eureka (1983)

Senza dubbio un film un pò sottovalutato, con cast grandioso (variegatissimo peraltro, con la strana coppia Pesci-Rourke e il solito mito Hackman), un talento visivo non indifferente, una buona colonna sonora ed un pò di confusione a livello di script.

130 minuti che non stancano, con qualche effetto gore riuscito e tanta nostalgia per un certo tipo di cinema (di genere misto ad autore) che non sempre, oggi, si riesce a fare.

Interessante ed ambizioso.

Attirato da un cast che definire cult è dire poco e dall'interrogativo cui la pellicola sia rimasta praticamente nel dimenticatoio. "Eureka" è un film probabilmente non riuscito, ma affascinante, con svariati difetti, ma che incuriosisce. Una pellicola non per tutti, una di quelle che poteva divenire un cult se fosse stata meno pretestuosa e fosse andata a volte direttamente al punto senza buttare cose senza un'apparente logica, mostrando talvolta una certa confusione di fondo. Ma ammiro il coraggio di Roeg ed il cast sforna ottime prove.

Roeg e' uno di quei registi che o piace o non piace.

Da parte mia, nutro profonda stima per il suo stile, oggi anche parecchio imitato (si pensi al danese Refn). Eureka non fa eccezioni e ci conduce in un racconto visionario quanto allegorico, suggestivo quanto inquietante - soprattutto nel finale.
Una storia che si apre con un alone di presagio e che si chiude come una profezia.
Da vedere più di una volta per scovare i tanti messaggi insiti nella pellicola. Cast azzeccatissimo direi. Intenso, conturbante, disturbante.

Suggestivo e inquietantissimo film del pittoresco, eclettico Roeg, qui alla sua sesta regia.

Storia forte, assai visionaria, con un'ottima colonna sonora e bravi interpreti. Gene Hackman non esprime tanto un tormento o un malessere, quanto una rassegnazione a tratti sorniona, innegabilmente angosciante. Del resto è un grande attore, e qui non si smentisce. Ho trovato Theresa Russell, attrice tra le mie preferite in assoluto, parecchio acerba, mal servita dal doppiaggio italiano, sebbene la lunga e magnetica performance in tribunale regali brividi su brividi. Ma siamo lontani dalla sua emozionante vedova nera o dall'ironica putt.ana di Ken Russell. Bene gli altri, spicca l'affascinante Hauer.

L'allucinante parte iniziale divisa tra montagne e profetiche visioni, estasi e fuoco, risulta d'un barocco gustosissimo, ed è illuminata dalla fresca performance dell'attrice Helena Kallianiotes.
La parte centrale, con tanto di impressionanti sequenze orgiastiche e un'agghiacciante uccisione, si rivela confusionaria e a tratti didascalica, non aiutata dal montaggio. In alcuni momenti la visione irrita non poco, certune cose sembrano piazzate a caso, altre fatte nascere come interessanti ma immediatamente abbandonate. E scene come quella dell'aggressione con l'accetta non possono certo dirsi riuscite.
La classe figurativa sensualissima e enfatica di Roeg riparte con la parte finale, dove finalmente anche il montaggio si rivela funzionale, con un'orchestrazione perfetta, fluida, magica.

Opera controversa, allucinante, emozionante, discontinua e imperfetta. Non era da escludere però la possibile assunzione di tale film a Classico.

Da recuperare.

Film davvero strano e bizzarro questo "Eureka", una storia di avidità, gelosie ed autodistruzione originale ma che purtroppo riesce ad appassionare lo spettatore solo fino a un certo punto (a causa di una sceneggiatura eccessivamente pretenziosa e alla regia surreale, delirante e poco scorrevole di Roeg). Troppe immagini senza senso, troppi significati nascosti, troppi simbolismi inutili: tutte cose che all'inizio possono anche affascinare, ma che a lungo andare, appesantiscono fortemente la visione (vedere la sequenza dell'orgia rituale, torrida e sensuale ma tirata troppo per le lunghe).
Alla fine, malgrado lo splendore della fotografia esotica (curatissima in ogni singolo fotogramma) e l'immensa bravura di tutto il cast di stelle (vedere Hackman, Hauer, il mitico Rourke e la sexy Russell nella stessa inquadratura non ha prezzo), il risultato finale lascia alquanto perplessi, anche se si cerca di apprezzarlo con tutta la buona volontà di sto mondo.
Non sorprende più di tanto il fatto che sia così poco conosciuto: è il genere di film incomprensibili che può essere amato solo da un certo tipo di pubblico.