Ambientato durante la seconda guerra mondiale, la storia riguarda un gruppo di soldati ebrei prossimi all'esecuzione comandati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), quando ottengono invece una chance per salvarsi: riportare con sč cento scalpi nazisti. Il gruppo sarŕ impegnato anche nell’operazione Kino, durante la quale dovranno attaccare il nemico mentre viene presentato, a Parigi, un film di propaganda, alla presenza di Joseph Goebbels, uno dei principali gerarchi nazisti.
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Delusione...la prima cosa che mi viene in mente. Tarantino ha proposto un film che ha confezionato in maniera perfetta, quasi maniacale,perfette infatti sono la musica, le citazioni cinematografiche, la fotografia la regia etc etc ma per fare un gran film c'è bisogno di qualcosa di più, quella magia che tiene lo spettattore incollato allo schermo, quel misto tra coinvolgimento e stupore che questa volta mi è personalmente mancato. cercare di confermarsi sempre, pellicola dopo pellicola è qualcosa che è riuscita veramente a pochi e credo che BSG sia proprio il neo nella filmografia di tarantino. la storia è simpatica ma niente di eccezionale,nello svolgimento della trama i punti forti del cinema di tarantino come la caratterizzazione dei personaggi e i dialoghi coivolgenti e intelligenti, mancano totalmente: i bastardi sono personaggi a dir poco secondari, le loro gesta sono appena accennate, tutti gli altri personaggi sono abbastanza piatti (tranne per il cattivissimo a cui però è destinata una fine sia bastarda che ingloriosa), i dialoghi sono boriosi e lenti, lontanissimi da quelli gustati nelle iene o in pulp fiction un esempio per tutti è la scena lunghissima della cantina con il gioco delle carte sulla fronte...inutile, lenta, forzata e conclusa banalmente. in soldoni è un film costruito a tavolino, perfetto tecnicamente ma inevitabilmente freddo e scialbo. tarantino ci ha abituati a una trama coinvolgente e straripante accompagnata dalla sua maniacale gestione del set, qui rimane solo un film che sembra un mix di riferimenti, citazioni e fotogrammi tecnicamente perfetti, mix di musica e inquadrature d'autore, ma nulla più. un autocelebrazione della potenza tecnica e della universale conoscenza cinematografica del regista?? non so...io ho sempre amato tarantino, mi aspettavo di più da questo film...
Ad oggi, secondo me, è il miglior film di Tarantino, dopo Pulp Fiction. Attori in palla, dialoghi strepitosi e la capacità di farti passare da momenti di pura tensione ad altri divertenti come pochi, senza che per questo la trama ne risenta minimamente. Straripante di citazione, meriterebbe ulteriori visioni per riuscire a trovarle tutte.
epilogo fantastico della seconda guerra mondiale che ricalca l'impianto di "quel maledetto treno blindato " (1977) di Enzo Castellari: un walzer poco riuscito di interessanti dialoghi e fulminee carneficine. vero protagonista del film è il cinema stesso, magnete attraente (perfino Hitler ne comprende il potere), altare scarificale, continuamente citato nei personaggi (chi non ha visto in Bridget von Hammersmark, Marlene Dietricht? o in Shosanna Dreyfus, Danielle Darrieux?), nei generi (alcune scene ricordano i western italiani, altre i film di spionaggio americani), fino all'autocitazione (eg. Kill Bill, musiche e scene). Brilla di fantasia ma si sgretola davanti ai capolavori passati e, mio caro Aldo, non è decisamente il tuo capolavoro
apprezzabile,emozionante, e indiscutibilmente Tarantinesco, un film unico nel genere, bella la trama ,gli attori,le scene, i luoghi..... che dire???? semplicemente un capolavoro.
Quentin Tarantino torna a colpire. Troppo presto avevo dato del "venduto" al regista dell'impossibile, criticandolo duramente per le scelte intraprese negli ultimi dieci anni (non che avesse realizzato filmetti eh, più che altro bisognava cambiare registro). Questa volta la grandezza dell'autore si riconosce senza dubbio nel fatto di aver voluto realizzare un film come lui aveva immaginato. Quentin non si è piegato alla massa o alle produzioni, Quentin ha sfornato un capolavoro di dimensioni enormi senza badare a niente e a nessuno, sicuramente ampliando gli orizzonti, cambiando genere (come è giusto che sia), ma rimanendo comunque fedele a quella che è la sua idea di Cinema. La messa in scena poi è straordinaria. Inutile parlare dell'aspetto tecnico di un film del genere, inutile elencare le decine di scene e dialoghi memorabili, i personaggi stralunati, le infinite citazioni a Sergio Leone in particolare, ma ovviamente a TUTTO il cinema, la colonna sonora che passa da Morricone a David Bowie con una disinvoltura eccezionale. Il regista riunisce un cast a dir poco sublime, e se la certezza di Brad Pitt è rispettata, è infatti grandioso nell'interpretare un personaggio unico e indimenticabile (e sono sempre più convinto che è questo il cinema che Pitt dovrebbe fare), le sorpresone non mancano: un Waltz da premiare, un Roth mitico e una meravigliosa Melanie Laurent su tutti, senza dimenticare tutti e dico tutti i componenti dei “Bastardi”. Tarantino riscrive la storia ufficiale, Tarantino riscrive la storia del cinema. Ovvio che il luogo immaginario dove si può riscrivere e reinventare una storia è il cinema, e guarda caso l'azione si svolge in un cinema francese che proietta un film tedesco di propaganda "Orgoglio della Nazione" (diretto da Eli Roth). E' questa la conferma di un regista geniale amato quasi da tutti, che offre al pubblico quello che il pubblico chiede. Forse in maniera molto furba (di fatto non inventa nulla), ma se io esco dal cinema talmente soddisfatto e appagato dopo un film di più di due ore e mezza, allora tutto si può perdonare. Ah un'ultima cosa, dopo Pulp Fiction questo potrebbe essere il suo capolavoro...
E' un gran film, poco da dire, divertimento assicurato in cui alla fine della proiezione ti rendi conto che sono passate due ore e mezza talmente in fretta da sorprenderti, segno evidente dell'estrema scorrevolezza della pellicola. Strutturato in cinque capitoli, senza scene di raccordo fra un capitolo e l'altro, ma capaci tuttavia di creare un corpo unico con un gioco di rimandi che esaltano l'abilità narrativa di Tarantino. Il primo capitolo è un chiaro omaggio a Sergio Leone, probabilmente il nume tutelare di Tarantino, non tanto per una questione di stile, quanto per quell'amore viscerale verso il cinema. Personalmente immagino il Leone ragazzo guardare i film americani con lo stesso sguardo di Tarantino nel vedere tutti quei B-movie italiani di cui si è nutrito e che ha trasportato nelle proprie pellicole, perchè l'aria tipicamente "spaghetti" in questo film c'è e si vede. In mezzo a personaggi perfettamente funzionali alla storia, arricchiti da dialoghi capaci di tenerti incollato alla sedia, emerge senza dubbio quell'Hans Landa, cacciatore di ebrei, in una figura di cattivo che non sono riuscito ad odiare fino in fondo. Troppo accattivante questo personaggio, non puoi non riuscire ad ammirare la sua abilità e scaltrezza nell'eseguire il suo pur meschino lavoro. Il finale poi è tutto da godere, epico e spettacolare, pur con qualche rimpianto: solo al cinema la Storia si può cambiare, ma pazienza, lasciamoci cullare da questa illusione.
Senza troppi giri di parole....la 1° metà del film ( più drammatica e realistica ) è da 10 e oscar !!! Purtroppo più ci si avvicina al finale più le Tarantinate aumentano facendo spesso cadere nel ridicolo sceneggiatura e personaggi quasi stile fumetti !! Dunque , a mio gusto, la 2° metà del film è da 4 .
