la sposa turca (2003)

L'incontro fortuito tra due personalità autodistruttive. Lui un quarantenne alcolizzato, fradicio, tossico, maledetto, dalla vita vissuta e dal volto segnato. Lei ventenne disinibita, con tendenze suicide e una famiglia fondamentalista musulmana. "La Sposa Turca" è un film travolgente di grande potenza emotiva, in cui i due personaggi principali vivono una disperazione interiore non condivisa con gli altri, fino al momento del loro incontro casuale. Una convivenza (quasi) forzata in cui incominciano ad affiorare emozioni mai provate prima.
Colpiscono le interpretazioni molto sentite dei due attori Birol Ünel (che sembra un Denis Lavant più bello, oppure un incrocio tra Nick Cave e l'attore francese Mathieu Amalric) e Sibel Kekilli (che inizialmente non avevo riconosciuto, poi ho capito che era la donna del nano in "Game Of Thrones". Evidentemente si è poi rifatta il naso, tra l'altro poi ho scoperto che ha avuto anche una carriera nel porno in passato).
Molto caratteristici gli ambienti della comunità turca in Germania in cui (soprav)vivono i protagonisti e di Istanbull dove poi si sposta la vicenda. Molto presenti le scene notturne. Bellissima la colonna sonora che spazia da tipiche musiche orientali a brani rock/elettronici (dai Depeche Mode ai Sister of Mercy)
"La Sposa Turca" possiede una cosa che molti altri film faticano ad avere, il pathos e le emozioni.