outcast (2014)

Se metti uno stuntman dietro la macchina da presa, la storia presentata non può che essere un concentrato di action e coreografie belliche spettacolari. Non che la cosa dispiaccia, anzi riesce a sopperire alle mancanza di originalità regalando un intrattenimento adeguato che non infastidisce ma coinvolge e convince, nonostante l'interpretazione opaca di uno spento Cage.

Scoperta per puro caso, Outcast è una pellicola godibile, un action storico avventuroso e pimpante.
Storia abbastanza lineare e senza grandi originalità, riprende un filone narrativo piuttosto abusato, ad ogni modo il discreto ritmo e la caratterizzazione dei personaggi convincente, aiutano ad apprezzare il film. Nulla da incidere nella memoria, insomma, ma Outcast si lascia vedere fino al prevedibile lieto fine.

Se non fosse per la presenza dei "bianchi" Christensen e Cage sarebbe il più classico dei Wuxia cinesi, ovvero la solita cronistoria della solita guerra fratricida per conquistare il solito regno in bilico dopo la morte del padre/re. Per la verità, il nuovo elemento modifica solo parzialmente la tipica struttura del genere, che anche qui si basa su caratteristici combattimenti esagerati, guerrieri ammazzasette in grado di superare qualunque limite dell'anatomia e della fisica, nonchè improbabili vicende di onore e riscatto morale, a cui si aggiungono però anche molti evidenti anacronismi (Christensen, più che un Crociato sembra un cowboy) che di certo non porteranno all'Oscar ma che nel contesto generale da "fumettone" non stonano neanche più di tanto.
Cage è grande nella locandina ma per fortuna è relegato ad un ruolo del tutto secondario.

Detto così, mi rendo conto che sembrerebbe una schifezza, ma se vi piace il genere e siete disposti a guardarlo senza troppe pretese, devo dire che alla fine non è poi così male e alla fine intrattiene quanto basta.

Insomma, non è certo "La trigre e il dragone" ma comunque si può guardare.

C'è di peggio.