Facendo una media aritmetica, 7 è il voto che do a questa pellicola, che senza dubbio vale la pena vedere, anzi, è obbligatorio vedere !
Appena visto. Mi sono già ripromesso di rivederlo. Secondo me sottotono. Solo a tratti ho visto la genialità di Tarantino...mi viene in mente i dialoghi del colonnello o le facce dei bastardi quando scalpano...la scena finale al cinema è splendida.. attori tutti strepitosi, è vero. fotografia interessante ma nulla più. trama decisamente poco significativa sceneggiatura buona ma lineare.
forse ero stanco..ma mi domando...se si da 9 o 10 a questo film "pulp fiction" quanto merita...lì ogni secondo, ogni battuta è degna di nota. quello è un capolavoro. questo è un buon film che se non era firmato Tarantino meritava anche di più ma dai fenomeni mi aspetto sempre molto..
Un gran bel film...fatto bene nei tempi, nelle immagini, ovviamente bradd pitt grande parte; la fantasia di tarantino circa l'epilogo del rich tedesco è stata brillante. Ottimo anke il filone della storia della ragazza ebrea così come il filone principale che è quello di Bradd Pitt e simpatci quando si intrecciano. L scene diversive sono cmq calzanti e cmq attinenti...insomma secondo me che nn sono un critico di cinema è un gran bel film....potete vederlo tranquillamente senza il benkè minimo dubbio di perdere tempo. Ps alcune scene sono crude sì....ma penso ke il film in se non è partikolarmente crudo perkè anke qui tarantino è un maestro: è riuscito a mostrarci scene violente si ma ci ha nascosto le efferatezze vere e proprie dei nazisti!
mi riferisco alla scena in cui inazisti uccidono la famiglia ebrea nascosta sotto il pavimento della casa...non ammazzano infatti ki li aveva nascosti...ummm misà ke nella realtà i nazisti in okkasioni kome queste avrebbero fatto piazza pulita. W LA PACE
Da vedere assolutamente. Bellissimo dal punto di vista tecnico. Fotografia perfetta, regia ottima con bei piani sequenza e inquadrature particolari e notevoli trovate. Attori al top soprattutto il nazi Landa. C' è anche Enzo Castellari!!! Dialoghi FANTASTICI con le domande indagatorie dei nazi, per non parlare della citazione ad Antonio Margheriti (grande eroe, rest in peace). Effetti speciali dell' ormai mitico G. Nicotero fatti benissimo non facendo mancare mai una certa dose di violenza. Storia avvincente con colpi di scena spiazzanti e, nonostante le 2 ore e mezza di durata, con un ritmo semplicemente perfetto. Andate a vederlo!
Bello, caxxo! Christoph vincerà l'oscar come miglior attore non protagonista! Ottimo pure Eli Roth, e bravo pure Brad Pitt, anche se un pochino mi è sembrato che scimmiottasse Marlon Brando con quel mascellone... Regia, sceneggiatura (annessi i proberbiali dialoghi tarantiniani), e colonna sonora e tutti gli altri aspetti tecnici senza che ne parliamo, sarebbe futile. Sicuramente uno dei migliori film dell'anno!
Non vale 10 perchè l'argomento ormai è vecchio e stravecchio...e lo rigirano in tutte le salse... nonostante il suo tocco sia sempre inconfondibile, non è il solito tarantino visionario perchè giustamente si deve attenere alla trama un po' bloccata e nonostante tutto riesce ad essere a tratti originale, ma quello che veramente lascia a bocca aperta è l'interpretazione... caspita che attori!!!!insuperabili.... il colonnello Landa merita una 20ina di oscar da solo...davvero epico...
Che non tutti(leggi "fans",che non fa sempre rima con "appassionato di cinema obiettivo") polemicamente lo vogliano ammettere Tarantino č uno di quei registi il cui personaggio contribuisce a tutti gli effetti alla sua sopravvalutazione tra la critica e la gente. Che tutto abbia un fondamento č certo evidente,il suo cinema č portatore di una certa freschezza e di un'irriverente inventiva,che in un panorama asfittico come quello cinematografico attuale vale doppio. Si tratta dunque di pregi oggettivi e importanti,che vanno perň ad affiancarsi ad altre e parimenti decisive lacune che affliggono il suo cinema. Parlo di mancanza di contenuti e spunti di riflessione importanti,parlo di una generale scollatura delle parti della sceneggiatura,parlo di un cinema troppo ipertroficamente visivo e ciarliero. Se in effetti l'originalitŕ e l'inventiva visiva e verbale siano pregi,essi contemplano anche un'eccessiva ricerca dello stupore visivo e uditivo ai danni dei contenuti nudi. Mi spiego meglio. Moltissimi utenti hanno definito questo film un capolavoro assoluto. Dal mio punto di vista un capolavoro č quel film che riesce a unire intrattenimento forma e contenuti in modo totale. C'era una volta in America o Il padrino,Il cacciatore,Blade Runner o La cittŕ incantata(per restare su titoli di estesa fruizione) sono capolavori assoluti in quanto fondono grandissimo spettacolo a contenuti e spunti umani ed esistenziali molto alti. In questo modo l'opera cinematografica e di intrattenimento fine a se stessa si eleva e raggiunge lo stato di opera d'arte. L'arte in fondo non č che sentimento e riflessione umana provocate e scaturite dalla visione di un artefatto,di qualunque artefatto si tratti. I film di Tarantino stordiscono gli occhi e ci ubriacano di parole e frasi ad effetto. Sono originali e intelligenti. Sono una continua sorpresa. Ma il propugnare di continuo un cinema che vive di una divertente tamarraggine e un sovraccarico visivo non puň essere foriero di capolavori. Io ho visto i film di Tarantino,e non mi piacciono. Ma ammetto obiettivamente che siano lavori di pregio che meritino buone valutazione per quello che danno in termini di intrattenimento. Ma nulla di piů. Questo film č oggettivamente inferiore a Le iene e Pulp Fiction, ma per via di una campagna pubblicitaria massiccia,di un attore bello famoso e di moda,di un titolo audace e fatto apposta per far pensare alla gente: "figo!" e per un riciclo generale di quanto giŕ visto in salsa ancora piů cool non puň non raccogliere brucianti entusiasmi. Ma ragazzi,amanti di cinema e spettatori obiettivi,questo non č un capolavoro. E' un film che soggettivamente si puň amare od odiare e oggettivamente si apprezza e si vede come un buon film,divertente e spregiudicato. Cosě come gli altri lavori del suo regista,non in tutto belli senz'anima ma comunque non abbastanza animati quanto belli.
Mi sono sempre promesso di non dare mai 10 pieno, perche' la perfezione non esiste, ma questa volta non posso fare altrimenti. Uno dei piu bei film che abbia mai visto. Un concentrato del concentrato di tutti i film di Quentin Tarantino! Dentro c'e' tutta l'esperienza e il meglio di tutti i suoi precedenti film. Un capolavoro di un genio infinito! Come fanno a venirgli certe idee... Perfetto in tutto e per tutto secondo i miei canoni di preferenza... 10 e lode!
