orgasmo (1969)

Lenzi gira un bel giallo, torbido al punto giusto, peccato per finale troppo moraleggiante.

Primo dei quattro thriller che il toscano Umberto Lenzi ha diretto con la Baker (lo seguiranno "Così dolce...così perversa", 1969, "Paranoia", 1970, e "Il coltello di ghiaccio", 1972) e primo giallo nella carriera del regista è stato il film del 1969 "Orgasmo" (conosciuto all'estero come "Paranoia"). Umberto Lenzi è uno dei più importanti artefici della tendenza giallo all'italiana. Il suo primo film giallo è sicuramente una delle immagini più interessanti del trend. Durante le riprese di "Orgasmo" Lenzi era già un regista esperto con oltre venti film al suo attivo. Ha anche co-sceneggiato la sceneggiatura che ha scritto con Ugo Moretti e Marie Claire Solleville (co-sceneggiatrice anche di "Paranoia"). Non sono tra le figure ben note del cinema. Il più esperto Ugo Moretti ha scritto le sceneggiature di 19 film della sua carriera. Era una sceneggiatura di debutto per Solleville e una delle sole tre nella sua carriera. Il film è stato girato a Londra e Roma. La prima ha avuto luogo il 7 febbraio 1969. Kathryn West è la giovane vedova di un milionario americano. È appena arrivata in una tenuta italiana nei pressi di Roma. Durante una solitaria vacanza in campagna, incontra Peter Donovan e sua sorella Eva. Un sentimento appassionato esplode rapidamente tra il giovane Peter e la signora West. Tuttavia, la vita giocosa dei giovani non serve alla psiche di Kathryn...Il film è un thriller psicologico molto interessante. La trama costruita in modo interessante ti attira fin dall'inizio. Il regista crea brillantemente la tensione nel film. Anche se è un bel film, giallo non ha ottenuto i risultati sperati. Innanzitutto nella stessa Italia, dove principalmente a causa del titolo, è stata rimossa dalle sale prima della prossima Pasqua. In origine, il titolo doveva essere "Paranoia". Tuttavia, nella fase di produzione, il titolo è stato cambiato in "Orgasmo", che avrebbe dovuto attirare gli spettatori. L'effetto ottenuto è stato, purtroppo, opposto a quello voluto. A sua volta, "Paranoia" è il titolo con cui il film è uscito fuori dall'Italia, e lì il successo del film è stato molto maggiore. Nel mondo, il film ha ottenuto riconoscimenti sia dalla critica che dai telespettatori. Il film deve molto anche al grande cast. Questo è il primo film che Lenzi ha scelto per Carroll Baker. Baker è un'attrice americana di origine polacca. Ha recitato in oltre 80 produzioni. Un'attrice molto talentuosa e distintiva. A metà degli anni '60 lasciò gli Stati Uniti per l'Europa. Durante questo periodo, è apparsa ripetutamente in film horror italiani. Ha anche recitato in diversi film di Lenzie. Dopo i suoi viaggi in Europa, è tornata a suonare negli Stati Uniti. Anche Eva Colette Descombes, che interpretava Eva, si è comportata molto bene. La sua carriera, tuttavia, non è impressionante e si è conclusa solo con 14 film. Ha interpretato brillantemente il ruolo di Eva. Sono stati affiancati dall'ottimo attore colombiano Lou Castel. Ha iniziato la sua carriera nel 1963, ma girando "Orgasmo" aveva già più di dieci film al suo attivo. Finora ha recitato in oltre 140 film. Tuttavia, nonostante il suo grande talento, non ha fatto una grande carriera. Molti dei suoi film sono mediocri. Molti forse lo ricorderanno per "L'osceno desiderio" diretto da Giulio Petroni. La straordinaria atmosfera del film è in gran parte dovuta alle foto e alla musica. Le foto appannaggio di Guglielmo Mancori. Ha collaborato più volte con Umberto Lenzi. Ha anche collaborato con molti altri registi horror italiani. Durante la sua carriera ha lavorato alle riprese di 80 film. A sua volta la musica si deve a Piero Umiliani ('Fate had planned it so' è cantata da Lydia Mac Donald). Nato a Firenze, l'eccezionale compositore italiano ha composto musica per oltre 150 film. La sua musica costruisce perfettamente la tensione nel film. Il film è uno dei più importanti rappresentanti del giallo. È anche uno dei migliori film della carriera di Umberto Lenzi. Ti attira e ti tiene con il fiato sospeso dal primo all'ultimo minuto. Il film si conclude con un finale molto interessante. Dovrebbe essere sufficiente per incoraggiarti a vedere questo buon lavoro. Ogni fan del giallo made in Italy dovrebbe vedere questo film (verso la fine, a poco più di dieci minuti, abbiamo anche una sequenza che strizza l'occhio a "Che fine ha fatto Baby Jane?" di Robert Aldrich, quella della 'cena').

