il diario di bridget jones (2001)

Pellicola senza troppe pretese, ma simpatica, frizzante e sopratutto scaltra, avendo saputo parlare alla pancia del pubblico d'oltremanica in maniera tanto diretta da divenire un vero cult del cinema popolare anglofono dei tempi nostri.
Il successo del famoso libro e di questa trasposizione cinematografica è da attribuire senza dubbio al personaggio principale, una vera e propria magnificazione di una grossa percentuale di popolazione femminile inglese dei giorni nostri: la british spinster nei trenta, piuttosto gretta e volgarotta, con parecchi chili di troppo, che beve e fuma senza ritegno, e che non è mai limitata nella scelta dell'abbigliamento dalla cellulite.
Da vedere una volta sola.