Genio puro,memoria ferrea e cultura cinematografica enciclopedica,Quentin Tarantino è tutto questo e soprattutto molto altro.Un’intelligenza cinefila che si fa portavoce della propria passione in maniera travolgente e coinvolgente,che trasforma il proprio lavoro in un gioco ipercitazionista elaborato con grande professionalità e ingegno,mai fine a se stesso, dove i generi si mescolano in un turbinio di sensazioni ed emozioni che solo il suo operato riesce a trasmettere.La differenza sta proprio nel manico,si respira aria di puro cinema,di amore e venerazione verso la settima arte,non vi è supponenza nell’opera, ma solo rispetto per un mondo in cui i sogni prendono vita e attraverso i quali addirittura si può riscrivere la storia,rielaborandola a proprio piacimento con quella giusta dose ardimentosa che rende unico,quasi incatalogabile,”Inglourios Basterds”.Bravissimo nel cambiare registro con una naturalezza impressionante,sublime nell’ attraversare i generi senza dar tregua,Tarantino fagocita lo spettatore nel suo modo adrenalinico,contagiandolo e rendendolo partecipe della sua gioia paragonabile a quella di un bimbo che si reca al luna park per la prima volta. I dialoghi sono come al solito la parte predominante,mai noiosi seppur prolungati,sempre estremamente ispirati e coinvolgenti cui fanno seguito esplosioni di violenza da seguirsi spesso con il sorriso sulle labbra,in quanto tutto è alleggerito da un’ironia palese e da un approccio parodistico ben calibrato. Il tutto è girato con grande perizia,i mezzi tecnici di certo non fanno difetto,c’è grande eleganza nella messa in scena mescolata con citazioni “alte” (cinema tedesco di propaganda e western su tutti) e omaggi pop tipici dei b-movies (spaghetti western,ma anche tanto cinema italiano poco noto con chiaro omaggio all’adorata musa Edvige Fenech),ne viene così fuori uno spiazzante mosaico capace di esaltare i sensi del cultore ma anche del neofita. Straordinaria la parata di personaggi,tutti molto ben delineati e convincenti nello loro sfumature bizzarre.Molto bravo Christoph Waltz nei panni del Colonnello Lada,altrettanto efficaci Brad Pitt e Melanie Laurent,mentre insospettabilmente degni di menzione sono Eli Roth(che di mestiere fa il regista, ma visti i risultati forse farebbe bene a concentrarsi sulla recitazione), e Diane Kruger,solitamente espressiva come una pietra,qui esaltata dal magic touch tarantiniano. “Quel maledetto treno blindato” di Castellari è solo una suggestione all’orizzonte,una delle tante citazioni ravvisabili in un film tanto sentito dal regista a tal punto da ritagliarsi un posto da protagonista fittizio,il tenente Aldo Raine,nato in Tennessee con discendenze pellerossa,è evidentemente l’alter -ego dell’autore, che nell’ultima battuta afferma ciò che in molti pensiamo…si,probabilmente è il suo capolavoro.
Hitler e tutta la combriccola siano morti all'interno di un cinema ad opera della vendetta di una giovane e gaziosa ragazza ebrea?
Tarantino in questo film, cambia la storia, cambia l'epilogo della guerra,raccontando una favola, nonostante non sia popolata di uccellini e fiorellini, ma da un gruppo di bastardi che fanno lo scalpo ai nazizsti. Direi che č una delle "favole" piů belle degli ultimi tempi. Il film tiene benissimo per tutto il tempo, forse rallenta un attimo nella parte centrale, TUTTAVIA il finale č splendido. Personalmente non ho apprezzato molto Brad, non mi č sembrato completamente nella parte, mentre due perle hanno brillato per tutta la durata del film ovvero il colonnello delle S.S. Hans Landa (Christoph Waltz) e Shosanna (Mélanie Laurent). Assolutamente da vedere.
Questo film mi ha lasciato l'amaro in bocca, ma intendiamoci, il tocco del regista si sente: fotografia stupenda, tempi perfetti e un'abbinamento musicale particolare che penso che sia la cosa che da sempre contraddistingue Tarantino. Ma quello che mi resta è una sensazione spiacevole, il dubbio di aver visionato un film approssimativo, come se le varie parti siano state attaccate tra loro con lo scotch, un puzzle mal incastato, con un delirio finale che ci può anche stare, ma che mi ha lasciato un pò così, perplesso.
Inutile fare polemiche su chi ama o non ama Tarantino. Chi ama il cinema ama Tarantino, gli altri sono solo gente che guarda i film.
Ma bando alle ciance.
Bastardi senza Gloria, è una piccola lezione di come si fa il cinema. Si prende un bell'attore famoso e gli si fa fare il protagonista, si crea il personaggio dell'antagonista ad arte fino a farlo diventare + importante del protagonista e lo si da in mano ad un bravo attore che ne tira fuori una prestazione maiuscola, si costruisce una storia per immagini, la si mette in un contesto + importante dei protagonisti e della storia, si amalgama il tutto con dialoghi corroboranti e lo si conclude in un happy end (almeno in un certo senso), anche a costo di stravolgere gli eventi storici (tanto chi se ne frega, è un film). Tarantino fa i film come vorremmo che si facessero, beh almeno noi che amiamo il cinema.
Poi con i nazisti il gioco è facile, sono ormai gli unici cattivi che si possono massacrare, odiare e disprezarre, senza distinguo, prese di posizione, visioni di parte (non come succede in Italia che non puoi nemmeno chiamare delinquente un ladro che ti danno subito del comunista).
Tutto funziona come deve, la violenza con toni ironici diventa non solo funzionale ma addirittura necessaria, non turba ma addirittura esalta.
Il film è lunghetto eppure quando finisce ti ritrovi a pensare: e ma ci poteva mettere anche un inseguimento, qualche scena d'azione in +, magari raccontarci meglio i comprimari, insomma cazz.o fosse durato un'altra ora sarebbe stato MEGLIO!!!!
Insomma il miglior film di Tarantino dopo il suo capolavoro/manifesto Pulp Fiction, forse a parimerito con le Iene.
Di questo ringraziamo Qunetin, almeno ci farà dimenticare quella caduta di stile che è stata GrindHouse.
personalmente Tarantino mi piace sempre, è un regista straordinario che fa adorare il Cinema. questo basta. Un pelino in meno di Pulp Fiction, anche se riflettere lo fa molto. Diciamo che in Tarantino il compiacimento formale è esasperato, fa film per il gusto di farli non per raccontare storie e questo forse dovrebbero fare molti. è un genio, in questo. Non è un genio per molte altre cose, ma non venitemi a dire che IB non è un film straordinario, perchè lo è, è oggettivamente una stramegasuperciccia****tissima. ah, gran recensione!
Ok...sono stato un pò fuorviato dai vostri voti....mi sono seduto alla poltroncina aspettandomi un capolavoro....è un gran bel film, ma non è paragonabile ad un cult alla Tarantino. La storia è sicuramente particolare e ben intrecciata, ma quando vedi la locandina e il titolo ti aspetti 8 iene trapiantate in Francia durante la seconda guerra mondiale, ed invece si rimane delusi. La caratterizzazione dei bastardi è sommaria ed hanno un ruolo, se vogliamo, marginale. Nel complesso i dialoghi sono all' altezza, ma non c'è la dinamicità dei migliori film.
Me ne fotto se un film cita Leone, Chaplin o Coppola, se è colto o se è nostalgico di certi B-movie.
Tarantino per una volta sembra abbandonare tutti suoi trucchetti che tanto piacciono ai suoi fan, per dedicarsi finalmente a raccontare una storia. Non servono mille virtuosismi di camera, sangue a gogò, dialoghi assurdi per fare un bel film.
Bastardi senza gloria non è più il film a servizio del genio ma il genio al servizio del film. E' il Tarantino della maturità rinuncia in parte al suo cinema barocco e costruito senza rinunciare però all'eccesso e al gusto dello stupire. Riscrivere la storia è geniale ma ancora di più lo è riscrivere tutta la serie di film sulla seconda guerra mondiale che vedono sempre i tedeschi come carnefici. Finalmente sono trasformati in vittime, e non dalla storia, ma dal genio di Tarantino e quando Brad Pitt entra in scena pugnalando, bastonando, sfreggiando e uccidendo i nazisti non si può negare che si stia toccando un nervo scoperto nello spettatore.
Quante volte avremmo voluto vedere un film dove la piccola ebrea orfana e perseguitata fa una carneficina??
