ritorno dalla morte - frankenstein 2000 (1992)

Il saluto al cinema di genere di D'Amato che da qui in poi si dedicherà al cinema hard.
E un lavoro complessivamente non esaltante, non particolarmente coinvolgente ,con una storia molto derivativa dall'"Aenigma" di Fulci e con una quantità di splatter ben al di sotto delle aspettative (e penalizzato da effetti speciali non all'altezza).
Però tutto sommato si può vedere, registicamente è discreto, la fotografia è di buon livello ed il cast, composto da storici collaboratori del regista, fa un lavoro soddisfacente.
Rappresenta bene la fine di un era, da vedere per completezza.

E' cosa nota che Aristide Massaccesi abbia dato il meglio di se in ben altri generi che non l'horror e poi questo film arriva in quel periodo, ossia i primi anni '90, in cui purtroppo il cinema di genere in Italia era scomparso e pochi irriducibili si ostinavano ancora a produrre film simili. Nonostante io sia un grande estimatore di Joe Damato e del cinema di genere nella sua complessità, devo a malincuore ammettere che questa pellicola è difficilmente difendibile; si vede che il regista romano ci mette la buona volontà per offrire qualcosa ma siamo ben lontani dai fasti di "La morte ha sorriso all'assassino" o "Antropophagus": oltre alla povertà della realizzazione abbiamo una storia piatta e soporifera che non da ne suspance ne colpi di scena. Gli effetti speciali sono a dir poco imbarazzanti ed il modo in cui Ric compie la sua vendetta sui colpevoli è davvero ridicolo. A parte, poi, i protagonisti Donald O'Brien e Cinzia Monreale, la recitazione degli interpreti è da andarsi a nascondere. Manca anche un minimo di atmosfera ed alcune sequenze come le visioni che Georgia ha su suo figlio non hanno nessuno scopo se non quello di allungare un pò la durata. Giusto se volete completare la vostra filmografia personale di Massaccesi.