SPOILER

altro bel giallo di lenzi
ma il titolo non centra una mazza

Prima delle quattro fortunate collaborazioni tra Umberto Lenzi e la bella attrice americana Carrol Baker. "Orgasmo" è un thriller psicologico di notevole fattura,tessuto finemente sulle debolezze di un'avvenente e ricca vedova presa di mira da due giovinastri per motivi che solo in un finale cinico, sistemato da un fato giustiziere, verranno resi noti.
Buono il colpo di scena,come ragguardevole è la prova della Baker,affranta ma facilmente consolabile da alcol,pillole e un amante che insinuatosi nel suo letto tramerà con la sensuale sorella un piano per farla andare fuori di testa.
Lou Castel e Colette Descombes sono molto efficaci nel ruolo della coppia depravata,tuttavia non tragga in inganno il titolo che resta giusto uno specchietto per le allodole.Lenzi non ricorre a facili scorciatoie lascive e si limita ad offrire qualche scena amorosa in cui spiccano i nudi "repressi" della Baker (tagliati quasi per intero nella versione italiana),più qualche parentesi saffica mai troppo spinta e un buon numero di inquadrature di natura feticistica dedicate al piede femminile.Oltre a questo però non ci si spinge.
La perversione è quindi soprattutto morale,considerata l'impalpabile integrità con cui sono descritti tutti i personaggi principali.
Girato quasi per intero in una splendida villa "Orgasmo" offre un lento ed inesorabile inasprimento delle situazioni attraverso una trama che si dispiega con lineare parsimonia,senza eccessi né spargimenti di sangue,riuscendo sempre a tenere desta l'attenzione.
Incredibile osservare come il motivetto "Just tell me" faccia lo stesso effetto sia alla protagonista che allo spettatore ,tramutandosi da allegro e festaiolo pop-rock in un detestabile tormento sonoro.

Una sistematica demolizione della psiche umana ordita e messa in pratica da una coppia diabolica di giovani. Lou Castel memore dei Pugni in tasca è l'interprete ideale nel distruggere quella felicità alto borghese raggiunta dalla bella e vedova inconsolabile Baker. Un intreccio molto raffinato e sottile, con la giusta dose di morboso ma senza essere gratuito o volgare. Uno dei migliori gialli di Lenzi, indubbiamente. Poco sangue e tanta tensione emotiva.

Ai più attenti non sfuggiranno alcune debolezze nella sceneggiatura, ma di sicuro questo giallo, firmato Lenzi, ha un elevato potere attrattivo e il ritmo, apparentemente basso, è in realtà perfettamente funzionale alla lenta e inesorabile caduta psicologica della protagonista.
Cast ineccepibile, così come le tracce della colonna sonora e le atmosfere.
Psichedelico, malsano, crudele, ma… il diavolo fa le pentole, non i coperchi.

