american crime story - stagione 3 (2021)

La macchina del fango una volta innescata travolge come il più imponente degli uragani. Non è solo una questione di stampa, che è sempre comunque la cassa di risonanza per eccellenza, bensì è una resa dei conti che si divide tra pubblico e privato, tra uffici governativi e centri di potere, tra il rapporto di amicizia vera o presunta tra due persone. Il Sexygate è stata una vicenda squallida, come solo gli americani sanno essere, che gode nel rimestare nel torbido. Quando le barriere tra pubblico e privato cadono la conseguenza è che anche gli individui più innocenti (o meno colpevoli) verranno travolti. Questa terza stagione è ben articolata, rischia di essere fin troppo bulimica per la quantità di informazioni e la complessità dell'intreccio, tuttavia è sostenuta da un cast d'attori di prim'ordine su cui spicca la Paulson, quasi irriconoscibile nel ruolo della Tripp. Lo squallore domina incontrastato, ma è uno squallore ben raccontato, nulla da dire.