cruel (2014)

Cruel a differenza di molte pellicole sui serial killer, sceglie un'angolatura inusuale. Si può dire senza essere smentiti che è un viaggio nella mente di un serial killer. Allo stesso tempo non bisogna aspettarsi concessioni al gore o allo splatter, che fin da subito vengono messi in secondo piano per non dire assenti. La scelta del protagonista direi che è stata perfetta. Il volto giusto per impersonare le molteplici sfaccetature di un uomo spietato che colpisce le sue vittime senza rimorso alcuno, ma che nel corso della storia scopre anche la capacità di amare un'altra persona che non sia quel padre immobilizzato dall'Alzheimer, al quale ossessivamente è legato.
Un uomo che è osservato attraverso il suo quotidiano anonimo fatto di lavori saltuari e pochi contatti umani e tra quei pochi quelle vittime cui si diverte a rimproverare le contraddizioni ed ipocrisie. Non aspettatevi una versione tipo Maniac perchè sareste completamente fuori strada. Non è allucinato, nè folle nella sua messa in scena, casomai ha un carattere più maliconico e cupo. Non male per un esordio.