guerriero americano 3 - agguato mortale (1989)

Classico prodotto usa e getta della Cannon, sceneggiatura e dialoghi penosi ma tanta azione che permette di passare sopra alle tante lacune,mancanze ed ingenuità.
Dudikoff abbandona la saga e viene sostituito dal più capace ( almeno sotto il profilo marziale) Bradley che purtroppo però come attore funziona ben poco e non ispira neanche troppa simpatia,sempre presente nel cast Steve James che riesce almeno in parte a risollevare la pellicola.
Parecchio inferiore ai precedenti capitoli ma vedibile,pur con i suoi tanti limiti.

Lasciando, solo per un momento, da parte la storia ridicola e le interpretazioni da oratorio... un "Guerriero Americano" senza Dudikoff è un po' come un "Rambo" senza Stallone, non so se mi spiego.

Terzo capitolo della saga di AMERICAN NINJA dove Michael Dudikoff viene sostituito da David Bradley e cambia anche il regista che non è più San Fristenberg. Pur mancando l' aspetto militaristico dei due precedenti, il tutto resta praticamente uguale con azione continua e ritmo sempre elevatissimo che mettono in secondo piano la grande semplicità della trama. La storia vede Bradley che da piccolo si è visto uccidere il padre da un banda di rapinatori. Il ragazzo viene così cresiuto da un amico del genitore, Izumo, che lo addestra all' arte dei ninja. Dopo anni, durante un torneo di arti marziali Bradley batte facilmente tutti gli altri concorrenti facendosi notare da Saxon, il capo di un' organizzazione di terroristi ninja, che rapisce Izumo per convincerlo a lavorare per lui. Questo si rivela essere anche il responsabile della morte del padre, così Bradley con l' aiuto di suoi due amici e un' infiltrata nell' organizzazione cerca di liberare il maestro e fermare i piani di Saxon che vorrebbe creare dei super guerrieri. Trama di certo non nuova e già abusatissima comunque i 5 film di questa serie sono risultati tutti parecchio gradevoli grazie agli innumerevoli combattimenti e una certa cura nelle loro coereografie. Inoltre David Bradley è agilissimo mentre il defunto Steve James è un po' impacciato ma comunque sempre un ottimo caratterista per questi film. Se piace il genere sicuramente consigliato perchè nonostante la ripetività non annoia mai

Solito discorso del cuore... ma in questo caso è meglio così, perchè se dovessi essere obbiettivo, il voto 3 se lo meriterebbe tutto. Terzo scarso capitolo, decisamente vuoto di idee e di contenuti, con una storia che definire ridicola (oltre che trash) sarebbe un complimento. Sceneggiatura infantile, mal recitato e mal girato. L'insuccesso di questo episodio, oltre alla mancanza di idee, di budget e al cambio di regia, è dovuto alla scelta del protagonista principale, ovvero David Bradley, indubbiamente fortissimo in campo marziale ed atletico, ma decisamente scadente come attore, a cui manca praticamente tutto il carisma e l'appeal che invece possedeva Dudikoff. Non che Bradley mi dispiacesse, ma la mancanza di Dudikoff in questo caso si sente parecchio. In aggiunta a tutto ciò, i ninja sono ancora più tordi e deficienti del precedente capitolo (tirate un pugnetto sulla spalla a uno e vedrete come sverrà subito), i combattimenti sembrano finti e mal coreografati (malgrado il ritorno di Mike Stone), il ritmo non è sempre costante, e come già detto, la storia è ridicola ed inenarrabile. Ma anche qui, tutto sommato (e in questo caso non mi spiego il perchè) ci si diverte comunque: le musiche di George S. Clinton vanno bene (anche se mettono il solito tema spaccapalle praticamente ad ogni fotogramma), qualche sequenza d'azione si lascia guardare volentieri, e per fortuna, ritroviamo ancora una volta il grandissimo Steve James, che mettendocela tutta (ma proprio tutta), riesce a colmare a tutte le lacune sopra elencate con una rozza e simpatica performance (ed un'ottima esibizione con le sciabole) che rendono il film perlomeno accettabile. Carina anche la canzone finale "The Cobra Strikes".
Personalmente ho sempre amato l'intera saga (a parte il quinto, che non esiste!), ma non nego che da piccolo questo terzo episodio fosse quello che guardavo meno volentieri. Gli appassionati come me e gli insonni possono anche farselo andar bene, tutti gli altri è meglio che si astengano. Anche se gli voglio bene, rimane decisamente il capitolo più debole e povero della saga. Ripeto, voto dato dall'affetto.

Con questo terzo episodio non troviamo più il regista dei precedenti e neanche il mitico Michael Dudikoff, infatti il film ne risente parecchio.
Un sacco di ninja ovunque e poco altro..