notorius (2009)

Tillman palesa subito l’intenzione di non mostrare un semplice documentario su Christopher Wallace ma una biografia filmica su colui che, in brevissimo tempo, è divenuto il simbolo della East Coast. Come molti prima di lui, il regista decide di raccontare la vita di Notorius partendo dalla fine, o meglio, dall’apice del successo, quando la sua carriera viene bruscamente interrotta da quattro colpi di pistola. Essendo un biopic, bisogna essere prima di tutto critici riguardo l’attendibilità dei fatti raccontati. A questo proposito non mi sembrano poche le situazioni inverosimili riportate sullo schermo ma che comunque non inficiano particolarmente sull’imparzialità globale della storia. Forse sarebbe stato un progetto troppo pretenzioso, ma avrei preferito un film nel quale fossero raccontate contemporaneamente le storie di Big e Tupac. Dopotutto la vera storia dell’hip hop e della faida tra West coast ed East coast non può mettere uno dei due personaggi al di sopra dell’altro attribuendo all’uno o all’altro maggiore rilevanza. Tornando alla pellicola, a mio avviso, la scelta del cast è stata davvero eccellente. Tutti ben immedesimati nella parte anche se forse una pecca può essere trovata in qualche doppiaggio leggermente fuori luogo. In sostanza Notorius BIG risulta un biopic per nulla banale o scontato, imperdibile per gli amanti del genere, e che non perde mai di dinamismo grazie alla stupefacente colonna sonora curata da Elfman.