Ma questo è genio allo stato puro, oltretutto Tarantino riesce a trasformare i difetti del suo cinema in pregi ed è questa la cosa rivoluzionaria. La prolissità è un elemento necessario è vero che il film dura 2.40 h ma non annoia mai oltretutto mantiene alta la tensione per il bellissimo finale, i dialoghi logorroici questa volta sono quanto mai presenti ma perfettamente inseriti nel contesto e mai divagazioni folli (che a tanti appassionano ma che personalmente annoiano tremendamente). Il personaggi caricati sono splendidi e il cinismo della guerra lo è altrettanto.
SI salvano solo i più cattivi? Una volta tanto sono entusiasta di un film di Tarantino........pensavo che questo giorno non sarebbe arrivato mai.
Egregio Signor Tarantino, le rubo solo pochi minuti del suo tempo, ma voglio farle arrivare il mio ringraziamento per le due ore di impagabile letizia che il suo film mi ha regalato. Lei dev’essere un tipo burlone, senza dubbio un po’ guascone e ha tutta l’aria di essersi divertito un mondo mentre giocava col fuoco delle citazioni, addirittura con autoincensamento finale, e soprattutto mentre sfidava e demoliva a suo modo la realtà della Storia (e il suo modo sappiamo quale sia) togliendole ogni peso terreno e astraendola in uno spazio irreale, però…come si fa a rimproverarle tanta sfacciataggine quando lei è così padrone del suo gioco e lo smonta e rimonta a suo (e nostro) piacimento, tanto che alla fine ciò che va a fuoco sono solo i peggiori incubi? Altri hanno elaborato disamine del suo lavoro (legga, legga la recensione, vedrà che ne scoprirà delle belle anche lei), ma io che sono semplice fruitrice so solo che lei è riuscito a deliziarmi perfino con un primo piano di una fetta di strudel (purché con panna) e che è stato in grado di rapirmi totalmente trascinandomi entusiasta dentro la sua Storia e in fondo questo è quello che chiedo quando entro in un cinematografo. Con stima e divertita ammirazione Strange_river
PS. Del doppiaggio lei non ha colpa, ma le assicuro che mai come stavolta mi è risultato svantaggioso.
Il motore della storia in “Bastardi senza gloria” è più o meno lo stesso di Pulp Fiction e Kill Bill (gli unici due film di Tarantino che ho visto fino ad ora), cioè la vendetta, la rivalsa, il regolamento di conti, la distruzione reciproca. Anche qui si cerca di togliere la storia da ogni contesto di verità per consegnarla alla fantasia e al divertimento dello spettatore qualunque, come pure all’immaginario cinematografico degli appassionati. Anche qui Tarantino cerca di fare (volontaria) mostra del suo grande talento e bravura (peraltro indiscutibili). Le intenzioni ci sono tutte per raggiungere questi obiettivi e devo dire che vengono senz’altro raggiunti; però qualcosa sfugge di mano al regista, passa qualcosa che forse non è voluto e che rivela suo malgrado l’intima natura della sua operazione artistica. Ci fa capire che il nostro modo di pensare o di vivere (occidentale, democratico) indirettamente giustifica l’atto terroristico alla kamikaze e comunque qualsiasi atto o forma di violenza (anche gratuita) per una “giusta” causa. C’è poi l’evidenza che nel mondo umano esiste solo il dominio assoluto dell’interesse egoistico e personale, una guerra senza esclusioni di colpi fra individui o gruppi di individui, dove fidarsi del nemico o farsi commuovere significa soccombere inesorabilmente e senza pietà. Certo non c’è niente di serio nei suoi film, è tutta fantasia, è solo una specie di “fiaba”; però personalmente sono convinto che le fiabe non siano altro che metafore della realtà, che addirittura siano più reali del vero e che rappresentino al meglio la parte oscura e nascosta (ma presente) nell’animo umano, come pure ciò che ci farebbe piacere considerare reale. Finché Tarantino ambienta le sue storie nel mondo del fumetto o dei generi cinematografici di “serie B” è in una botte di ferro: è facilissimo far diventare la violenza e la strage qualcosa di fittizio o figurato e quindi poterne godere senza rimorsi. L’operazione è più delicata quando si scende nel campo della storia accaduta e quando si sceglie di mettersi a confronto con i mostri sacri del cinema “classico”. Certo, ha scelto il periodo nazista che ormai appartiene più al mito che alla memoria effettiva (quasi più nessuno riesce a rappresentarsi con esattezza l’immage tragedia di quegli anni), però l’ambientazione simil-reale spinge a derogare alle intenzioni del regista e a osare fare paralleli con avvenimenti realmente accaduti, guarda caso molto simili a quelli rappresentati nel film. A me l’ultimo episodio mi è sembra come una (in)-(volontaria?) citazione dei fatti del Teatro Dubrovka di Mosca in cui un gruppo di terroristi ceceni imbottiti minacciò di far saltare il teatro, giusto con lo scopo di fermare la guerra. Anche loro pensavano di essere dalla parte della “ragione” e che con il loro atto avrebbero risparmiato altre stragi. Può darsi che lavori troppo di fantasia ma penso che l’esultanza per la scena finale non sia differente da quella che possono avere tanti che esultano nel reale per l’ennesimo attentato suicida che falcia dei “nemici”. Certo questo è un film, la storia è una fiaba, però il meccanismo della “soddisfazione” scatta comunque. Niente di male, è semplicemente un ammettere in maniera indiretta che tutto sommato pure noi non avremmo niente in contrario a imprese terroristiche kamikaze se sono a “fin di bene”. Anche citare mostri sacri che hanno girato film in epoca nazista non depone bene nei confronti delle scelte di Tarantino. “Sabotaggio” di Hitchcock (direttamente citato) è un film che condanna nettamente il terrorismo come atto in sé, in maniera inappellabile. Nel “Grande Dittatore”, nell’episodio della moneta nel budino, Chaplin fa commentare così l’idea di un attentato suicida: “far saltare i palazzi, uccidere gente; non abbiamo già abbastanza guai per conto nostro?” All’epoca evidentemente avevano le idee chiare in merito. Un’ombra sui film di Tarantino viene gettata anche dal filmino proiettato in sala davanti ai nazisti divertiti e festanti. Si tratta di un filmino Serie B di sola violenza, in pratica di stile pulp. Non è un parallelo onorevole per gli appassionati di questo genere di film. Se devo dare un consiglio spassionato a Tarantino, gli raccomanderei di tornare nel mondo della finzione per raccontare le sue storie (cosa che sa fare in maniera sublime) e di lasciare stare la Storia, altrimenti il film gli può sfuggire di mano. Se proprio ci tiene al reale, non ha che l’imbarazzo della scelta. Ci sono così tanti episodi che sono veri e propri racconti pulp semplicemente nel loro svolgimento effettivo; uno su tutti: la vicenda della scuola di Beslan. Purtroppo la realtà sa essere infinatamente peggio di un film splatter e in fondo il piacere nel vedere corpi straziati e stragi “eroiche” non appartiene esclusivamente al solo mondo della fantasia.
"Once upon a time, in nazi occupied France..." ed è già una: Leone.
