slime city (1988)

Oohh!! Ecco un filmetto veramente gustoso e divertente! Alex e la sua ragazza Lori vanno ad abitare in un nuovo appartamento nella periferia newyorkese. Il condominio è abitato da strani personaggi e un giorno l'inquilino del piano di sopra invita Alex a casa propria e gli offre una bevanda verde e densa (più che una bevanda sembra una mousse stile quella che offrono a Mia Farrow in Rosemary's Baby). Il ragazzo però si accorge ben presto che quell'intruglio ha il potere di portare il suo corpo ad un orribile disfacimento e un giorno, preso da un impulso improvviso, uccide un barbone per poi accorgersi che il processo di disfacimento è temporaneamente scomparso. Ma ormai Alex non riuscirà più a fermarsi... Girato a New York e conosciuto anche con il titolo "The Slime", il film è intriso di tutti gli elementi più tipici di quello stile genuinamente anni'80, dalle ambientazioni, alle musiche elettroniche, al gore sfrenato, realizzato con trucchi caserecci ma decisamente efficaci che fanno il loro sporco effetto, soprattutto negli ultimi 20 minuti dove il parossismo raggiunge vertici che sono pura gioia visiva per l'occhio dello splatterofilo.

SPOILER
Molte le similitudini riscontrabili con altre pellicole cult, giusto per citarne due: dal trash per eccellenza "Horror in Bowery Street" di Jim Muro per quanto riguarda gli effetti "melting-splatter" e l'ambiente degradato, al già citato "Rosemary's Baby" di Polanski per il tema del vicino d'appartamento e relativo complotto. Godibilissimo dal primo all'ultimo minuto, "Slime City" è sicuramente uno dei migliori prodotti gore artigianali dello sterminato panorama horror 80's. Un'ora e mezza di divertimento assicurato!

(Come prodotto in sè potrebbe valere anche un 6, ma per il livello di gore presente penso che un 8 se lo meriti proprio tutto!)