ma loute (2016)

Resto perplesso...film del genere lo ami o lo odi. Personalmente mi ha lasciato del tutto indifferente dall'inizio alla fine con tutti i personaggi stupidamente insopportabili.

Metafora potentissima della lotta di classe, delirante e divertente, con una forografia abbagliante e interpreti fantastici

Forse la stravaganza del soggetto (oltre ai sempre succulenti euro) avrà convinto gente come Juliette Binoche, Fabrice Luchini e Valeria Bruni Tedeschi a girare questo MA LOUTE.
Una commedia nera grottesca dove la durata eccessiva non giova all'autonomia del film, lento e inconcludente in massima parte, e dove la caratterizzazione dei personaggi gioca un ruolo rilevante affinchè la storia non risulti troppo indecente per essere vista. Purtroppo non sempre il regista riesce a proporre qualcosa che coinvolga e, anche se alcuni momenti strappano un sorriso, per essere apprezzato MA LOUTE necessita di un pubblico più incline al genere e più propenso all'ironia artificiale.
Una visione che fatica un po' a coinvolgere, nonostante alcune trovate interessanti.

Commedia sofisticata di Bruno Dumont,in cui più che le battute sono le situazioni a far sorridere, tra movenze idiote e dialoghi spesso insensati il cast è al servizio della storia,anche se questa è spesso lenta,e ad un certo punto comincia a girare a vuoto. Valeria Bruni Tedeschi si fà rubare la scena a metà film da Juliette Binonche,che come nobile sciroccata è molto credibile,ma in generale tutti i membri della famiglia Van Peteghem sono abbastanza eccentrici,se non folli,basti pensare a Crhistian,il fratello di Calais,mentre la famiglia di pescatori che non parla mai,capitanata dall'eterno

SPOILER
Il personaggio di Beli,nella sua ambiguità dona un pò di vigore alla storia,anche l'ispettore,doppiato dal doppiatore italiano di Peter Griffin,ma purtroppo il film si risolve in un finale un pò scialbo,che non conclude niente.