exotica (1995)

Exotica è un luogo fuori dal mondo, un limbo di colori dall'atmosfera suadente e onirica in cui i corpi danzanti e seminudi non mettono tanto in risalto l'erotismo delle ballerine ma la solitudine dolorosa di clienti e non che sono, a loro volta, spogliati e messi a nudo. Molto bella l'introspezione dei personaggi affidata tra l'altro ad attori di ottimo livello come Koteas, ma la narrazione non è altrettanto efficace e tende ad essere ripetitivo. Film particolare comunque, non tra i miei preferiti di Egoyan.

Pellicola avvincente e contorta che ben raffigura le ossessioni e i traumi umani. Profondamente vera e maledettamente analitica, "Exotica" è un contenitore di storie travolgenti che riscono ad intrattenere e a far riflettere lo spettatore. Atom Egoya riesce a risvegliare e a tenere vigili emozioni forti che non calano mai in tutta un'ora e mezza di film.
Bravissimo Elias Koteas che ci dimostra di non essere solo bravo a destreggiarsi con le Tartarughe Ninja, ma è anche in grado di essere quasi come una voce guida in mezzo a quel covo di perversione che è l'Exotica.
Bellissimo, è un film che mi ha aperto la mente e che mi ha fatto venire voglia di rivedere "False Verità", credo di poterlo capire meglio adesso e di poterlo apprezzare di più.

L'intero film è avvolto da una nebbia perversa e piena di dolore.
Film unico per l'aria che si respira.

Vicenda corale dall'atmosfera fantastica e ipnotizzante.
Il grande merito di Egoyan è quello di aver girato probabilmente il film meno volgare e più raffinato ambientato in uno strip-club.
Già il fatto che sia la trama stessa a spogliarsi lentamente per mostrarci dei mondi di solitudine e rimorsi è un'idea ottima. Poi il cast è ottimo,specie la splendida Mia Kirshner.
Probabilmente,però,la pellicola a volte procede in maniera tanto lenta da far dimenticare la già complicata trama corale,in cui viene toccato tutto e niente.
Una sceneggiatura comunque forte e che nel finale raggiunge un momento di incredibile intensità.
Tutti i personaggi sono alla ricerca di qualcosa di un passato che non possono più avere (?). Basta solo un piccolo contatto,una cosa all'apparenza tanto insignificante ma che può cambiare la vita di un uomo in un regno dove la regola è "guardare ma non toccare".
E alla luce di vecchie promesse le parole,gli strusciamenti,le intenzioni assumono tutto un altro significato in un universo di laceranti solitudini.
Bellissima la colonna sonora,da guardare abbandonandosi in questo mondo tanto unico e particolare.

Primo film che vedo di Egoyan.
Una pellicola elegante,lenta,ipnotica e dalla trama eccessivamente intricata.
Drammi esitenziali raccontati tra colori freddissimi ed atmosfere nottune ossessive,peccato però che tutto sfocì nella vanità e nella leziosità.

Pretenzioso e asettico.

Estremamente enigmatico questo scurissimo film di Egoyan, che può catturare per la malata atmosfera notturna e per qualche sottile riflessione sulla natura umana ma che alla fine rivela poco e niente. Francamente sfiancante, ero in una predisposizione ottima per un film difficile e impegnato ma questo devo dire che mi ha prorio ammazzato. Notevole il cast comunque, specie la Kirshner, regia suadente, fotografia molto suggestiva.

Psichedelico!
Capperi, ad ogni fotogramma mi dicevo: perchè non sono riuscito a vederlo al cinema, questo film!?
Stupendo, enigmatico, ipnotico, lento, lento, lento: si ha tutto il tempo di sprofondare nei propri pensieri, durante la visione, trasportati dalla musica, dai monologhi del dj e dalle sinuose movenze delle ballerine.
Se avete pazienza, questo film vi garantirà un trip meraviglioso!

P.s.: da vedere, possibilmente, su uno schermo da 40 pollici e con impianto audio di una certa qualità!

Thriller psicologico che decolla solo verso la fine, lasciando comunque parecchie cose in sospeso.
Egoyan pare aprire continue parentesi dimenticandosi, però di chiuderle: dramma familiare, omosessualità, rivalità sono solo alcuni dei temi accennati e lasciati per strada.
Anche l'atmosfera è molto meno ipnotica di quello che ci si aspetta.

E' un film di indubbio fascino, ma Egoyan lascia troppi punti in sospeso.
Al termine del film viene da chiedersi quale sia il messaggio, cosa abbia realmente voluto dire il regista con questa triste ma interessante storia, che mischia passato e presente in maniera molto abile, pur presentando molti punti oscuri e superficiali.

In quel microcosmo che è Exotica un uomo cerca (vanamente) di trovare un sollievo al proprio dolore, distaccandosi dal presente e rinchiudendosi in quel passato dove tutto era felice, dove tutto era perfetto..incurante dello scorrere della vita..