magnifico,imperdibile capolavoro,Lenzi è davvero in gambissima,è stato lui il regista numero 1 del cinema italiano di genere,in qualsiasi genere di film che dirigeva ha dimostirato dei talentuolismi fenomenali. C 'è da dire una cosa importantissima,questo regista si è saputo adattare perfettamente con le esigenze,le preferenze,e i gusti del pubblico,e con vari generi cinematografici che andavano in voga.Ha dimostrato quasi sempre di essere davvero ''un regista intelligente .Ha incominciato la sua carriera registica dirigendo dei peplum,davvero belli,che piacevano tantissimo alla gente degli anni 50-60,riscuotendo un grandissimo successo.Dopo in Italia a metà degli anni 60,andava in voga il genere spionistico e bellico,e anche qui Lenzi ha dimostrato la sua bravura,,,vedesi ''le spie amano i fiori''o il fumettistico -spionistico ''kriminal'',poi venne la volta dei gialli-sexi-,e anche qui dimostrò di cavarsela benissimo,sfornando gioellini come l'omonimo film,o ''paranoia''''il coltello di ghiaccio''.poi venne la volta dei poliziotteschi,e anche qui ottenne successo,vedesi ''milano rovente''o ''milano odia...''potrei continuare,ma sono un'pò stanco,preferisco spendere altre 2 parole sul film in questione,,,ORGASMO..e che dire bello,bello,bello...cinico,malato ,perverso,eccitante,stimolante,perfido,crudele,insomma un vero film psicologico,che ci fa capire,che le persone non sono spesso quelle che sembrano e che bisogna stare molto attenti,perchè viviamo in una società corrotta,malata,piena di controversie e contraddizione,e in cui ogni individuo cerca di prevalere sull'altro,richiamando il tema social-pedagogico affrontato da diversi filosofi e pedagogisti,in primis rosseau,,ciò il concetto del nobile selvaggio e della guerra tutti contro tutti.QUESTO FILM A DISTANZA DI 42 ANNI è FASCINOSO E ATTUALISSIMO,RISPECCHIA IN MANIERA DOVEROSA LA REALTà PER QUELLA CHE è.Infine complimenti di nuovo al maestro per tutto il girato, e anche per le bellissime soundtracks presenti nel film..questo è tutto e buonanotte

Titolo cult, assolutamente no sens, nel cinema di genere dell'epoca. Prima fortunata collaborazione tra Lenzi e l'attrice americana Carroll Baker, che l'anno prima esordì nel thriller all'italiana con "Il dolce corpo di Deborah". Chissà quali alterne vicende portarono questa diva maledetta di Kazan nel giallo erotico di casa nostra: "Orgasmo" è un film curioso e delirante, dalle atmosfere psichedeliche e dal ritmo mediamente sostenuto ma gli sforzi di sceneggiatura e regia (che cita a più non posso sia "Baby Jane" che "Psyco") per creare suspense vengono drasticamente delusi dalla pessima scrittura del personaggio centrale, una donna di rara idiozia che accetta pillole da chiunque e dà confidenza a due completi estranei senza il minimo indugio, stupida al punto tale da accettare passivamente il suo status di vittima. Dal canto suo la Baker cerca di dare (inutilmente) un minimo di spessore al ruolo, comunque ci si diverte e il triplice finale a sorpresa è ben congegnato. Esilarante Tina Lattanzi nei panni della domestica funerea.

Altro buon prodotto di Lenzi, da fare invidia ai migliori fumetti dell'Intrepido

Prima (se non vado errato) parte di una Lenziana trilogia thrillerosa composta altresì da Così dolce...così perversa e da Paranoia, dove in tutti e 3 spicca la brava e bella attrice Statunitense Carrol Baker (presente pure in un altro ottimo thriller di Lenzi, ossia Il coltello di ghiaccio).

Qua si narra in tutta sostanza del fatto che due loschi individui voglion prender possesso di una villa dove risiede la Baker, faran di tutto per farla impazzire e per farla mandare via, fino a riuscirci; il destino però riserva loro una gran brutta sorpresa...

Pollice sù per gli attori.

Vero, come dice il Morandini un film originale e, grande grande pregio, totalmente privo di stereotipi riguardo ai personaggi, ma ad ogni modo un pò lento.

Un film buono ad ogni modo, da non perdere.