la gang dei doberman (1972)

L'idea di uno sensazionale colpo in banca effettuato solamente da cani ammaestrati è sicuramente un'idea originale e la sequenza del furto, per quanto nella realtà sia a dir poco impraticabile, ha la capacità di incollarti alla poltrona. Le cose buone del film ahimè di fermano però qui ed il resto della pellicola allunga il brodo per arrivare appunto al suo spettacolare epilogo, tra costruzioni approssimative dei personaggi, inserti musicali dopo un pò fastidiosi, doppi e tripli colpi di scena, attori insignificanti. Niente di speciale insomma.

Scrutando la classifica del 1972/73 ho notato che arrivò in 38sima posizione superando film come GETAWAY e L'AVVENTURA DEL POSEIDON, non andò male neanche in patria credo, l'anno successivo ne uscì subito un seguito e nel '76 un ulteriore capitolo per concludere la trilogia con Fred Astaire nel cast. Immagino la novità nel vedere un gruppo di cani compiere una rapina in banca, con il ridicolo involontario evitato con toni leggeri senza prendersi troppo sul serio, le parti più propense alla cattiveria, come il finale per fare un esempio, vengono stemperate sia dai comportamenti dei personaggi che dalle musiche, anche se non passò indenne sotto il taglio della censura il polso azzannato della guardia. Non molto ricco e con poca azione, il furto nell'agenzia è però girato con la mano felice, mi è piaciuto lo stesso producendo un discreto intrattenimento.