Tarantino è assolutamente il tipo di uomo che tutti noi vorremmo essere: non è cresciuto un filino, e i suoi film lo dimostrano; il solo vantaggio di esser adulto è, per lui, quello di poter realizzare ogni cavolo di fantasia che gli sia venuta in mente da bambino materialmente, e questo perchè è diventato un grande, un grandissimo del cinema mondiale. Lui i film li gira perchè si diverte; è lo stesso discorso di quando vediamo un campione di calcio, Messi per parlare al presente, che ti fa emozionare perchè nel giocare ci mette lo stesso entusiasmo che avrebbe potuto avere quando a sei anni giocava per la strada con le palle di pezza. Ebbene, parrà moralismo il mio, ma la faccenda sta così. L'odore dei soldi, credo e spero, non intaccherà mai l'arte del mitico Quentin, perchè sottomettersi al loro potere significa rinunciare alle proprie idee, alle proprie passioni, alle proprie fantasie appunto. Il film, da quando è stata lanciata la campagna pubblicitaria, mi ha lasciato di stucco: ma come ? Quentin Tarantino gira un film ambientato nella seconda guerra mondiale ? Nel nostro noioso e sbagliato mondo ? Nooo, non è possibile. I suoi personaggi, le sue storie, galleggiavano nel nulla temporale: ovvero, non si è inventato epoche fantastiche e ambientazioni alla Tolkien no, ma i suoi riferimenti erano del tutto casuali, indefiniti e a dire il vero per nulla importanti ai fini della trama. Anzi, il tempo ha così poca importanza che Tarantino spesso lo frantuma. Perchè allora andare a ricacciare un periodo così sporco della storia dell'uomo ? La scappatoia sta nel fatto che Tarantino non racconta una storia, ma nemmeno la storia, racconta un'altra storia. La riscrive. Sarà capitato qualche volta, anche involontariamente, nel cinema, ma credo mai così drasticamente. Io cmq la genesi del film me la sono immaginata così: Tarantino adolescente annoiato tra i banchi di scuola che, mentre la professoressa spiega lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, viaggia con la mente e nel fantasticare si vede capo di una squadra di ebrei vendicativi, sanguinari e spietati che seminano il panico tra le gerarchie naziste raccogliendo gli scalpi degli ufficiali e marchiando loro le fronti. Non a caso il progetto ha circa trent'anni, ed è quindi venuto man mano arricchendosi fino a diventare il concentrato di omaggi cinematografici, musicali, letterari che è: Bastardi senza gloria, una prova impressionante di cultura, specialmente cinefila. Inutile ora stare ad elencare le citazioni; apparte che lo avranno fatto tutti, ma cmq ne ho colte poche (una è addirittura Cenerentola) perchè Tarantino predilige un cinema di nicchia di cui ho scarsa conoscenza. Del film, che dire ? Va digerito lentamente. Sono rimasto spiazzato inizialmente, ma poi leggendo qua e là sono arrivato alle conclusioni di cui sopra che me lo hanno fatto apprezzare di più. Tecnicamente perfetto, con lunghi tratti da capolavoro (scena iniziale nella casa di Shoshanna, prima comparsa dell'orso ebreo di chiara influenza Leoniana) alternati ad altri estenuanti e troppo lenti, musiche da capogiro e attori eccezionali (anche io mi schiero a favore di Waltz su tutti). La capacità di Tarantino di passare da un genere all'altro è impressionante, così come quella di aumentare il ritmo nel giro di secondi e di dettare le regole dell'attenzione dello spettatore. L'autoriferimento finale è semplicemente geniale: "credo che questo sia il mio capolavoro"; la risposta però è no. Le iene e Pulp rimangono una spanna sopra, ineguagliabili e a tal proposito mi pento e mi dolgo per gli 8 che ho dato loro (secondo il mio nuovo metro un buon 8 e mezzo per tutti e due). Da rivedere con calma più volte.
Tarantino è uno di quei registi che non mi è mai andato giù del tutto. ma forse più per colpa dei suoi fanaticifans che per altro.
iniziamo dagli attori: il livello è altissimo ma tengo a segnalarne due:
1) Brad Pitt (a capo dei bastardi): una conferma (recitazione mediocre) 2) Christoph Waltz (il cacciatore di ebrei): una rivelazione (da oscar)
veniamo al film: Tarantino allo stato puro, quasi troppo.
Ma il film è affascinante, prende insolitamente corpo da un capitolo all'altro ed è uno dei pochi film in cui si accettano i sottotitoli senza accorgersene. Una visionaria distorsione della più triste storia del nostro mondo.
Incredibile quello che ho letto su questo film: lento, dialoghi troppo lunghi, non all'altezza degli altri film, brad pitt impacciato e non nella parte, addirittura B-MOVIE! Ma questa gente li vede i film o si droga? BASTARDI SENZA GLORIA E' UN CAPOLAVORO. PERCHE? INNANZITUTTO PERCHE HA ATTORI SPLENDIDI CHE RECITANO BENE (E SE I CRITICONI AVESSERO VISTO IL FILM IN LINGUA ORIGINALE NE CAPIREBBERO QUALCOSA) SECONDARIAMENTE LA STORIA E' STUPENDA, PERCHE E QUELLO CHE TUTTI NOI AVREMMO VOLUTO LEGGERE SUI LIBRI DI SCUOLA. INOLTRE, SI RIDE ALLA GRANDE. PERCHE' TARANTINO SA COME PRENDERE LO SPETTATORE: LO TIENE IN TENSIONE MENTRE LO FA RIDERE, E ALLA FINE LO STUPISCE SEMPRE CON QUALCHE COLPO DI GENIO. Questo film ne è la prova, e adesso si può tranquillamente affermare che ha superato Pulp Fiction.
So che scrivere in stampatello vuol dire gridare, ma ne avevo bisogno dopo la lettura di numerose idiozie. Antidemocratico? Si! Ma soprattutto BASTARDO INGLORIOSO.
Che spettacolo, che film, che ironia che dialoghi,ottimo film , non mi sono accorto della durata, dialoghi geniali e sviluppo della storia stupendo. Brad Pitt grandioso. Un plauso anche alla colonna sonora da vedere
Una mezza delusione devo ammettere, per quel film da lui stesso definito capolavoro. Apprezzo Tarantino da anni, lo ritengo uno dei registi più geniali ma meno prolofici della storia moderna. Ovvio che un sui film susciti molta attesa. Ritengo "Bastardi senza gloria" un passo falso. Per me manca ciò che era alla base dei suoi precedenti film. Una sudicia e sporca cattiveria. Il film è violento vero, ma non cattivo o pulp quanto uno si aspetterebbe. Suvvia Quentin..i tuoi Bastardi son ridicoli, quando sono in fila sembrano un gruppo di seminaristi in partenza per un ritiro. Pitt ridicolo nel ruolo del taglia scalpi..poi complimenti al doppiaggio ( penoso ) e al fatto che vedendo i 2 trailer praticamente si vede un capitolo del film per intero. Un'occasione sprecata, poteva essere la mattanza del secolo, invece niente, dialoghi su dialoghi per un film troppo lungo che stufa. Aspetto con ansia un regista emergente che raccolga l'eredità pulp lasciata da Tarantino dove personaggi sporchi e sudati vagano in una città alla Sin City.
comMENTO: PArtiRò dal fondo della bottiglia vuota di birra (..e patatine al formaggio piccante, alimenti ideali per affrontare una si raffinatamente rozza visione [che si diciamolo: Quentin piace perché cita coltamente qualsiasi cosa (..e da sempre nell'arte, nella parte, nella vita la citazione è cólta anche se non sempre còlta, [MA Tarantino piace di più perché è incolto: grezzo, sbudro, brutto, sporco, ingiusto, splatter, feticista, pieno di sorprese autoreferenziali che pure gli incolti possono cogliere e godere ingloriosamente ( il film, ovvio è da vedere perché è film in ogni millimetro di pellicola.)])])
detto ciò, MOTIVO IL VOTO: due schifezze che non ho personalmente gradito: il primo è il tenente Aldo Pitt il secondo è l’incolto doppiaggio italiano
sicuramente la prima zozzeria sarebbe stata di minor disagio se non ci fosse stata la seconda ora, se per inappellabili questioni logiche in un film il 70% del audio viene lasciato in originale perché non lasciare anche le altre? No davvero quanto schifo faceva alla fine l’accento siciliano? la citazione al padrino sarebbe stata ottima e brad avrebbe fatto meno pena se gli lasciavano la sua voce americana no? che schifo il commercio del doppiaggio italiano a rovina dello stile. sfido chiunque a dire che la scena doppiata della ricognizione iniziale dei bastardi sia meglio di quella originale, visibile da tempo col trailer originale….
AH! SI! terza ******lla: bastardi senza gloria? non era più efficace basterdi ingloriosi???
