i sopravvissuti - stagione 2 (1976)

Dalla 2°stagione ciò che accade dietro le quinte è avvincente tanto quanto le vicissitudini che si traspostano sulla serie, per cominciare la location Hampton Court viene chiusa e la produzione dovette giocoforza spostarsi altrove, pretesto per mostrare il manipolo di sopravvissuti riscoprire i vantaggi della vita contadina, riportare l'uomo in diretto contatto con la natura, ma siccome i mali non vengono mai da soli, il taglio di budget costringe Terry Nation ad evirare mezzo cast e dulcis in fundo Carolyn Seymour dopo diatribe col produttore Terence Dudley circa la direzione che stava prendendo il suo personaggio decide di mollare la serie. Il suo era il personaggio trainante, leader femminile, con la magagna del figlio Peter che avrebbe dovuto consumarsi lungo la stagione, il tutto viene dunque tagliato, Terry Nation cerca di salvare baracca e burattini sposta quel che ne rimane del cast nella comunità di Charles, personaggio presentato nella prima stagione e probabilmente era già nei programmi riproporlo, Charles è un leader che guarda già al futuro, 'ripopolare il pianeta' era il leit motiv nella prima stagione e infatti mezza dozzina di donne le aveva già inseminate.

Abby Grant non viene sostituita con una nuova attrice, viene rimpiazzata con un nuovo personaggio, Ruth fondamentalmente ne riprende il retaggio caratteriale, è la donna forte del gruppo ed è colei che dal microcosmo della comunità di Charles viene spostata nel macrocosmo londinese ove si scopre esserci una comunità più grande.
Lungo queste ultime 2 stagioni ciò che riuscirà meglio alla serie è palesare l'incomunicabilità umana, la difficile convivenza tra comunità preesistenti, con codici normativi e morali preesistenti, con oligarchie o dittatori fascisti adulatori trarre giovamento a scampito delle loro comunità, reclutamenti fatti in base alla salute e il fabbisogno della comunità, gli insipienti e gli infermi vengono eliminati, Nation attento alla letteratura nazionale omaggia un episodio a Golding, il personaggio di Greg entra in contatto con una comunità di soli bambini, rievocazione de 'Il signore delle mosche'.
Nuove forme di virus si insinuano nel tempo: la superstizione, la caccia alle streghe, il risveglio della fede che porta ad un duro scontro tra fedeli e atei, l'assassino di bambini, il cecchino, varie puntate a tesi che solidificano una stagione nata sotto i cattivi auspici, anche se per il povero Terry Nation il peggio doveva ancora venire.

La seconda stagione è piena di stravolgimenti, nel senso che molti personaggi della prima serie muoiono in un incendio che distrugge Hampton house. Abby Grant uno dei capisaldi della serie parte alla ricerca del figlio mai trovato. Caroline Seymour l'attrice che intepretava questo personaggio lasciò alla fine della prima stagione per forti dissapori con la produzione. Soprattutto e comunque già nel corso della prima stagione Terry Nation si era disimpegnato dal progetto che originariamente doveva presentare una visione molto più cupa rispetto a ciò che è stato portato sullo schermo.
Essenzialmente la seconda stagione è quella che mostra più staticità, anche se la doppia puntata Lights of London ci trasporta in una dimensione metropilitana, lasciando l'ambientazione più rurale della campagna inglese. Rientra in scena il personaggio di Charles Vaughn, già incontrato nel quarto episodio della prima stagione ed in un certo senso prende il posto di Abby Grant. Proprio sul rapporto Vaughn/Preston, cioè le due figure più carismatiche del gruppo, sovente in disaccordo, offrono le dinamiche più importanti della stagione. Il contesto caotico si è come cristallizzato in questa seconda parte di Survivors. Non esiste più uno stato, ma più comunità autosufficienti o quasi. L'ultimo episdodio, New World, fornirà comunque l'incipit per la stagione finale.