sound of freedom - il canto della liberta' (2022)

Inizio molto forte, la prima mezz'ora è potente, per situazioni e contesti. Poi va in progressivo calo. Si segue fino alla fine, sia per l'importanza e delicatezza del tema trattato, sia perché ispirato ad una storia vera. Mi aspettavo però qualcosa di più.

Film di denuncia che va premiato per la storia che racconta anche se non è impeccabile.

Sound of freedom è un film molto scomodo che già solo per questo vale la pena di vedere. È scorrevole e ben fatto, non esce dalle righe per nessun motivo. È pragmatico, racconta ciò che deve. E pensare che sia tratto da una storia vera, beh wow al protagonista reale e a tutte quelle persone che s'indignano e perseguono per cambiare ciò che ritengono sbagliato, ma non solo, per aiutare il prossimo. Dicevo, è un film scomodo perchè la tratta delle piccole anime è un tema tabù tanto che praticamente non esiste. Poter accogliere questo film è quindi anche riconoscenza per prendersi un bel rischio nel farlo e produrlo così per un vasto pubblico. Grazie.

Proprio un filmetto...

Peccato davvero. Prima parte potente poi diventa noioso e piatto per concludersi in un finale inverosimile anche se sembra sia una storia vera.

Una prima mezz'ora "difficile da vedere", un pugno in faccia doloroso e agghiacciante. Si "normalizza" un pochino nel proseguo, forse troppo, trasformandosi a tratti un action movie classico. E' comunque un gran bel film, istruttivo e da vedere.

Mi e piaciuto molto ,un tema agghiacciante trasportato perfettamente al cinema; praticamente ti incolla per tutta la durata, molto crudo, emoziona e da speranza...il fatto poi che e una storia vera ci si immedesima ancora di più...un film che DEVE essere visto

Decisamente uno dei film denuncia più importanti di sempre, da vedere e divulgare. Potrebbe essere perfetto se non cercasse di suscitare empatia ad ogni inquadratura su Caviezel

Al netto di bipolarismi maniacali tra fanatici religiosi (Gibson, Caviezel) e atei (Bellocchio) coi reciproci riflessi politici, nonché di quel che già si può ottenere coi chatbot, l'unico vero merito del film è di far rimpiangere l'impagabile rarissima autocritica di "Spotlight" (McCarthy 2015).

Sound of Freedom è basato sulla storia vera della vita di Tim Ballard e della sua missione di salvare i bambini venduti come schiavi del sesso. È ben scritto e diretto da Alejandro Monteverde, portandoti in un viaggio emotivo di suspense, dolore e trionfo. E' una storia molto potente filmata magistralmente, che cattura il contrasto tra poveri e ricchi con immagini spettacolari di lussuose ville e ambientazioni isolani che sono prigioni infernali per le loro vittime.
Questo film ha avuto un enorme successo al botteghino per una buona ragione ed è stato molto discusso in America per la tematica delicata che trattata. È film frenetico e agghiacciante poiché fa luce sugli orrori della schiavitù sessuale e sulle vite che distrugge per amore del profitto.
Ciascuno degli attori ha dato una performance brillante e Jim Caviezel è noto per le sue performance accattivanti ed emotive e non delude, e una delle sue battute potenti è "I figli di Dio non sono in vendita".
In conclusione Sound of Freedom toccherà il tuo cuore e rimarrà nella tua mente per sempre.

Questo film ha suscitato un vespaio di polemiche non tanto sul tema scottante che tratta, che comunque è sempre bene e non sarà mai abbastanza denunciare, quanto sul dietro le quinte di distributori e produttori di questo film, cospirazioni ecc. ecc. Io francamente me ne sono sbattuto ed ho guardato il film. Devo dire che la prima parte di questo non è niente male, malgrado Caviezel, attore mai apprezzato dal sottoscritto. Finchè si mantiene sulla trama investigativa il film funziona, ma se devo scegliere un momento dove parte per la tangente è quando viene pronunciata la frase "I figli di Dio non sono in vendita". Dà li il film prende una china che crolla verso il basso in maniera irreversibile, diventando retorico e con una colonna sonora via via più fastidiosa. C'è una bellissima tematica forte e la mandi in vacca con dialoghi penosi e con personaggi privi di sfumature. Caviezel ha sempre quell'espressione da posacenere. Quindi aldilà delle polemiche, il film è ambizioso nel cosa tratta ma fallisce miseramente dalla metà in poi sul come.