listen to me marlon (2015)

Raccontare Marlon Brando, sicuramente uno dei più grandi attori della storia del cinema, è impresa da far tremare i polsi. Una personalità fuori dagli schemi, carismatica e fragile allo stesso tempo. Il regista Stevan Riley ha trovato tuttavia la chiave giusta per rendere il documentario estremamente interessante: il grande archivio audio dell'attore, ore e ore di registrazioni su nastro. Mi immagino ancora il Kurtz di Apocalypse Now alle prese con le registrazioni dei suoi deliri nella giugla del Vietnam. Il materiale di repertorio di questo film sono al cmpleto servizio di questo flusso di coscienza dell'attore stesso. E' Marlon Brando raccontato da Marlon Brando. L'importanza del mestiere di attore nella vita e nella carriera, la protezione di Stella Adler, l'importatrice americana del metodo Stanislawski, i difficili rapporti con la famiglia specialmente con la figura paterna. L'amore per Tahiti, paradiso ed inferno esistenziale, le tragedie familiari del figlio Christian imprigionato per omicidio e il suicidio della figlia Cheyenne. Un Brando che si rivela senza particolari filtri, così unica la sua voce un po' biascicata, così a nudo con Bertolucci in Ultimo Tango dove mai aveva ed avrebbe fatto uno scavo così in profondità su stesso e mettere in mostra al pubblico tanto di sé stesso. Un documentario straordinario e commovente.