l'alba dei morti viventi (2004)

Il film d'esordio di Zack Snider era atteso al varco dagli estimatori del capolavoro romeriano, pronti a frullarlo a dovere. Invece la pellicola dello scaltro regista di commercials riserva una gradita sorpresa per ogni amante del genere, per il ragguardevole stato di guardia in cui tiene lo spettatore mentre dissemina omaggi soffusi e intelligenti al testo di riferimento e porta avanti l'opera di risementizzazione degli zombie.
Snyder è consapevole dell' impossibilità di bissare il capolavoro di Romero e nel riproporre il mitico Zombi, più che un tentativo di clonazione attua un' operazione virale. Attacca, infetta e modifica il corpo ospitante, cosicchè all' incedere claudicante degli esseri mossi dall' istinto trofico fa posto una velocità di movimento altrettanto inquietante, all' atmosfera plumbea un raggelante tecnicismo fotografico, alla catatonia della messa in scena un uso ammiccante dell' high speed shuttle dosato ai ralenti.
Un clima apocalittico, raggiunto dal film in una manciata di minuti elettrizzanti e sostenuto da alcune sequenze memorabili, come quella dell'assalto ai camion blindati, pervade tutta la storia e crea una buona dose di tensione. Un film davvero ben realizzato che ha ottenuto ottimi risultati al botteghino (sia in italia che in u.s.a.) e il massimo consenso della critica (solitamente avida di giudizi positivi per il genere horror).