magic (1978)

Comincia come una dramma psicologico per poi prendere una piega thriller,se la prima parte bisogna ammettere che soffre di qualche lentezza (comunque necessaria all'approfondimento psicologico del protagonista),lo stesso non si può dire della seconda,valorizzata da un intrigante ambientazione lacustre e che non si mancare la sua buona dose di tensione ed inquietudine,fino ad un finale intimista ed anti spettacolare che (per quanto prevedibile) si può definire azzeccato.
Ben diretto ed interpretato da un cast in piena forma,dove, ovviamente,spicca un giovane ma già molto dotato Anthony Hopkins.
Un piccolo classico,da recuperare.

Veramente molto ben costruito ed angosciante questo thriller psicologico con Anthony Hopkins, sopratutto se si guarda l'idea di base legata al concetto della doppia personalità associata ad un ventriloquo e al suo alter ego di legno.
Interessante anche il percorso che intraprende la sceneggiatura, inizialmente abbastanza tranquilla con qualche sfumatura drammatica di tanto in tanto, fino a diventare un thriller che verso il finale si trasforma addirittura in qualcosa di molto vicino all'horror.
Il clima anni 70 ci sta tutto, probabilmente se non ci fosse stata quell'atmosfera da cinema di 40 anni fa mi avrebbe colpito di meno; alcune pellicole hanno il loro fascino proprio perchè essendo datate riescono a trasmette un clima malsano che oggi come oggi è difficilissimo da ritrovare.
Hopkins meritevolissimo di elogi, Ann-Margret ottima spalla e coprotagonista e la presenza di Burgess Meredith è simpatica.
Film meritevole di una visione...se non altro per l'evoluzione narrativa che ho trovato strepitosa.
Consigliato....

Un thriller drammatico di qualità che sa fondere il dramma psicologico a situazioni/atmosfere inquietanti e tendenti all'horror...
Nulla di eccezionale o innovativo, si parla pur sempre dello sdoppiamento della personalità in un alterego inanimato...il film "Pin - Chi c'è in fondo a quella scala" scopiazzerà da questo piccolo cult risultando anch'esso un prodotto riuscito e con una sua forma definita.
Anche qui un'ottima prova per un giovane Anthony Hopkins che poneva le basi di una carriera ricca di ruoli ambigui come questo, sguardo da alienato e grandissima capacità mimica.
Tralasciando per ora gli aspetti horror bisogna ammettere che come drammatico fa il suo dovere, sin dall'inizio si prova malinconia nel vedere Corky che non viene degnato di uno sguardo dal pubblico e il finale del film poi è ottimo.
E' pure un film divertente in certi momenti perché le battute dette dal pupazzo Duke fanno parecchio ridere ma attenzione che dietro la risata si nasconde un crescendo di pazzia.
Scena cult quella in cui il manager Ben Greene obbliga Corky/Hopkins a rimanere 5 minuti senza far parlare il pupazzo...scena tesissima in cui l'attore traspira stress da tutti i pori ed emblematica del film!
Come film di paura beh insomma deluderà coloro che cercano salti dalla poltrona o sangue a flotti...è un orrore psicologico che riesce inquietare qualora siate predisposti al genere e disposti ad usare il cervello.
Richard Attenborough firma un'opera atipica nella sua filmografia ma di buona qualità e riuscita nel suo genere, lineare e deprimente...molto meno buona la colonna sonora di Jerry Goldsmith che sa di vecchio ed è troppo stridula-stonata in certi passaggi.
Bel film quasi sconosciuto che merita il ripescaggio sicuramente per una serata leggermente impegnata.

Piccolo cult pseudohorror con un Anthony Hopkins non proprio al massimo della sua espressione.
Godibile.

Hopkins dimostrava già di saperci fare, intrattenendo "piacevoli" conversazioni con il pupazzo Forca...ad Attenborough basta svolgere il compitino in maniera pulita...finale strappalacrime

SPOILER
...una curiosità, il ruolo di Corky sarebbe dovuto toccare a Jack Nicholson...da segnalare la presenza di Mickey Goldmill, l'allenatore di Rocky...

Horror psicologico con un bravo Anthony Hopkins. Il pupazzo Forca è piuttosto inquietante. La tensione non manca. Non un capolavoro ma un buon film.

Pellicola atipica nella filmografia di Richrd Attenborough, almeno quello più conosciuto. E' un film molto inquietante con un giovane Anthony Hopkins molto bravo nel suo ruolo di ventriloquo che scivola lentamente nella follia ed il pupazzo Forca la sua "anima nera".

Veramente un film interessante, ben diverso dallo stile ridondante e accademico dell'Attenborough che tutti conoscono ("Gandhi", "Chaplin", "Grido di Libertà") o hanno conosciuto successivamente.
Hopkins è davvero perfetto nel ruolo del ventriloquo "drogato" dalla sua natura (sdoppiamento di personalità? ritorsione ancestrale del proprio retaggio mentale?).
Ad ogni modo curioso e abbastanza inquietante