Un film potenzialmente magnifico, ma a tratti risulta poco approfondito, quasi affrettato....merita comunque una visione

Ferite aperte in ogni dove in questa pellicola di Egoyan, ferite che sfiancano i protagonisti fino a paralizzarli, fino a far decidere loro di non tentare più di guarirle ma solo di nutrirle ulteriormente con l'illusione, lasciandosi avvolgere dal quel tepore tipicamente doloroso della stessa. Non è altro, infatti, Exotica, se non il luogo in cui con 5 dollari puoi comprarti un pugno di frammenti di un passato che non può tornare e illuderti di poterli rivivere, seppur solo per il tempo di quei 5 dollari; il luogo in cui un uomo preferisce rinchiudersi e lasciarsi ferire ancora e ancora dagli spettacoli di una ragazza che non riavrà; il luogo in cui una ragazza cerca ciò che non ha mai avuto e che, anche lei come gli altri, mai più potrà avere.
E' proprio la creazione di questo luogo, la capacità di Egoyan di renderlo vivo, di estraniarlo da tutto il resto, dalla realtà stessa, a rendere la pellicola assolutamente riuscita.

L'ottimo Egoyan, memore della lezione di Altman e dei suoi film corali, si lancia nella difficilissima impresa di trattare il tema dei night club senza scadere nel pruriginoso, nella banalità o nella volgarità, e ci riesce appieno: i personaggi che animano "Exotica" sono vivi, vivissimi, e risplendono nelle loro perversioni senza che se ne senta il peso nel corso della pellicola.
I protagonisti non sono figurine di cartoncino bidimensionali, ma anime sanguinanti, spesso disperate e disperatamente alla ricerca del proprio completamento: assistiamo così in appena un'ora e mezza allo sviluppo di personalità profonde come quelle di Cristina, la spogliarellista; Eric, il DJ ciecamente innamorato di lei nonostante qualcosa che non è dato sapere; Francis, padre e marito lacerato che in Cristina vede qualcosa che non ritroverà mai più.
Il tutto sullo sfondo di un metaforico Eden ribaltato, in cui la perdizione si confonde con la salvezza ma in cui vige la stessa, identica regola: guardare, ma non toccare il frutto proibito.
Omaggiato da Abel Ferrara nel recente "Go go tales" (ma visti i risultati sarebbe stato più efficace plagiarlo del tutto, almeno la base sarebbe stata perlomeno buona), "Exotica" rimane ad oggi il migliore e più completo film sull'argomento, grazie ad una regia ed una sceneggiatura di ferro, ma anche ad un cast di caratteristi straordinari: si va dagli attori feticcio di Egoyan Greewood e Koteas (che nella sua carriera ha alternato capolavori come questo a "Teenage Mutant Ninja Turtles...) alle bravissime e giovanissime Mia Kirshner (vista di recente in "The Black Dahlia" di De Palma, in cui oscurava di gran lunga sia Hilary Swank che Scarlett Johansonn) e Sarah Polley, recente candidata all'oscar con "Away from her".

Melodramma raffreddato che però non convince appieno.
Decolla troppo tardi e non appaga.
Comunque eccezionale prova di attori e sensuale colonna sonora.

un film di grande atmosfera, non per tutti.
io ne sono stato catturato.
brava anche la futura black dahlia mia kirshner

Una musica conturbante; un corpo da guardare, osservare,ma non toccare; un uomo invece da cui farsi possedere dopo aver scrutato il suo "potenziale" intimo; una solitudine immensa ma vissuta con dignità, senza farla pesare; una voglia di esibire il proprio corpo con il potere magico dei colori e della musica. Questo è il locale Exotica, eccezionale patio su cui le deviazioni di ogni uomo trovano uno sfogo naturale senza deviarsi; il potere della sublimazione però arriva fino al punto in cui perdiamo il controllo e allora siamo costretti a fare i conti con un passato che torna alla mente.
Un capolavoro.

Exotica è il classico film di Egoyan: film dotato di un potenziale immenso, di ambientazioni stupende e raffinate. Però così come per "Il dolce domani" ed "Il viaggio di Felicia" la sceneggiatura, che ti illude e che ti prospetta l'analisi di temi così dannatamente attuali, la senti che all'improvviso è come se non ci fosse, come se le scene seguissero un autonomo percorso, distante dai propositi iniziali e sopratutto mai un tutt'uno con il sentire dello spettatore che rischia di seguire l'idea che s'era fatto del film ma non il film in se.

Il film descrive e tenta di sviscerare alcuni tra i più deviati desideri degli uomini.Desideri però contestualizzati in storie di vita,in situazioni credibili che tutti noi conosciamo ,senza maicadere nel clichè.Originalissima anche l'ambientazione e finale molto interessante.Film poco conosciuto ma immeritatamente.

Raffinato e perverso film di Egoyan

Ottimo Puzzle composto dall'armeno - canadese Aton Egoyan, autore successivamente dello splendido "il dolce domani".
"Exotica" è un film estremamente elegante, sulla solitudine, in cui si intrecciano le storie di vari personaggi che ruotano intorno al locale.
Nel cast Bruce Grinwood e il solito Elias Koetes ("Crash"), attore preferito dal regista.