Voglio dimenticare questo film. Adoro Tarantino al limite della venerazione e per questo sarò cattivo. Tarantino ha fatto un pò come Don Chisciotte che a furia di leggere poemi epico cavallereschi, si è creduto cavaliere, perdendo il senno. Il linea con lui, Tarantino a furia di scavare nei B-Movie ne ha confezionato uno molto povero nella gestione delle citazioni e nel gusto delle ricostruzioni spaziali. Speriamo solo che non ammattisca.
semplicemente STUPENDO! c'è tutto in questo film, ogni minimo aspetto della tecnica di tarantino è presente, dal mexican standoff, alla scena del piede, intermezzo un pò sullo stile gridhouse, musiche stupende. Tarantino, come ha detto qualcuno, è il cinema
Seconda Guerra Mondiale secondo Tarantino. O meglio come avrebbe voluto che andasse. E' più un ''Vite sospese'' in salsa PULP o un ''Operazione Valkiria'' in salsa TRASH (laddove PULP e TRASH mostrano la loro parte migliore) che un ''Salvate il soldato Ryan''. Potrei definirlo anche un ''Defiance'' portato all'estremo secondo la visione Tarantiniana del cinema. Bellissima la parte della taverna. Un po' troppo ''prevedibile e banalotto'' lo svolgimento delle ultime scene
Se ne parlava da tanto tempo di questo Bastardi Senza Gloria. Da almeno dieci anni si rincorrevano voci su attori, comparse, dettagli del film. Finalmente, dopo un attesa non tanto lunga (l'ultima semi-film di Tarantino è di soli due anni fa) è uscito nelle sale italiane questo attesissimo film di guerra. Il film non delude le aspettative, anzi, sorprende per alcuni colpi di scena degni del regista statunitense.
Siamo davanti ad un'opera perfetta: colonna sonora da brividi (ascoltate l'arrivo dei Nazisti durante la prima scena), attori tutti in perfetta condizione (Brad Pitt davvero bravo, Christoph Waltz semplicemente da Oscar, Melanie Laurent una sorpresa).
Come al solito quello che rende il film fantastico è la portata epica dei suoi contenuti: alcune scene sono davvero da brividi (e in questo senso Tarantino deve moltissimo al suo maestro Sergio Leone) unite poi da una colonna sonora perfetta. Insomma con questo film Tarantino rilancia la sua carriera, andata un pò in forse dopo il clamoroso (e devo dire meritato) flop di A prova di morte. La speranza è che ora Tarantino diriga film con spessore e contenuto, lasciando da parte esperimenti di improbabili b-movies.
..dopo un pò di tempo ritorno a fare qualche commento ed inizio dall'ultimo film che ho visto al cinema..allora,questo BASTARDI SENZA GLORIA è un gran bel prodotto cinematografico con una regia impeccabile (ottimo tarantino) ed interpretazioni buone da parte di tutti gli attori,con menzione speciale a colui che interpreta il ruolo di landa!!nonostante la lunga durata,la pellicola scorre via velocemente..DA VEDERE!!
Non sono un fan di Quentin Tarantino, ma devo dire che questa volta mi ha veramente convinto. Inglourious Basterds è un gran film. Non un capolavoro, ma comunque un gran film. Mi hanno colpito soprattutto gli ottimi personaggi, su tutti il colonnello Landa (Christoph Waltz) e la bellissima Shosanna (Mélanie Laurent), semplicemente perfetti. E poi come dimenticare la divertentissima faccia del tenente Aldo Raine (Brad Pitt), un tipo da piegarsi in due dalle risate (devastante la scena in cui si spacciano per attori siciliani). Fantastico il finale, uno dei migliori che abbia mai visto.
film che non mi ha entusisamato anzi, mi ha messo k.o. col sonno. davvero imbarazzante per me, ma se un film ha una trama così lenta e pesante, a mio parere, non può che avere questo voto qua. quentin è sopravvalutato questo tuo film, e lo capiranno tutti prima o poi.
Torna Tarantino sempre in forma. Bastardi ingloriosi è un prodotto cinematografico del 2009... no no vabbè scherzo, volevo omaggiare solo un certo utente. Vabbè ricominciano seriamente, allora Bastardi senza gloria ha dalla sua prima di tutto una sceneggiatura matura, al servizio della storia e non delle citazioni, Taranto infatti si libera in parte (o almeno le filtra rendendole più elitarie, insomma chi le becca le becca) del citazionismo sfrenato di Death Proof per concentrarsi sui personaggi e sulle vicende. Diviso in capitoli, o meglio scene in grandi blocchi, è quasi una lezione di cinema, come un libro di teoria appunto, legate da un flebile filo rosso sangue, quello della vendetta. Tarantino è un grande e spiazzante creatore di storie semplicemente rimanendo se stesso, da un regista normale infatti ci saremmo aspettati una storia come quella del film di Castellari, ovvero le avventura in successione del gruppo di ebrei incazzati, invece non è così, loro rimangono quasi in sordina a favore della vera protagonista del film, la terribile quanto bella Shosanna, interpretata dalla bravissima e bona Laurent. Usa il cinema tutto per vendicarsi dei nazi, in una grande metafora che favorirà tantissimo le recensioni dei critici. Da Quintino, come già detto, ti aspetti si i soliti dialoghi interminabili ma qui siamo davvero a una vetta altissima, ogni singola scena è costruita per portare al climax finale che diventa quasi insostenibile, non cerca mai dunque l'effetto facile per strappare applausi. Vabbè e poi ci sono teste spaccate, nazi trucidati e tante belle cose, compreso un attore (Waltz) strepitoso e un altro (Pitt) gigione irresistibile. Bravi e belli, belli e bravi, come direbbe Luca Giurato, anche la Krueger e l'Orso Ebreo Roth. Musiche morriconate prese qua e là, anche da Il mercenario e da Riziero Ortolani. Da vedere se possibile in originale, sia perchè si tratta di un film al 60% parlato in francese e tedesco, e solo poi inglese, e sia per non perdere il dialogo assurdo in italiano tra Landa e i Bastardi infiltrati, che appunto in originale fa schiattare dalle risate.
in questo film c'è tutta l'essenza della cultura tarantiniana...certo non sono film dai significati drammatici o profondi, ma questo è il cinema ed il cinema del maestro. Musica, tonalità incalzanti, dialoghi stretti sull'inquadratura, lunghi ed ambigui, primi piani, facce, mosse, scene, oggetti colorati, pathos, ritmo crescente, ecc... Il massimo per noi!! Non voto 10 perchè di poco inferiore al capolavoro KILL BILL!
Sicuramente l'avranno già detto... Kill bill incontra la sporca dozzina e ne esce vincitore... da vedere assolutamente e nonostante alcuni lunghi dialoghi ti tiene sempre sul filo del rasoio! per chi si lamenta dei sottotitoli devo rispondere che in italia siamo proprio dei viziati pigroni... a me la scelta è più che piaciuta. Il realismo è decisamente maggiore e una volta tanto abbiamo il privilegio di sentire come recitano DAVVERO gli attori... anzi vi dirò che io l'avrei proprio lasciato tutto in lingua originale, così sentivamo il vero Brad Pitt alle prese col siciliano! hahahah
sarà pure tarantino,ma che pesantezza ragazzi..tutto con i sottotitoli gli occhi mi son diventati rossi a forza di leggere ma come si fa a fare un film così quasi un'ora di sottotitoli in totale pesante dato che c'erano lo potevano fare solo in tedesco.Poi in alcune scene i dialoghi sono troppo lunghi e inappropriati non si viene mai al dunque,poi ogni tanto è ironico ma lo diventa di conseguenza per il piattume di certe scene..doveva essere come il secondo capitolo che è stato divertente e mi è piaciuto e come la fine con la stessa ironia..penso che i presupposti per fare un bel film cerano ma l'idea andava sviluppata diversamente.Poi vabbè come film rimane crudo ma quello è logico i film di tarantino son tutti così.
bastardi senza gloria entra di diritto tra i miei filmpreferiti un capolavoro assoluto x trama scene gia da leggenda e interpretazioni da oscar pitt e waltz su tutti 10strameritato x un vero capolavoro.finale straordinario che alcinemaha fattoappludire tutti mai avevo applauditox un filmalcinema...capolavoro nn finiro mai di scriverlo..capolavoro
Tarantino torna a fare grande Cinema! Non do 10 solo per Brad Pitt che non mi è sembrato molto a suo agio nella parte. Il vero protagonista è comunque, a mio parere, Christoph Waltz che a Cannes ha ricevuto anche un premio per la sua interpretazione. Imperdibile!
