please teach me english (2003)

In principio molto frizzante e ritmata questa gradevole commedia coreana si affloscia con il passare dei minuti,rimpiazzando l'originalità e la goliardia della prima parte con richiami innegabilmente più tradizionali al genere com-rom.L'epilogo è quanto di più prevedibile potesse escogitarsi,con un pizzico di orgoglioso campanilismo a farla da padrone e il solito equivoco a mettere in moto gli eventi decisivi.La pellicola è improntata sulle vicende amorose di un playboy da strapazzo e un'imbranata impiegata comunale(più specificatamente un pubblico ufficiale,come più volte rimarcato).Ovviamente la giovane si innamorerà al volo del nuovo affascinante amico,conosciuto ad un corso d' inglese per neofiti.Attorno all'insegnamento e allo studio della lingua ruotano la maggior parte delle vicende sentimentali,si sottolinea l'importanza di essere preparati ma allo stesso tempo quanto sia fondamentale non arrivare a tradire le proprie radici in nome di una globalizzazione sempre più diffusa.Spassoso notare come la protagonista non sia descritta in maniera per nulla piacevole,anzi i suoi complessi vengono esasperati e il regista ne propone un ritratto tutt'altro che ammiccante nei confronti dello spettatore,insistendo su sgradevolezze assortite arrivando ai limiti del tollerabile.Interessante quindi il ribaltamento dei ruoli che vede la parte in apparenza più autorevole,ossia il ragazzo,perseguitato dall'invadente infatuazione della giovane,facendone così un martire dell'amore romantico e,in questo caso, squilibrato.
Lo stile visivo si compone di molteplici inserti di natura fumettistica che non stonano affatto,anzi rendono ancora più goffe e imbarazzanti le situazioni che richiedono tale approccio.Le gag non mancano ma raramente fanno sbellicare, inoltre qualcosa si perde tra i giochini linguistici innescati dall'incontro/scontro tra i due idiomi.
Un film simpatico,surreale,meno leggero di quel che si possa pensare,ma non esente da difetti.Non tutto funziona e spesso si cade in situazioni ripetitive,inoltre a tratti sembra di stare in una modesta sit-com soprattutto a causa di arredi,regia e fotografia sciatti.Di sicuro è molto meno banale delle solite commedie sentimentali made in Hollywood,per cui se si è interessati al genere uno sguardo lo merita.

Divertentissima commedia coreana di denuncia (con chiave patriottica) sull'esigenza di conoscere l'inglese in un qualsiasi paese, sulla fragilità di farsi distruggere dalle altre culture, di un cinismo così feroce che regna tutto nella frase "Se non sai l'inglese non puoi continuare a vivere".

Ovviamente, come nel caso di tutte le commedie coreane, vi è sempre la ragazza ingenua come protagonista (qui bruttarella e occhialuta, ma furba e simpatica: una vera e propria Ugly Betty orientale) che si innamora di un compagno di corso (sulla scia del romanticismo à la "My Sassy Girl", vero caposaldo della commedia non solo coreana, non solo orientale, ma mondiale, tanto da meritare un insulso remake americano- oramai hanno remakizzato tutti gli horror asiatici possibili, quindi perchè non puntare ad altri generi distruggendoli?). Un amore che diventerà realtà, non dopo parecchie divertenti peripezie.

Ovviamente si ride, e di gusto, mentre il regista prende un po' in giro tutti: dalla protagonista, al ragazzotto, alla stessa Corea, una macchietta eccessivamente patriottica, ma non in grado di reagire.
Un film bellissimo, disimpegnatissimo, ma anche intelligente e scorrevole, lontano dall'essere capolavoro, ma non per questo da sottovalutare.

Insieme a "My Sassy Girl" e "Beast And Beauty" la miglior commedia coreana di sempre.