20 centimetri (2005)

Dal titolo fuorviante, questo film è un sincero spaccato di vera umanità in una Madrid come sempre sudata, carne e notti da inventare, vite da trasfigurare. Scorre via benissimo, gustosissimo come un bel lecca lecca. Consigliato.

L'idea tutt'altro che disprezzabile dello spagnolo Ramòn Salazar è quella di impreziosire la sua commedia (perchè mancano, come avrebbero invece sostenuto alcuni, elementi tragici su chissà quale ricerca dell'identità sessuale) con gustosi siparietti ammiccanti al musical.

E lo fa grazie alle "cadute" narcolettiche della protagonista; ogniqualvolta che ella si addormenta, sullo schermo emergono le note musicali (anche di canzoni pop famose, ben riarrangiate da alcune hit di provenienza iberica, italiana e anglosassone) accompagnate da scenografie e coreografie colorate e da alcune idee registiche quasi magiche e irreali (vedi i mascherini "a chiudere" le rappresentazioni).

Sono i momenti durante i quali la protagonista desidera di realizzare i suoi sogni e immagina di trovarsi all'interno di improbabili balletti edulcorati (come non pensare, seppure con effetti e contenuti differenti, al pasticciere trotzkista nella roma degli anni '50, fortemente desiderato da Moretti in "Aprile"?), lontani da quelle asprezze che caratterizzano, invece, la sua quotidianità.

La protagonista è la spumeggiante Mònica Cervera (già apprezzata in "Crimen Perfecto"), anche qui credibile personaggio con il suo singolare volto dai lineamenti irregolari ma allo stesso tempo affascinanti; la sua Marieta è talmente al centro delle attenzioni filmiche che alcuni personaggi di contorno (il nano, la vicina e lo scaricatore su tutti) non vengono curati a sufficienza e restano inutilmente ai margini della vicenda.

Non l'ho trovato niente male. La prima parte è migliore della seconda, a volte la parte musical dura troppo e stanca e sicuramente l'idea poteva essere sviluppata in modo da valorizzarla molto di più.

Proprio un bel film, come dice Lucri, ce ne fossero di registi cosi in italia!
La protagonista è molto brava, e il ritorno della fantastica Rossy De Palma è stato inaspettato quanto piacevole!
A volte si perde un po, si nota che è un'opera prima, ma nonostante questo, se amate vedere un film non americano, non italiano, ma mooolto almodovariano primo periodo andate in videoteca e prendetelo!

Non mi è sembrato male... pensavo di peggio! Più che commedia mi è sembrato una via di mezzo tra film drammatico e musical. Brava l'attrice protagonista.

E carino.L attrice e molto simpatica,l'argomento sfoggia l'antiquato di Almodovar con alcuni punti ironici e musicali.Alcune scene e personaggi non sono ben definiti da una sceneggiatura non molto ricca,ma nel contesto il film fa riflettere e non se ne vedono qui in Italia.

Il film è molto carino...concordo in pieno con il commento di lucri

P.S.Ti devo qualcosa x i diritti d'autore?

Il film è una spumeggiante opera prima: avessimo in Italia registi giovani con le palle per fare una cosa del genere: il film, pur non essendo un capolavoro, si evidenzia per creatività e ironica leggerezza (ma non superficialità) nel trattare un argomento difficile come quello della transessualità. Un 7 di incoraggiamento.

Bel film. Mi ha colpito soprattutto per la musica e per la scelta degli attori molto bravi. Da vedere