il ginocchio di claire (1970)

Altro tassello dei racconti morali "Il ginocchio di Claire" è racconto di una borghesia agiata (vero, non lavora mai nessuno nei film di Rohmer) e delle sue pulsioni erotiche e intellettuali. Nel gesto di toccare il ginocchio di Claire c'è un po' tutto il cinema di Rohmer: l'istinto erotico, gli uomini che cercano, ove possibile, di affermarsi sulle donne (tema già toccato in "La collezionista"), l'analisi a partire dal dettaglio di un gesto per fare la radiografia di un intero mondo mentale e sociale.

Il quinto dei racconti morali di Rohmer si rivela un lavoro delizioso e letterario, dalla raffinata messa in scena e dalla trama semplice alla quale si contrappongono dei dialoghi meticolosamente studiati ed una sapiente costruzione dei personaggi.
Forse un po freddo e poco spontaneo oltre che eccessivamente celebrale ma se si riesce ad entrare nello spirito del film non se ne rimane delusi.
Splendida la fotografia ed azzeccato il finale che si prende gioco di tutte le convinzioni del protagonista.
Il cinema di Rohmer non è nelle mie corde ma questo suo lavoro non mi è per nulla dispiaciuto,merita una visione.

Tra i racconti morali ho preferito di gran lunga "la collezionista" tuttavia questo lavoro è , seppur di diverso spessore, particolarmente ammirevole,quasi evanescente, pallido e travolgente.

Il quinto dei racconti morali è uno dei meno interessanti anche se contraddistinti dal rigore formale cui Rohmer è solito. Purtroppo la versione doppiata in italiano è terribile e ai limiti dell'ascoltabile, di una piattezza assoluta e che non restituisce fedelmente le sfumature emozionali e la grande direzione degli attori da parte del regista.