harry potter e i doni della morte - parte 1 (2010)

Ultimo libro diviso in ben due film, dove sono riusciti comunque a sbagliare tutta la trasposizione. Con due film e molto spazio e tempo a disposizione. C'è dell'impegno in questo, bravi tutti. Poi certo, per carità, confrontato a "Il Principe Mezzosangue" pare l'abbia diretto Kurosawa questo ma... No, niente, scherzavo, si vede che è di Yates.
Onestamente non ho nemmeno molto da dire, perché i difetti sono ormai gli stessi che caratterizzano in modo sempre più evidente tutti i film della saga dal quarto (in parte già dal terzo) in poi, ho già commentato quelli, finirei con il ripetere sempre le stesse cose.
Certo, giunta al capitolo finale già la saga letteraria deve fare i conti con forzature, buchi di trama e scarsa coerenza interna del mondo narrativo, difetti con i quali anche il film ha chiaramente dovuto confrontarsi fin dalla base; il pessimo adattamento cinematografico della storia e degli intrecci poi hanno reso i due film, nonostante le quasi cinque ore a disposizione per trasporre l'ultimo libro, ancora più confusi e approssimativi.
Tutto è raccontato parecchio male, tutto è semplificato ad accettate e reso poco scorrevole, buchi logici si moltiplicano peggio degli horcrux di Voldemort e tutti i difetti che hanno tartassato gli altri film continuano fastidiosamente a restare sulla scena.
Giusto un esempio: il personaggio di Dobby. Costantemente presente nei libri della saga, è stato completamente tagliato da tutti i film dopo "La Camera dei Segreti" e reintrodotto all'improvviso solo in questo, in un momento in cui non avrebbe dovuto essere presente, soltanto per tappare buchi e tagli precedenti e permettere allo spettatore (soprattutto quello più casuale o non lettore dei libri) di ricordarsi meglio di lui e farlo empatizzare in previsione della "scena madre", quella che si sono resi conto persino 'sti caproni non avrebbero proprio potuto cancellare.
Tanti altri gli errori logici, di caratterizzazione, di scrittura. Film che offre un intrattenimento davvero scarso e piatto.