animali fantastici: i segreti di silente (2022)

Le parti migliori dei film di questa saga continuano ad essere quelle "animaliste", che però sono sempre di meno.
Di fatto, FANTASTIC BEASTS: THE SECRETS OF DUMBLEDORE ha un'idea sia di avventura, sia di ruolo dei personaggi più chiara del precedente capitolo. Tuttavia non ci troviamo di fronte a niente di particolarmente epico o niente di minimamente spettacolare.
David Yates non riesce a comunicare l'importanza o la grandezza politica del mondo dei maghi. Persino l'atto finale, dove la massa di gente e l'ambientazione raggiungono il massimo della grandiosità, ha qualcosa che non funziona benissimo e genera un po' di perplessità: probabilmente serviva uno sforzo collettivo maggiore per rendere credibile un'idea del genere, dove un cucciolo di animale decide le sorti dell'umanità, con l'impassibilità totale del "cattivissimo" villain.
Purtroppo questa saga aveva bisogno di maggiore bontà e di più cuore, mantenendo lo spirito "freak" del primo film e lavorando di più su ciò che si vedeva, rendendolo bello e sorprendente. Ovvero ciò che ha sempre chiesto il pubblico di questi film.
La triste deriva, anche commerciale e produttiva, di questa saga è stata inevitabile e altrettanto giusta. Morale della favola: l'artificiosità non sempre paga.