il grande nord (2003)

Molto bella questa storia-documentario che racconta la vita nel "Grande Nord". La vicenda usata per raccontare questa vita è molto semplice, senza fronzoli. Racconta di come un cane riesce a conquistare la fiducia del padrone. La trama ha un inizio ma non ha una vera fine, che talvolta può essere irritante ma qui secondo me ci stava perfettamente. In fondo è una storia che non può avere una vera fine.
Qui lo stile di vita è completamente immerso nella natura, soprattutto nel rispetto di essa.
I paesaggi sono di una bellezza mozzafiato, indescrivibile, una bellezza che solo la natura può regalarci.
Niente male anche la colonna sonora.
Consigliato.

buon documentario sulla vita di un uomo la sua donna e i suoi cani nello sperdutissimo Yukan. Paesaggi mozzafiato, tanti begli animali. Il voto è 7 perchè comunque è molto impostato stile documentario e quindi è piuttosto tranquillo come svolgimento. Da pomeriggio relax.

Bel film/documentario con paesaggi magnifici e sopratutto molto credibile.

Ottimo mix tra documentario e film impegnato al rispetto della natura; prevalgono su tutto paesaggi meravigliosi e fantastici che arricchiscono e riempono lo sguardo di chi li vede.

A volte furbo, altre ingenuo, il film appaga, soddisfa e fa piacere notare come anche questo tipo di cinema sopravviva tra kolossal ultramilionari e film d'azione vari.

Aperte citazioni al grande documentarista Flaherty, visto che il cane si chiama Nanouk.

film molto bello tranquillo rilassante paesaggio da sogno la natura da vedere per stare bene senza scene di violenza sangue ma umano mi è piaciuto veramente molto io sono uno da videoteca vedo quasi 10 film al mese a noleggio circa 100 all anno e dovessi raccomndare dei film da vedere questo sicuramente lo includerei da vedere

Francamente avevo maggiori aspettative riguardo questo film.
I paesaggi e gl animali sono fantastici, ma la narrazione della vita di Norman avviene in maniera distaccata, non riesce a coinvolgere e farti vivere il nord e le sue terre desolate da una visione diversa da quella di europeo occidentale che per forza di cose ci appartiene..

Nemmeno le musiche sono molto adatte al gelo e ai silenzi di queste terre..anche se probabilmente il mio giudizio deriva da un inevitabile paragone con quel Capolavoro che è Antarctica, dove le musiche sublimi di quel genio che è Vangelis rendono vivi e dannatamente freddi quei ghiacciai..

Resta comunque una buona pellicola, in grado di incantare per le splendide inquadrature, (specialmente quelle nel canyon), e gli splendidi husky, anche se qualche perplessità sorge quando fra i titoli di coda appaiono i nomi di tutti gli addestratori..ma questo è un altro discorso...

Prima di tutto condoglianze a quelli che non lo hanno visto al cinema.
Secondo, procuratevi un grande schermo, sedetevi sul divano e gustatevi l' atmosfera e la musica che vi avvolgerà con questo film.
La vita di un uomo nelle foreste del nord del Canada e di come piano piano, anche quel pezzetto di paradiso, verrà mangiato dall' uomo stesso.
Oltre le quattro mura esiste un mondo ben diverso da quello che conosciamo.
Il film si basa tutto sui panorami mozzafiato.
Gli ho dato 10 perchè sono di quelli che pensa che fra 50 anni di foreste manco ne vedremo l' ombra e questi saranno le uniche immagini che ci resteranno.

simile ad "into the wild"...ma anche più bello!

Ottimo film...trama di ottima fattura (e sopratutto VERA) e paesaggi da brivido...da vedere sul divano con la stufa che riscalda tutto...

L' appetito dell'uomo bianco divorerà la terra e lascerà dietro solo un deserto. Non c’è alcun posto quieto nelle città dell’uomo bianco. Alcun posto in cui sentire lo stormire di foglie in primavera o il ronzio delle ali degli insetti. Ma forse io sono un selvaggio e non capisco. Il rumore della città ci sembra soltanto che ferisca gli orecchi. (Lakota)

Paesaggi mozzafiato, musica azzeccata per il tipo di vita dei protagonisti... la trama lascia un po' a desiderare, ma se non altro è la natura l'attore incontrastato in questi posti da favola (o da incubo.. dipende dai punti di vista)
Finalmente un film che ricorda all'uomo la vera ricetta della felicità: vivere "con" la natura. Da vedere solo che per la scenografia.

sì, certo bel film, ottima fotografia e paesaggi mozzafiato.
Ma ci sono certe cose però che non condivido.
Il protagonista , va a cacciare, va in città a fare acquisti, si fa un mazzo per andare a trovare un amico... succo del discorso: lascia la moglie sola dispersa tra le montagne per settimane e passa più tempo con i cani che con lei. Ogni tanto torna a trovarla, forse per rassicurarsi che sia viva...
Ho passato più della metà del film a chiedermi cosa sarebbe successo se dalle parti della moglie fosse passato un grizzly affamato e con la luna storta... Ma perchè non se la porta a presso? (La moglie, non il grizzly). Strana scelta di vita...

bel film-documentario dove l'attore principale e' la natura.

Questo è davvero un bellissimo film. Si perchè di documentario ha soltanto il fatto che le persone protagoniste interpretano se stesse, per il resto abbiamo la storia di un uomo che ama alla follia la natura e che ama la sua vita a contatto con essa, timoroso che un giorno sarà costretto ad abbandonarla per colpa di coloro che la natura, invece, la distruggono.

C'è quindi una storia ed una trama, ci sono i due protagonisti che sembrano veri attori, ci sono dei cani stupendi e soprattutto delle immagini e dei paesaggi che da soli meriterebbero la visione di questo film.

Da vedere assolutamente.

da vedere molto molto bello

A metà strada tra il film tappezzeria e lo pseudodocumentario, il fim si rivolge senza dubbio ai nostalgici di Zanna Bianca e di quelle domeniche pomeriggio in cui dalla disperazione si era premiati con un bel film sulla natura piuttosto che il solito western o altri del genere 'Napoli spara, la Polizia risponde'. Quindi nessun problema sulla pretesa veridicità della storia o della caratterizzazione dei personaggi ma meglio respirare con gli occhi e provare ad immaginarsi lì. Tanti animali per tutti i bambini, dall'husky - tragico ma prontamente sostituito - alla lince, dall'orso ai lupi neri nella notte. Tutti bellissimi e per tutto il film anche di grande compagnia. Sono i titoli di coda che vanno oscurati ai piccoli che ci hanno seguito in sala: adddestratore lince: sig.XXX, addestratore orso: sig. XXX, addestratore lupi (nome dei lupi): sig; XXX... solo per evitare domande imbarazzanti, sulla natura e altre' faccende ottuse'.