trauma (2017)

Un vero e proprio pugno nello stomaco,con uno dei prologhi più brutali che mi sia mai capitato di vedere e che già fa capire come non siamo di fronte al classico horror per tutti.
Ci si avvicina ai livelli di "A Serbian Film" ( senza raggiungerlo),cinema di denuncia sociale contaminato con un rape & revenge estremo e brutale,con una serie di torture ed efferatezze veramente pesanti da sopportare ( un plauso agli efficaci effetti di Isabella Marchesse).
Curata regia e fotografia,non male la recitazione del cast ( i cattivi di gran lunga più bravi delle ragazze,che pure se la cavano),azzeccata la colonna sonora.
Ennesima dimostrazione che il cinema estremo sudamericano è più vivo che mai.

Veramente ben fatto e molto violento senza voler risparmiare nulla allo spettatore (finalmente). A Serbian Film e' inarrivabile ma sicuramente qui ci avviciniamo molto. Ovviamente ho dovuto recuperarlo con i sott. ital.

Ambientato nel 2011, ma le cui origini partono da molto lontano e rievocate in vari flashback: gli anni settanta della storia cilena, della dittatura di Pinochet. Una nazione che porta dentro di sè le cicatrici e gli orrori della storia, fatta di torture indicibili e cicatrici non ancora rimarginate. La struttura del film è quella di un rape & revenge, solida ed indubbiamente ben curata nella messa in scena e nella cura dei personaggi. Poco viene risparmiato alla visione. La rappresentazione della violenza è esteema e non certo per chi ha lo stomaco debole, senza raggiungere i livelli ancora più estremi di Serbian movie, film al quale Trauma viene accostato. Un po' pretestuoso il sottotesto politico, anche se funzionale al racconto. Non è presente il retroterra culturale di tale violenza, solo la sua ferocia cieca di una società patriarcale verso il corpo femminile, martoriato e torturato senza pietà. Ben fatto, però non mi sento di consigliarlo.