le pupille (2022)

Una lettera di Elsa Morante diventa lo spunto "musicale" per raccontare un aneddoto accaduto all'interno di un orfanotrofio durante la guerra.

Protagonista assoluta è la naturalezza dei bambini che devono affrontare il bigottismo religioso e la chiusura mentale degli adulti.

Curiosa la metafora della torta vista come frutto proibito.
Passabile ma non eccezionale.

In bocca al lupo alla Rohrwacher per l'oscar...spero che da quelle parti sappiano apprezzare maggiormente.
Un corto ben realizzato ma piuttosto blando come metafora di vita, desiderio e curiosità, come quelle viste dagli occhi di piccole orfanelle vispe e intelligenti.

Quella che colpisce maggiormente è la purezza nell'agire di queste bambine orfane di fronte alla rigidità ed i formalismi del gruppo di suore che le accudisce. Sono bambine curiose che vogliono conoscere ciò che c'è aldifuori di quel cupo edificio che le ospite. Può essere una canzone considerata peccaminosa, come una enorme torta di zuppa inglese donata da una donna affinche ottenga la grazia di riavere indietro il proprio marito fuggito con l'amante. Serafina, colei che sembra la più rispettosa delle regole in realtà dimostra l'arguzia di avere quella tanto agognata fetta di torta attraverso un espediente che nemmeno la madre superiora può contestare. Un picconto fiabesco, molto ironico soprattutto quando entra in gioco la torta.