la cena delle spie (2022)

brutto thrillerino a tratti accattivante ma eccessivamente macchinoso nel complesso. Tutto gia visto e i sussulti sono veramente pochi. Ciligiegina sulla torta :un finale strappalacrime ridicolissimo, non può far altro che diminuire ulteriormente il giudizio

Si lascia guardare fino alla fine.

Devo dire che non parte benissimo, sembra il solito film di spionaggio tra l'altro anche un po' confuso. Poi fortunatamente, specialmente con il procedere della cena, si entra più nel vivo degli avvenimenti e la cosa si fa più chiara e interessante.

Grosso handicap a mio avviso l'attore protagonista, abbastanza terribile (oltre ad avere un aspetto che mi ha messo antipatia fin da subito), anche se pure lui migliora con il procedere del film.

Sicuramente originale per come si evolvono i fatti, praticamente non c'è mai azione, però poteva essere migliore.

Una buona spy story senza azione, godibile, ben strutturata e con un finale che mantiene il livello del film. Consigliato!

Una costruzione insolita per un film di spionaggio grazie al confronto tra due colleghi / amanti che, durante appunto una cena, si ritrovano per ricostruire un fatto passato ancora avvolto dal mistero. Nonostante i continui salti temporali avanti e indietro nel tempo la pellicola si segue bene, anche senza azione: sguardi, pensieri e parole non dette diventano quindi protagoniste dei dialoghi così come la celebrazione del sex appeal di Pine ( sulla strada di diventare un Pierce Brosnan piacione) e della Newton, continuamente esaltati dal regista da continui primi piani e generoso sfoggio di epidermidi. Pur lontano dall'essere un capolavoro lo consiglio a chi cerca un thriller sui generis.

Una spy-story atipica dove l'azione è totalmente assente e tutto si basa sui dialoghi a tavola di un elegante ristorante. La fotografia è bella, così come i dialoghi , trama tra le più classiche : la caccia alla talpa che si districa tra terroristi medio-orientali, doppi giochi, misteri internazionali e relazioni tormentate. Ottimo cast (anche se Laurence Fishburne è un pò sprecato nel suo ruolo), finale inaspettato; godibile.

Un film dal punto di vista narrativo ben costruito, abbastanza solido che nella complessità della trama, mantenendo comunque una sua linearità. La cena è incontro/scontro tra due spie le quali rievocano e ricostruiscono il loro passato comune: la vicenda tragica del dirottamento, la loro storia d'amore e la eventuale presenza di una talpa interna che è sempre un classico delle spy story. Meccanismi di un sistema ben oliato, quello dello spionaggio, ma che può fallire dalle debolezze individuali dei suoi ingranaggi. E' la classica scusa degli americani che ci propinano da anni per sviare le loro ca22ate compinte a livello geopolitico post 9/11. Come detto un film che si districa bene a livello narrativo, abbstanza coinvolgente e che segue i topoi del genere spionistico anche se con una fortissima componente melodrammatica, come in questo caso. Una regia meno impostata sul pilota automatico avrebbe giovato perchè non ha particolari guizzi pur non avendo grossi difetti. Buono il cast, però mi aspettavo qualcosa in più.

Arduo ch'una trama spionistica sia avvincente quando metà film è dedicato a una chiacchierata fra due ex amanti mentre cenano in un ristorante. D'almeno "Westworld" in poi, Thandiwe Newton mostra le tette a cui non attribuisco un particolare valore aggiunto.