toto' cerca pace (1954)

Nei film di Totò anche nei più modesti, c'è sempre umorismo, arguzia e spunti di riflessione. questo sicuramente non appartiene al novero dei capolavori, tuttavia è un lavoro dignitoso, simpatico e gradevole con un Ave Ninchi brava come sempre e spesso dimenticata , lei che è stata una grande caratterista e ha lavorato con i migliori registi.

Bel film di Totò ma non è tra i migliori. Dialoghi spiritosi e buona regia. Consigliato.

Divertentissima commedia nella quale la coppia riuscitissima Totò /Ave Ninchi si innamora. Entrambi vedovi, decidono di sposarsi ma dovranno fare i conti con l'ipocrisia e l'avaidità dei nipoti che per paura di essere tagliati fuori dall'eredità fanno strane insinuazioni verso gli zii. Anche questa pellicola consigliata e non solo agli hard fan di Totò.

Non è certamente tra i capolavori di Totò ma risulta un discreto intrattenimento con qualche battuta divertente, un pizzico di malinconia e un ritmo abbastanza sostenuto.
Piacevole quanto basta.

bel film è una commedia più che un film comico.Totò al top

non mi è piaciuto molto, perchè la trama è fatta bene, ma non è fatta pienamente per totò

Uno dei minori di Totò.
Simpatica come sempre la sceneggiatura, manca però del solito elemento chiave che rende uniche le commedie del celebre attore napoletano: la scena non è del solo Principe de Curtis, in quanto viene lasciato molto spazio anche agli altri attori - su tutti la protagonista femminile Ave Ninchi e un sempre valido Enzo Turco- che seppur bravi, non possono mai avere la resa di quest'ultimo. è proprio questo il punto : le commedie di Totò devono girare attorno al personaggio creato ed interpretato da Totò! Quando questo aspetto viene tralasciato vengono fuori innesti un tantino sotto tono.
A ogni modo la regia di Mattioli non è male e la storia in se e per se è godibile; ne risulta una commedia piacevole.
Mezzo punto in più per la comica scena degli sposi morti -anche se già utilizzata in altre commedie- .

Gradevole commedia con la coppia Totò-Ave Ninchi.
Racconto semplice ma ben sceneggiato, cha poggia su una buona idea di base e che poi, tra equivoci e gelosie, incasella una serie di scene davvero divertenti (il viaggio di nozze, la finta malattia, il sospettato tradimento) ..si parte dall’incontro dei protagonisti (vedovi di mezza età) di ritorno dal cimitero e dall’inaspettato “colpo di fulmine” che scocca tra i due, così si affronta con leggerezza la tematica dell’amore (o meglio la volontà di lenire la propria solitudine) in età senile, le difficoltà, le invide, gli interessi (i nipoti avidi e che vorrebbero far cessare tale relazione) che tale matrimonio porta con se.
Il ritmo non è particolarmente sostenuto ma la buona costruzione dei personaggi e le relazioni tra gli stessi, dei buoni dialoghi, i simpatici duetti, lo rendono particolarmente piacevole ..Totò appare qui un po’ chiuso nel suo ruolo, che, a conti fatti, risulta meno divertente di altri, ma, viceversa, rileva nell’appoggio di una brava coprotagonista femminile, il giusto contraltare ..davvero bella la scena conclusiva che, svela le cattiverie dei “parenti serpenti” e riporta tutto nei giusti binari (un classico lieto fine).
Buona la prova della inedita coppia Totò-Ave Ninchi, che riescono a ben compensarsi, ma da ricordare anche il caratterista Enzo Turco (con un ruolo davvero molto simpatico) ..non male la regia di Mario Mattoli, che ha diretto tantissime pellicola interpretate dal grande principe della risata.
Un film ben sceneggiato (anche se non molto conosciuto) e con una apprezzabile coppia di protagonisti ..da vedere per chi ama il cinema di Totò.