Inglorious Bastards ovvero: come capire dai primi 30 secondi di pellicola che adorerai tutto il film. Come sempre una bella colonna sonora e una suddivisione in capitoli. In generale, questo film di Tarantino è meno originale rispetto agli altri, molto più parlato e il ritmo è lento. Trovo in definitiva che sia adatto a più palati rispetto ai soliti film del regista. Elencati questi "difetti", devo dire che il film mi è piaciuto moltissimo. Come già detto, belle musiche, interpreti buoni, film capace di divertire ma anche di mettere tensione. Da rivedere. Tarantino non sbaglia[quasi mai] in questo film.
visto la prima volta con la mia ragazza, una settimana fa, ora dopo una settimana sn tornato a vederlo una seconda volta, e ne vedrei anke una terza e una quarta, nn mi verrà mai la nausea xkè vedere il finale che,
Un'apertura magistrale, impeccabile, un pezzo da antologia. Sullo sfondo di una campagna francese vibrante e generosa, che produce buon latte e belle innocenti fanciulle, si profila inesorabile il Demonio. Astuto e dantescamente loico, perfino cortese, ma spietatamente determinato. Tensione da brivido per una tragedia annunciata, ma pregustata attimo dopo attimo dal crudele aguzzino. Questo il primo capitolo. I successivi rasentano la perfezione, ma non la raggiungono perché qualcosa è stato sacrificato. Si avverte qua e là l'assenza di segmenti di storia che il regista avrebbe voluto inserire, per poi decidere di rinunciarvi. Ad esempio, non sapremo mai perché Aldo, il capo dei Basterds, rechi sul collo i segni di un tentativo non riuscito di linciaggio. Così come non sapremo perché il feroce segugio nazista rinunci a perseguitare quella che dovrebbe essere la sua vittima designata, l'enigmatica Shosanna, pur avendola palesemente riconosciuta. Gli appunti sono comunque minimi, se si considera che Tarantino ci propone una storia stupefacente per originalità e potenza di impatto visivo. E riesce anche ad imbarazzarci, con il suo personalissimo approccio al tema del conflitto bene/male: già perché i buoni qui non esistono. Nessuno spazio per amore pietà o per qualsiasi altro 'buon sentimento'. L'unica discriminante è fra cattivi che si battono per una giusta causa e cattivi che perseguono una causa perversa. Sarà compito dello spettatore individuare, in modo del tutto soggettivo, qualche personaggio capace di catturare un po' di simpatia. Personalmente opto per il proiezionista Marcel, pronto al sacrificio per amore e non per odio, e per il giovane padre di famiglia Wilhelm, coinvolto suo malgrado in un micidiale groviglio di complotti, equivoci e bugie. La vicenda si svolge tra un susseguirsi di contraddizioni intenzionali e di situazioni quasi grottesche, in un continuo accumulo di citazioni (evidente il richiamo a "Quella sporca dozzina" di Aldrich) e autocitazioni ("Le iene" e non solo). Ad un certo punto finalmente capiremo che il racconto è solo il frutto dell'immaginario cinematografico dei protagonisti, che fanno del cinema stesso lo strumento principe della rivolta contro il mostro nazista. Non mi addentro oltre per evitare lo spoiler. Qualche ulteriore nota di merito va ai magnifici dialoghi e all'intrigantissima colonna sonora, che si conclude con un dichiarato omaggio a Morricone e alla sua danza del Sud da "Allonsanfan" dei Taviani. Ottima la recitazione, nulla da dire sul premio assegnato a Christoph Waltz che non a caso.....è il cattivissimo nazista.
Il film non è in purissimo stile Tarantino come gli altri ma certamente abbastanza da poter riconoscere il suo inconfondibile marchio.Explotation sempre presente,fine citazionismo cinefilo,molto sangue,ironia e stile registico sempre più raffinato.A mio modesto parere in certi tratti è un pò troppo prolisso ma lo sviluppo della è storia è comunque avvincente,sempre sopra le righe ma mai banale.E' soppratutto il ribaltamento della prospettiva storica che rende questo film un' opera geniale nella sua filmografia e in quella dei "nazi-movie" in particolare.Mi domando ogni volta che esce un suo film dove riesce a scovare attori (semi)sconosciuti di questo calibro.Christoph Waltz è veramente un attore di razza (mi piace solo come mangia il suo strudel) così come Michael Fassbender e gli altri caratteristi.Brad Pitt è gigione come non mai e con la sua faccia da ebete alla Vito Corleone strappa molte risate.Eli Roth caso a parte,sembra uno yankee moderno.. Il risultato finale è quello di un film di un certo rigore morale e mostra come (magari) sarebbe stato bello se fosse andata veramente così...
La scena della faccia di Hitler crivellata dal mitra è di una goduria infinita. Pallosa quella dell' entrata in scena dell "orso ebreo" ..che palle..non usciva più da quel tunnel.. Qualcuno sà dirmi dov'è finito il cameo di Enzo G. Castellari???non mi sembra di averlo notato..
lo aspettavo, lo pregustavo e non ne sono rimasto deluso.
L ho già scritto nei commenti alle sue precedenti opere e lo ribadisco anche in questo caso...Tarantino pazzo è da legare..o forse è meglio dire che è un genio!
mischiare Hitler con una mazza da baseball, e poi una superpipa gigante, cenerentola e il dialetto siciliano, ottenendo questo risultato non è affatto da tutti...
La storia detta, stradettta e maledetta, diventa un pre-testo per i ‘rimescolamenti’ tanto cari all’autore: 150 minuti trascorsi a scherzare con il cinema e le sue meravigliose qualità combinatorie. Un’opera che ha la leggerezza di chi ha saputo plasmare una materia complessa (senza farla apparire tale), attraversando umori e generi diversi, per offrirci un viaggio nel cinema e per il cinema, ricco di citazioni palesi e non (tra le tante ne riporto due: una mitragliata finale simil ‘Scarface’ e la bellissima Mélanie Laurent, con un magnifico abito rosso, bella e sensuale tanto quanto la Deneuve nella ‘mise en scene’ finale de ‘L’ultimo metro’ ) . Un film che si appropria dello spazio tanto caro al cinema (e al gioco), lo spazio del ‘Come se’, della ri-creazione di una Storia che l’autore si diverte a scompaginare e a rimettere in ordine, il suo ordine. Accettare le sue regole, i suoi percorsi, la sua ingenuità ricercata, significa appartenere ad un mondo nuovo che, con la sua finzione manifesta e dissimulata, sa restituire emozioni piacevoli ma reali. Non è un capolavoro ma un magnifico gioco. Nico
Non si può negare che stilisticamente e registicamente sia ben fatto, ma a me non basta per gridare al capolavoro. Personalemte lo vedo vuoto di contenuti e pieno zeppo di rimandi ad altri registi. Gli dò la sufficienza soltanto per la scena clou del film.
