the yellow birds (2017)

Tratto dal romanzo omonimo del 2012 di Kevin Powers, veterano della guerra in Iraq, autobiografia di chi il conflitto lo ha vissuto in prima fila sulla propria pelle e ci racconta attraverso il giovane soldato Bartle il suo addestramento ed il suo profondo legame di amicizia con il commilitone Murphy. Quest'ultimo un ragazzo che per pagarsi il college decide di arruolarsi, tormentato dal dolore e dal rimpianto per la scelta fatta che lo porterà a pagare un prezzo altissimo lontanamente immaginato. La storia narrata in "The Yellow Birds" appare ancora più tragica pensando che è purtoppo una storia vera, si tratta di una guerra che lentamente lenisce le menti dei soldati e rende vana ogni speranza di ritornare ad una vita normale dopo aver assistito ad ogni tipo di violenza. Il finale è veramente un pugno allo stomaco.

The Yellow Birds è un film che si regge su delle buone interpretazioni come i due soldati protagonisti, ma appena si allarga lo sguardo sui personaggi di contorno emergono dei limiti. Sia la Aniston e soprattutto la Colette mi sono sembrate sprecate. L'unico aspetto che mi sembra prevalente è questa volontà di preservare le famiglie dall'orrore della guerra. Il silenzio diventa un peso da sopportare individualmente senza che altri rimangano invischiati dalla condivisione di tale orrore. In fin dei conti è un film che non lascia tracce, dalla patina scialba e che scava poco in profondità, rimannendo prigioniero del suo stesso minimalismo. Personalmente mi ha convinto poco.