closing the ring (2007)

Non è un brutto film ma forse è così enfatizzato nei sentimenti che sembra destinato a una stretta cerchia di spettatori, quella incline al melodramma e alle pellicole estremamente sentimentali.
La prova del cast mi è sembrata discreta, Attenborough alla sua ultima regia non se la cava male e il ritmo tutto sommato tiene fino alla fine.
La versione televisiva ha però un montaggio osceno.

Visto quasi per caso il film mi è piaciuto.

L'ultima regia di Attenborough è un melodrammone strappalacrime di diffcile digeribilità per quanto mi riguarda. Si riflette molto nei dialoghi che cadono nel sentimentalismo e nello smielato. Francamente da salvare solo prestazione della MacLaine ed in parte di Postlethwaite, mentre troppo defilato e sacrificato Plummer. E' un film da fazzoletti, un melò d'altri tempi che possono anche piacere, ma personalmente passo la mano.

Buono, anche se Attenborough ha fatto di meglio.

Brave e belle la Barton e la Campbell (la prima offre pure un nudo completo, yum), tanti attori famosi (Plummer e la MacLaine offrono interpretazioni commoventi), vicenda toccante e triste.

Bene l'intervallarsi tra passato e presente, denunciando anche il recente terrorismo inglese, anche se i flashback imho potevan esser gestiti meglio.

Poco conosciuto, non originalissimo, merita comunque la visione.

Un buon dramma malinconico.

Davvero un gran bel film questo Closing the ring, firmato dal grande Richard Attenborough che firma l'ultima regia prima della sua morte. Un film vecchio stampo con attori bravi e credibili. Attenborough mette insieme un cast prettamente televisivo in cui troviamo la dolcissima e bellissima Mischa Barton proveniente da The O.C., il bravissimo Gregory Smith reduce da Everwood e Stephen Amell che in seguito otterrà un grandissimo successo grazie ad Arrow. La storia è bella ed emozionante e racconta di un gruppo di amici innamorati tutti della stessa ragazza a cui la guerra cambierà per sempre i loro destini. Questo è uno dei pochissimi film che Mischa Barton ha azzeccato nella sua non sfavillante carriera, a parte la parentesi di The O.C. e in questa pellicola è protagonista di scena di nudo, Gregory Smith invece appare più maturo rispetto ai tempi di Everwood e il giovane Stephen Amell è molto convincente e offre un'ottima prova di recitazione, poi confermata in Arrow. Un film molto riuscito, piacevole e commovente nel finale. Nel complesso posso senz'altro affermare che Attenborough ha concluso in maniera degna la sua carriera da regista.