenti!
Il film, della durata di 95 minuti sembra durare 3 ore. Ore noiosissime in cui non accade nulla. Ci si appoggia, come accade spesso, su qualche jumpscare sfruttato malissimo e su improvvise impennate sonore.
Ma il film è un disastro anche in regia con il tentativo spudorato di imitare il cinema che fu (degli anni 70 in particolare).
Mirabelli vuole creare della ambientazioni grottesche simili a quelle argentiane ma ne rimane lontanissimo e il risultato è un accatastarsi di primi piani sbilenchi e fotografia degna del peggiore fotoromanzo.
Insomma un film aberrante, se possibile peggiore pure del pessimo legiones. Persino inferiore a Spettri. Paragonabile - forse - agli ultimi pasticci di Argento almeno per quanto riguarda l'inconsistenza.
Consiglio vivamente di evitare di guardarlo.