cypher (2002)

Mi aspettavo grandi cose dall'autore del cult del '97 "Cube": ma purtroppo il canadese Natali non riesce ad avvicinarsi neanche lontanamente a quei livelli. Cypher è un thrillerino fantascientifico decisamente confuso e poco organico, infarcito di troppi colpi di scena e di troppi personaggi; la sceneggiatura, in 90 minuti scarsi di proiezione, non riesce a gestire tutti gli elementi messi in ballo e finisce per implodere su sé stessa.
La trama è intrigante la prima mezz'ora, ma lo sviluppo va avanti a mille allora, ignorando completamente la necessità dello spettatore di avere spazi di riflessione e di riordinare le idee, e risolvendo in un finale completamente buttato via.
Visivamente molto efficace - fantastica la scena del brainwashing in sala conferenze - e gustoso nel riprendere le idee scenografiche del precedente Cube: ma oltre a questo non c'è niente. Jeremy Northam è praticamente monoespressivo nell'interpretare il suo protagonista Morgan Sullivan, un personaggio tralaltro delineato troppo superficialmente e privo di spessore.
Evitabile