Il giorno in cui sono andato a vedermi con un mio caro amico questo film, sono entrato nella sala pensado di vedere un bel film targato Tarantino, ma sono uscito pensando "Questo film spacca il ****". Come del resto è un idea condivisa da tutti: Tarantino è garanzia di qualità, una qualità fatta di violenza, humor e sopratutto , da tanta tamarraggine. Un film che scorre liscio come l'olio, anche se la durata è di oltre due ore. Un manipolo di soldati americani di origine ebrea capeggiati dal gagliardo Brad Pitt , la bella e vendicativa proprietaria di un cinema parigino , un brillante e spietato "Cacciatore di Ebrei". E' proprio in questo film che i cacciatori diventano le prede, le prede di una vendetta scaturita dall'odio e dall'oppressione del partito nazionalsocialista. Un cast eccezzionale per un film duro, immediato , irriverente e dall'umorismo azzeccato. Un film di Quentin Tarantino.
La guerra secondo Tarantino. Devo ammettere che come regista non mi ha mai fatto impazzire...anzi! L'unico film che mi è piciuto davvero di lui è stato Pulp Fiction. Ma questo Inglourious Basterds mi ha davvero sorpreso. Persoaggi carismatici, momenti davvero straordinari
e dialoghi davvero eccezionali. Qualcuno qui ha detto che sono troppo lunghi e a volte ridicoli; secondo me sono uno dei punti di forza del film. Insomma, Tarantino questa volta mi ha sorpreso e non posso che fargli i mie complimenti!
un film del genere può essere partorito solo dalla mente di quest folle geniae regista, una straordinaria imprevedibilità, originalità, cura dei dettagli sopratutto nei dialoghi.
buona la caratterizzazione sopratutto del cacciatore waltz, un pò meno devo dire dei protagonisto che forse acuni di loro peccano anche nella recitazione, anche se il livello è comunque alto rispetto alla media.
e poi il finale........è qualcosa che ci si può aspettare solo da tarantino
Premetto che questa è la mia personale opinione, che nessuno me ne voglia. Ma il film non è altro che un calderone di idee stereotipate, di un Tarantino che ormai non fa altro che ripetersi, in un susseguirsi di continue citazioni e ripetitività. Una storpiatura della storia, che se ben fatta è sempre ben accetta, ma in questo film regna una convenzionalità che ormai stanca gli spettatori più esigenti. Il film è ridondante, se si eccettua il finale che ho apprezzato, ma che da solo non basta a risollevare le sorti di questo film. Brad Pitt ormai ha perso il suo smalto e appare sullo schermo come un burattino privo di carisma. Alla fine, il tutto si risolve nella solita parodia hitleriana, intinta nella zuppa ormai stantìa della fantasia tarantiniana. Peccato, se lo avessi saputo prima, depistato forse dalla media a mio avviso spropositata, avrei atteso di vederlo in dvd anzichè spendere 8 euro per andare al cinema.
quentin è andato oltre le mie più rosee aspettative,è riuscito a tornare ai fasti di 15 anni fa con un film memorabile,fatto di dialoghi superbi e di scene comiche all'altezza..pitt perfetto nella parte,ormai sa far anche ridere come in burn after reading e waltz una gradita sorpresa per il sottoscritto visto che non lo conoscevo.i sottotitoli si seguono abbastanza bene rispetto ad altri film e la durata di due ore e mezza non si è sentita per niente,è volata via..finalmente una visione distorta della seconda guerra mondiale,una visione che ogni essere umano con un po' di cuore avrebbe voluto vedere..capolavoro del 2009
Ciò che ho trovato diverso dal solito quentin è la suspance. Bastardi senza gloria è anche lui film di lunghi dialoghi, ma questa volta che danno risutlato un azione o qualcosa di inaspettato. Attira l'attenzione man mano che passa il tempo, e l'ho trovato più simpatico da seguire diversamente da altri suoi film. Alcune scene, tipo la finale nel cinema, e quella nella locanda molto belle. Si nota come ormai già più volte scritto in altri commenti che Tarantino ami il cinema, e ne vuole dare un suo tributo. Nel film si troverà tanto citazionismo, ma penso, e spero, che piaccia soprattutto per altro, perchè quest'ultimo non è nemmeno il suo punto forte.
Gran bel film, mentre cercavo di cogliere le tante citazioni nell'ultimo capitolo mi è venuto in mente addirittura nuovo cinema paradiso di tornatore soprattutto nelle scene in sala di proiezione, le pellicole, i film in bianco e nero, ed il cinema che va in fiamme....
Davvero un bel film. Ironico, ben interpretato, sopratutto per quanto riguarda i dialoghi. Da notare è poi l'ottica secondo la quale è stato girato il film: l'ebreo non è solo più una vittima ma finalmente reagisce e si vendica dei torti subiti. Un merito in particolare va a Brad Pitt e a Cristoph Waltz (il colonnello Landa).
Quentin Tarantino stavolta non delude. Un mix di storia e ironia: la storia è riscritta in modo ironico. Stupefacente il dialogo iniziale tra il capo della Gestapo e il pastore francese; ci fa inquadrare immediatamente colui che sarà il vero protagonista del film. Scene realizzate con grande realismo, quindi grande merito a scenografi e costumisti. Ottimo film!
All'inizio ero spaventato dall'idea che Q.T. si cimentasse con la guerra ma mi sono bastati i primi 10 minuti di film per capire che quest'uomo è un genio...checchè se ne dica! Sceneggiatura,Fotografia e Regia da manuale del Cinema! Le interpretazioni tutte superlative:Waltz su tutti Personaggi che riescono finalmente a richiamare i fasti di Mr.Wolf,vedasi la presentazione di Hugo Stiglz! unica piccola pecca è la colonna sonora,buona ma non eccellente come tutto il resto... Un Film per tutti! e se proprio non digerite Tarantino,non attaccatevi alle solite storie per criticarlo,sinceramente in questa pellicola ce n'è per accontentare tutti,anche i più scettici... Bentornato Quentin!
Tarantino è un genio. La sua regia è al limite della perfezione (come in Pulp Fiction) e l'nterpretazione di Waltz è eccellente, ottime quelle di Myers, Fassbender e Kruger, buone quelle di Pitt e Roth mentre ho trovato molto sottotono la Laurent ma questo non influenza la fattura del film. La trama è impeccabile e molto originale. Quest'opera d'arte resterà nella storia del cinema.
Un grande film, fatto di lunghi dialoghi (durante i quali la tensione rimane costante e si ha la sensazione che da un momento all'altro possa succedere qualcosa di imprevisto), esplosioni di violenza improvvisa e genialate alla Tarantino sparse qua e là. Bravi tutti gli attori anche se Christoph Waltz è una spanna sopra tutti. Se proprio si deve trovare un difetto avrei preferito che ci si fosse soffermati maggiormente sulle "imprese" dei Bastardi e la loro storia perché, a differenza di quel che si potrebbe pensare dal titolo e dalla locandina, alla fine non sono i protagonisti assoluti del film ma sono soltanto una delle componenti della storia. A parte questo si può soltanto dire che almeno una visione se la merita assolutamente.
Dopo il deludente Grindhouise-a prova di morte, Tarantino non stecca di nuovo e confeziona uno dei prodotti migliori della sua filmografia, volando a livelli molto alti. Una pellicola che ricorda Kill Bill nella sua prima parte, diventando uno story movie grottesco nella seconda, impreziosita da grandi interpretazioni (su tutte Christoph Waltz) e dalla solita spettacolare soundtrack. Ancora una voltya il cinema di tarantino si fa metafora, questa volta alla grande, rappresentando la caduta del nazionalsocialismo per opera nientemeno che del cinema.
Non tornavo al cinema da tanto, forse troppo. La nuova uscita di Tarantino pareva avere le carte in regola per un ritorno alla grande....e invece a me ha deluso. Mi aspettavo molto di più dopo il deludentissimo Grindhouse. Tarantino prova a riscrivere la storia alla sua maniera, con i suoi tocchi "tamarri", ma non convince. Al tempo gli preferii i due Kill Bill. Il Tarantino di "pulp Fiction" è lontano anni luce, anche perché è l'unico suo film veramente sopra la media quello. Comunque un buon film