the butterfly effect (2003)

The Butterfly Effect (come "annunciato" dalla citazione all' inizio del film " Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo" ) riprende la teoria del caos, ovvero un settore della Matematica che si occupa dei sistemi caotici. 3 sono i requisiti di un sistema caotico:
1) Sensibilità alle condizioni iniziali (al variare di una condizione del sistema, seppur marginale, corrispondono INFINITE variazioni di uscita)
2) Imprevedibilità o non-determinismo (non si può prevedere l' andamento del sistema)
3) I vari Sistemi ottenuti non cambieranno mai spazio: il sistema non si evolverà verso l' infinito.
Nel film tutti e 3 i fattori sono gli stessi: Il protagonista non può infatti prevedere come il sistema evolverà, seppur cambiando un solo elemento del passato. Infine, i personaggi e l' ambiente in cui si muove sono sempre gli stessi.
Evidenti sono inoltre i riferimenti a Freud e alla psicologia in generale (citato Pavlov e i suoi esperimenti con i cani): il protagonista tenterà sempre di cambiare il passato in meglio, seguendo il proprio Io Ideale (Sottoistanza del Super io Freudiano)

Si tratta certamente di un lavoro ottimamente studiato, supportato da un' ottima regia e sceneggiatura e da una fotografia coinvolgente. Non ho trovato eccezionale l' interpretazione degli attori in generale...Ma davanti a un film del genere, non si può che complimentarsi con i due registri, e fargli tanto di cappello.