tutta colpa di voltaire (2000)

È un Kechiche già rivolto ad un cinema di riflessione, spesso sulle condizioni degli immigrati clandestini, persone che nel loro paese non hanno futuro, e nella Francia odierna pur con poco trovano la loro oasi di vita, spesso effimera, per ristorarsi.
Molto pragmatico, Kechiche sensibilizza per questo popolo accolto con diffidenza, dunque meglio aggrapparsi al senso di colpa dei francesi e farsi passare per algerini, non mostrando il documento d'identità. Sposarsi unico veicolo per ottenere la tanto agognata cittadinanza, ma per farlo occorre svenarsi economicamente, il lavoro molto improvvisato, si vende qualche frutto, qualche fiore sperando di farla franca ai tutori della legge. Nella 2° parte è cinema più narrativo, racconta così la storia di 2 scarti della società, ma se l'uno si sa adattare, la ragazza (magnifica Elodie Bouchez a trasmettere quell'aria allucinata-assente) si rapporta con grande passività alla vita e nelle relazioni, trascurando la propria integrità. Il finale, chiude rapidamente il cerchio, con quel sapore di beffa alla 'Rapina a mano armata'. Meravigliosa, fresca e naturale la scena della recitazione della poesia sul tram, improvvisata con l'intento di vendere qualche fiore.