non c'e' pace tra gli ulivi (1949)

A metà tra una specie di western nostrano e dramma sentimentale, un film che racconta una storia di rivalsa con espressioni recitative a volte ai limiti dell' eccesso. Interessante e godibile, ma a tratti manierato come nel rapporto tra la sorella del protagonista e il possidente.

Pellicola del periodo neorealista, mette in evidenza la lotta all'ingiustizia e ai soprusi che un pastore derubato del suo gregge mette in atto contro chi angustia e perseguita il suo piccolo nucleo famigliare.
Un cast discreto, formato anche da attori non professionisti, riesce ad essere credibile grazie ad una regia sobria ed una ambientazione congeniale e decisamente funzionale. Gli eventi narrati sono fin troppo prevedibili ed intrisi di una certa retorica ma NON C'E' PACE TRA GLI ULIVI, pur non essendo un grande film, a mio modo di vedere, risulta comunque un valido esempio di cinema italiano post bellico.

Di impostazione teatrale, cosceneggiato dal grande Carlo Lizzani, ben fotografato, con un ottimo cast (include anche un'esordiente Lucia Bosè), ottimamente diretto, è un altro dei grandi film diretti da De Santis.

Ottimo anche il paesaggio; qua e là volutamente grottesco, riesce nell'intento di raccontare in modo meno banale del solito una storia di vendetta.