family blood (2018)

appena guardato al cinema

i classici del cinema horror ruotano su determinati cardini prestabiliti: spiriti, vampiri o lupi mannari. In questo caso abbiamo i vampiri. Inutile dire che tutto è stato già scritto e detto sui vampiri. C'è poco da aggiungere e - salvo colpi di genio - i film su questo tema sono tutti più o meno simili, quindi scarsamente originali.
Di solito o si vira sull'horror splatter senza mezzi termini oppure sull'horror introspettivo in cui l'anima tormentata del vampiro o della vittima prevale sulle scene tipicamente orrorifiche.
E' questo il caso.
Purtroppo la regia è molto statica quindi il ritmo è piuttosto lento e questo determina diversi fasi di stallo, di calma in cui è possibile abbioccarsi.
Il film è tenuto a galla però da buone atmosfere e da effetti sonori che "riavvivano" l'attenzione.
Anche gli attori non se la cavano male.
Non credo di sbagliare se noto - malgrado quello che ho scritto - un qualcosa che rende il film più simile al plot di una serie tv che a una produzione cinematografica.
Difatti family blood non sembra conclusivo ma pare voler preludere a delle puntate. Ovviamente così non è. ma non avrebbe sfigurato di certo tra le varie serie tv.

la fase introspettiva del film è l'unica parte degna di nota. Non si vede chissà cosa ma almeno, in qualche modo, le atmosfere giuste sono ben delineate, c'è come un'atmosfera malata, di palpabile tensione.
Purtroppo non c'è molto altro e il tema del vampirismo è stato trattato in maniera più originale ed efficace in altre produzioni cinematografiche.
Merita di essere visto e - in questo periodo di serie tv horror, quasi tutte trash - l'idea andrebbe sviluppata in ambito televisivo.